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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «qui»

nautoretestoannoconcordanza
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il mio nome: “Sono qui, Jura!”. Ho fatto persino
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voce. “Noi dovevamo arrivare qui, in questa stalla, e
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Che cosa ci fai qui?» gli chiede il Gatto
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po’. ¶ «Perché sei tracimato qui, proprio qui?» gli domanda
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sei tracimato qui, proprio qui?» gli domanda ancora il
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sarò.» ¶ Io adesso sono qui, abbandonato, nella notte di
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racconterà. ¶ «“Io adesso sono qui, abbandonato, increato...” mi diceva
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buio. ¶ Noi siamo tutti qui, immobili, senza fiatare, una
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occhi sbarrati. ¶ «Stanno venendo qui! Stanno rastrellando!» continua a
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Si sente appena, da qui dove sono, un leggero
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non so perché sono qui, non so cosa dire
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non so perché sono qui. Mi sono rifugiato qui
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qui. Mi sono rifugiato qui perché non sapevo dove
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fatto bene a venire qui!» mi risponde il padre
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Padre, quando sono venuto qui per confessarmi, l’altra
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dove sarà? Che sia qui, proprio qui, dove siamo
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Che sia qui, proprio qui, dove siamo adesso? Che
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musica venga a finire qui, a incominciare qui? Che
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finire qui, a incominciare qui? Che tutte le onde
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vanno a finire incomincino qui, stiano cominciando qui, proprio
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incomincino qui, stiano cominciando qui, proprio qui? Che cosa
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stiano cominciando qui, proprio qui? Che cosa succede davvero
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vengono a finire proprio qui tutte queste molecole musicali
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figure.» ¶ «E perché sono qui?» ¶ «Erano braccati. Li ho
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petti che io da qui non vedo. ¶ Non riesco
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piede. Li avrà messi qui per le sempre nuove
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E cosa ci fai qui?» le domando, girando istintivamente
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di gomma. ¶ «Sono tracimata qui» mi risponde, con la
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i miei occhi. “Sono qui!” gli dicevo. Ma lui
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mondo. ¶ «Adesso lui è qui, vicino a me...» mi
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per guardarsi, anche se qui c’è buio, non
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tratto. «Siamo stati fermi qui dentro anche troppo! Ci
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perché ci hanno messi qui, di pattuglia?» chiede ancora
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buio. ¶ «Comandante, noi siamo qui!» si sente gridare. «Noi
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questo mondo. Noi siamo qui perché tu possa raccogliere
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espandere quello conquistato, mentre qui, nelle immediate retrovie, si
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anello di insorti venuti qui da ogni angolo della
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Ecco, io adesso sono qui, al centro di questo
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Perché sono stato posto qui? Chi mi ha posto
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Chi mi ha posto qui, al centro di questo
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è successo?» ¶ «Siamo tutti qui, ci siamo nascosti per
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Noi ci siamo nascosti qui...» ¶ «Ma chi, chi?» provo
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che bisbiglia e piange qui in alto. ¶ «Chi sono
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alle stragi, e rifugiati qui in attesa che i
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non ci muoviamo da qui!» mi bisbiglia con terrore
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fatto bene a restare qui!» mi sta bisbigliando ancora
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Sì, io sono rimasto qui, io ti stavo aspettando
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voce. ¶ «Siamo tutti nascosti qui, ti stavamo aspettando...» mi
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ritardo, perché doveva arrivare qui, dove era in corso
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Ci siamo dati appuntamento qui, in questa grande casa
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solo una cappella messa qui, chissà perché, chissà quando
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il viscere. ¶ «Sei ancora qui» gli dico, col cuore
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gola. ¶ «Sì, sono tracimato qui» mi risponde. «Ti stavo
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anche allora... quando passavo qui davanti venivo sempre a
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dell’orizzonte e correvo qui dentro anche solo per
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saputo il tuo nome, qui non c’è scritto
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e ai morsetti. ¶ Anche qui è tutto più piccolo
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nuova costruzione che da qui non si vede... ¶ “Non
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chiesa... Nessuno è tracimato qui, non c’è più
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mondo così deserto che qui non arrivano neppure i
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me. ¶ «Che cosa fai qui?» mi domanda all’improvviso
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sei venuto a fare qui, se sei già qui
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qui, se sei già qui?» mi domanda ancora. ¶ Non
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vento. ¶ «Io sono stato qui...» provo a dire «ci
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No, tu sei già qui!» mi risponde con furore
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sia là, se sono qui?» ¶ «Perché tutto è spaccato
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seminarista giovane, nella chiesina, qui c’è la stessa
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Tu sei già venuto qui mentre eri già qui
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qui mentre eri già qui! E anche allora eri
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onde di gameti che qui chiamano luce. ¶ Spinge la
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frusta. ¶ «Cosa ci fai qui? Perché sei tornato? Che
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Io adesso devo entrare qui perché ci sono già
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non sappiano che siamo qui e ci evidenzino. Ce
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quelli che sono tracimati qui, perché non si sa
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vocazione e sono tracimati qui.» ¶ «Ma quando hanno sentito
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quasi più, quella che qui fa il buio, si
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adesso è notte, perché qui ci sono il giorno
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muovere mani e braccia qui sotto, per togliermi i
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vivi ¶ Io adesso sono qui, in questo seminario oscurato
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continuare a raccontare da qui, dal cuore stesso di
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Kyrie eleison!» ¶ Vedo, da qui dove sono, dal basso
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di luce. «Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere
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peccata mundi, miserere nobis. Qui tollis peccata mundi, suscipe
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mundi, suscipe deprecationem nostram. Qui sedes ad dexteram Patris
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eius divinitatis esse consortes, qui humanitatis nostrae fieri dignatus
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lo sento bisbigliare da qui dove sono, «novi et
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aeterni Testamenti – mysterium fidei – qui pro vobis et pro
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Ecce Agnus Dei: ecce qui tollit peccata mundi» ha
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vicino, sogghignando un po’. «Qui, direttamente sopra l’altare
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perché adesso è tracimato qui, proprio qui, in questo
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è tracimato qui, proprio qui, in questo seminario oscurato
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occhiali che è tracimato qui all’improvviso. ¶ Apre anche
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da quando è arrivato qui, da quando è entrato
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già tutti occupati, perché qui fa freddo e cerchiamo
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una guerra che da qui non si vede. E
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barba bianca, invece questo qui è un uomo giovane
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mucchio di carbone rimasto qui da quando hanno cambiato
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lo bacerai.» ¶ «E perché qui sei aperta? Ti sei
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della legnaia, ma anche qui dove siamo, qui in
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anche qui dove siamo, qui in fondo, perché si
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blu!» ¶ «Andiamo via di qui! Andiamo via!» continua a
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mentre lei è ancora qui che trema vicino a
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Adesso il telefono è qui vicino, sta continuando a
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soffio. ¶ «Ma tu sei qui! Sei vicino a me
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chiamando, se tu sei qui?» ¶ Lei mi abbraccia forte
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che lei è proprio qui, qui vicino a me
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lei è proprio qui, qui vicino a me, mentre
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telefono, se tu sei qui? È perché tutto è
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c’è tutto buio qui dentro, ci sarà, c
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vedo più niente, perché qui c’è troppo buio
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sarà pure una trave, qui dentro...» sento bisbigliare la
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impicchi me, io tracimerò qui, proprio qui, dove ti
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io tracimerò qui, proprio qui, dove ti saresti impiccato
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starò tracimando, anche se qui c’è buio, c
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prima! Io adesso sono qui, in questo stanzino nero
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Se io sono ancora qui e non ho più
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dentro di te?» ¶ «Vieni qui!» mi dice all’improvviso
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grembo, nel buio: «Resta qui, resta qui, qui con
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buio: «Resta qui, resta qui, qui con me, anche
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Resta qui, resta qui, qui con me, anche se
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se sei impiccata, resta qui, resta per sempre qui
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qui, resta per sempre qui!». ¶ «Io adesso non ci
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poco, mentre sono ancora qui, abbracciato a questo piccolo
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scalone, eppure viene da qui, da qualche punto profondo
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me. ¶ «Io sono tracimata qui» mi risponde, con la
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cantava. Staranno rotolando fin qui sui pavimenti inclinati, attraverso
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infinito buio: ¶ «Perché siamo qui? Perché siamo state sparate
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Perché siamo state sparate qui, in questa casa buia
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Perché siamo state eiaculate qui, in mezzo a questa
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perché sono stato eiaculato qui, perché sono tracimato qui
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qui, perché sono tracimato qui. Neanch’io so se
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buio. ¶ «Dobbiamo fuggire di qui! Lui adesso sta cercando
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nel buio, se sono qui!» ¶ «La sentirai.» ¶ «Ma come
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se non sono più qui, non sarò più qui
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qui, non sarò più qui?» ¶ «Mi troverai. Mi incontrerai
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che sono arrivate fin qui nel cortile, le allontana
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e franate...” ¶ Le strade qui sono sgombre, ma si
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combustione di fotoni che qui chiamano luce. Io attraversavo
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ma che cosa fai qui?» le avevo chiesto, andando
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onde elastiche arrivano fin qui attraverso i mari, gli
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devo andarmene via di qui! Devo raggiungere le mie
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con un sogghigno. «Ho qui il mio vecchio ferro
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Che cosa ci fai qui?» continua a incalzare la
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di luce: “Io sono qui, sono arrivato! Io sono
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la mano. ¶ «Sei ancora qui! Sei tornato!» mi dice
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io sono già stato qui? Se la vita non
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io sono già stato qui? E, se la vita
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spalle: «Dove vai? Vieni qui! Resta qui, qui con
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vai? Vieni qui! Resta qui, qui con me, incernierato
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Vieni qui! Resta qui, qui con me, incernierato a
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chi l’avrà spostato qui dalla camera blu? Prima
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poi l’avrà abbandonato qui, proprio qui, vicino a
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avrà abbandonato qui, proprio qui, vicino a me, a
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per non farmi sorprendere qui quando irromperà e tracimerà
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guardando. ¶ «Che cosa fai qui?» mi domanda d’un
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E io, perché sono qui?» mi domanda ancora. ¶ «Non
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nella sua camera, è qui in cucina. ¶ È immobile
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Ceylon... Ma adesso sono qui, sono tornato, sono tracimato
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si presenterà, e io qui ero solo un povero
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altre guerre perdute, perché qui un tempo c’era
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magazzino che si trovava qui durante la Prima guerra
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gli griderò: “Eccomi, sono qui, generale! Accoglimi nelle tue
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morte per poter essere qui e per poterti incontrare
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miei gameti! Sono tracimato qui portandomi dietro il sacco
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padre ha trascinato fin qui dall’India, dentro un
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e la mia bocca qui in basso, gridando verso
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Riesco a riconoscere, da qui in basso, da dove
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Ma da quando sono qui queste lettere? Sono arrivate
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sembra anche venire da qui, da vicino, da molto
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che sono rotolate fin qui e poi si sono
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del campanellino viene da qui, sta salendo proprio lungo
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freddo, ma non come qui, lungo questa scaletta buia
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e invece siamo ancora qui, al buio, lungo questa
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indirizzate non sono più qui e non sono più
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adesso non sono più qui e non sono più
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a portarla fino a qui, e consegnarla direttamente a
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ci vedo ancora. ¶ «Resta qui!» riesco a dirle soltanto
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in questo mondo, perché qui c’è la luce
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ci vede. ¶ «È arrivata qui una bambina!» le dico
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che è arrivata fin qui e che adesso si
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buio. «Io adesso sono qui, qui con te. Io
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Io adesso sono qui, qui con te. Io sono
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sempre notte? Anche se qui non è sempre notte
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perché, quando mi sveglio qui, in questa casa, è
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è sempre notte?» ¶ «Perché qui la notte è il
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dai cardini, mentre questa qui e anche quella della
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tutta nera, sarà. ¶ «Sono qui, sono qui...» lei mi
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sarà. ¶ «Sono qui, sono qui...» lei mi sta sussurrando
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linea dell’orizzonte, e qui c’è freddo, c
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caldaia è vicina, è qui a fianco, ma è
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addosso quando siamo tracimati qui, in questa casa, nel
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come si può vedere qui, in questa legnaia buia
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si vede niente neanche qui fuori, all’esterno. ¶ La
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l’aria trema. ¶ Se qui è tutto nero, se
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è tutto nero, se qui anche la luce è
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quelli che ci sono qui nello spettro dell’arcobaleno
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bandiere e vessilli tracimati qui dal continente dei vivi
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per i morti se qui tracimatori e tracimati sono
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la stessa cosa, se qui il numero dei tracimatori
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E tra i morti? ¶ Qui non si vede niente
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per la prima volta qui, adesso, nella morte che
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per la prima volta qui, su queste barricate morte
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Io non sono tracimato qui per risorgere nella vita
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lontano una voce. «Vieni qui!» ¶ Non capisco chi è
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fuochi neri, bivacchi. ¶ «Vieni qui!» mi grida dopo un
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attenti. «Noi siamo ancora qui, qui con lei, ai
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Noi siamo ancora qui, qui con lei, ai suoi
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suo fianco “arrivare fin qui per poi tracimare di
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laggiù, e adesso sono qui, sto salendo con questo
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per le vertigini. ¶ «Da qui si vedono tutte le
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che viene prima. Da qui possiamo vedere le colonne
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per la prima volta qui, dentro la morte che
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copre il mondo.» ¶ «Da qui non si può distinguere
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loro prime sortite. Perché qui fra un po’ tutto
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mondo sarò?» ¶ «Tu eri qui. Tu sei qui» mi
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eri qui. Tu sei qui» mi sta rispondendo Lenin
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collo. «Tu adesso sei qui! E quella percezione di
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se la stavo provando qui, se la sto provando
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provando adesso che sono qui» sento che la mia
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lo so se ero qui, se sono qui, se
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ero qui, se sono qui, se sono stato qui
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qui, se sono stato qui, se sarò qui.» ¶ Non
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stato qui, se sarò qui.» ¶ Non mi risponde. Neanche
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viene prima? Ero già qui, e ricordavo dopo tutto
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mi vedrai. Io resterò qui, tracimata, completamente sola, in
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pareti a strapiombo. Mentre qui vedo solo città che
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Però la sento. ¶ «Sono qui...» mi sta dicendo la
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è davvero vicina, perché qui lo spazio è tutto
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voce. «Io adesso sono qui, sto camminando e sto
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se io adesso sono qui e lei invece è
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di luci anche se qui non arriva luce, non
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la voce. «Oppure vieni qui da me! Io ti
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di botteghe buie. ¶ “E qui c’era la lattaia
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agli ultimi portoni. ¶ “E qui, appena dentro questo vicolo
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loro groppe pelose. E qui dentro ci abitava quell
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e sfondato. ¶ “Ma questa qui è la mia casa
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Mi pare che fosse qui, dietro una rientranza che
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collo di opossum... ¶ “Eppure qui non sembra esserci più
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avere paura. Avvicinati, vieni qui!» mi sta dicendo ancora
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continua a chiamare «vieni qui vicino al mio letto
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risorgeranno, che non risorgeranno... Qui c’è tutto il
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da prima, da adesso, qui c’è tutto quello
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lo hai già eiaculato qui, da dopo, da prima
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o non è nato qui. Stai nuotando dentro l
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questo bagliore nero. «Guardami qui per la prima volta
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fosforescenti. «Non è più qui. Lui è tracimato tra
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massa seminale già eiaculata qui nel mondo che viene
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vapori. ¶ «Si sono radunati qui venendo da ogni parte
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possibile, se io sono qui?» le rispondo, le grido
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Uccelli che si affollano qui da ogni parte del
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ma che vengono inventati qui per la prima volta
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ci ha portato fin qui!» mi grida ancora, nella
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buio. ¶ La guardo, da qui in alto, dalla cima
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sopra l’abisso. «È qui. La stai vedendo per
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per la prima volta qui. Tutto il seme dei
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per la prima volta qui. La città seminale è
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La città seminale è qui prima di essere là
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volta i loro flagelli qui, stanno sognando per la
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2015
per la prima volta qui, non stanno sognando per
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2015
per la prima volta qui.» ¶ Guardo in basso, verso
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Tutto il seme è qui!» mi sta dicendo ancora
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Tutto il Dna è qui, tutti i cromosomi sono
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tutti i cromosomi sono qui! Tutti i codici genetici
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i codici genetici sono qui, tutto il patrimonio ereditario
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il patrimonio ereditario è qui! Tutte le molecole del
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Dna si stanno duplicando qui! Catene, doppia elica, stampi
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informazioni genetiche viene trasmessa qui, nella morte che viene
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è un cielo anche qui, persino nelle viscere più
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facciamo a vederlo, se qui è tutto nero, se
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sono solo bagliori, se qui non arrivano raggi solari
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e vapore?» ¶ «Eppure è qui che si forma lo
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del mondo. Vengono inventati qui i colori che i
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colori che vengono inventati qui, su quest’ultimo abisso
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vita e morte, soprattutto qui dove siamo, all’origine
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stessa. «Dobbiamo allontanarci da qui! Dobbiamo scollarci da quest
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buio: «Tu uscirai di qui! Tu ti salverai!». ¶ E
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2015
cielo, in quello che qui sotto appare come cielo
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forte. ¶ «Io mi fermo qui!» mi dice all’improvviso
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improvviso. «Io devo restare qui, in questo crogiolo di
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c’è più. ¶ «Vieni qui! Vieni qui!» le grido
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2015
più. ¶ «Vieni qui! Vieni qui!» le grido, nel buio
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su dagli abissi, perché qui il tempo non è
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2015
perché ci sono anche qui città sovrapposte che salgono
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la sua voce, perché qui si possono sentire le
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sotterranee dei morti. Sono qui, eppure è come se
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raggiungerti!» le grido da qui, muovendo la bocca in
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2015
strada per uscire di qui attraverso l’intercapedine tra
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2015
Io sono scesa fin qui trascinando dietro di me
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2015
prima volta. “Perché viene qui? Perché viene nel continente
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morte. Ma noi siamo qui, legati l’uno all
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in fiamme. ‘Perché sono qui? Da dove sono venuto
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mondo? Perché sono tracimato qui? Perché adesso sto camminando
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note, non ha frequenze, qui non ci sono onde
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bastava solo gestire da qui il turbine anticipato dell
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morte.» ¶ «Perché? È da qui che vengono quelle immagini
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Sì, la fucina è qui!» ¶ «Eppure, quando ero vivo
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ti ho portato fin qui» mi dice dopo un
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dovevo portare solamente fin qui. D’ora in poi
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nuovo. ¶ Buio. Nero. Silenzio. ¶ Qui non c’è quel
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delle città dei morti. Qui si sente solo, a
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ciò che affiora fin qui di un inconcepibile e
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visto. ¶ «Sei appena tracimato qui? Non sai dove andare
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casa? Guarda: è questa qui la tua casa!» mi
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far capire... Diciamo che qui non ci sono corpi
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ti abbiamo portato fin qui con i nostri giovani
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non è tracimata fin qui solo per risorgere e
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cosa è successo, perché qui è tutto buio, però
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del coito, perché persino qui ci si vede, soprattutto
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ci si vede, soprattutto qui, perché più è nero
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stiamo inventando e fondando qui, in questo immenso frantoio
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alle spalle. «Noi siamo qui! Ti aspettiamo! Se tu
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da infinitamente lontano, da qui in basso, dalle sempre
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mondo. ¶ Però scendo, perché qui si può solo scendere
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le braccia. ¶ «Eccomi, sono qui...» mi sussurra. ¶ Sento solo
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Perché mi stai vedendo qui.» ¶ «Ma allora perché, se
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prima. ¶ «Io sono tracimata qui per te...» mi sussurra
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se adesso non fossi qui, non potrei essere là
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dicendo. Ma io sono qui, in questa reggia, nella
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La tua Musa è qui, nuda, lucente, tra le
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braccia, è sempre stata qui, non ti ha mai
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accarezzarmi anche adesso, anche qui, in questa reggia sprofondata
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e tu il re. Qui si fabbricano e si
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arrivano ai vivi da qui in fondo, da prima
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sanguigni vengono prima, avvengono qui, in questo frantoio di
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flagelli sono già avvenuti qui, i corpi generati dai
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dai vivi sono già qui, prima ancora. Tutto il
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tracimazione mai vista prima. Qui fra un po’ crollerà
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po’ crollerà tutto, anche qui in fondo, queste sterminate
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quello che sta succedendo qui sotto, succederà, nel cuore
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di portarti prima che qui sotto crolli ogni cosa
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tracimazione che sta nascendo qui per la prima volta
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alla mia Musa. ¶ «Sono qui!» mi risponde la sua
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per la prima volta qui nel continente dei morti
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si stia allontanando. ¶ «Sono qui! Sono qui! Non avere
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allontanando. ¶ «Sono qui! Sono qui! Non avere paura» mi
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morte che viene prima. Qui ci sono tutti i
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ultima volta qualcosa, da qui dove sono, da dopo
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avevo in tasca. ¶ «Guardi qui! Guardi qui!» ho provato
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tasca. ¶ «Guardi qui! Guardi qui!» ho provato ancora a
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a firmare. ¶ Adesso sono qui, vi sto parlando con
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tempo, lo spazio, perché qui anche gli estremi confini
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porta si apre. ¶ «Sei qui, finalmente!» vi sta dicendo
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c’è il terremoto, qui nel regno dei morti
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vengono queste scosse, se qui è tutto morto? Da
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in alto, più lontana. «Qui non c’è bisogno
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gridare per essere sentiti. Qui ci si sente anche
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se non si parla. Qui il suono e il
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era là è già qui, noi ci siamo finalmente
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al magnesio del flash... Qui invece non vedo apparecchi
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morto. ¶ Che cosa succede qui? Qui ci si trova
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Che cosa succede qui? Qui ci si trova e
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è evidente! Ci pensi! Qui non si tratta di
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e di notte, perché qui non c’è differenza
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dei morti.» ¶ «Io, arrivando qui, pensavo di essere finito
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accorgerà anche lei, da qui a un po’...» ¶ «Ma
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un luogo diverso, perché qui ci si sposta continuamente
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La mia stanza è qui, ma posso anche salire
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per intere notti, se qui ci fossero ancora il
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dalle mattonelle spaccate. ¶ «Siediti qui!» mi dice capovolgendo una
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se tu fossi stato qui nostro fratello non sarebbe
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mi hai attirato fin qui!”. E allora io, anche
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sbalordito. “Io sono venuto qui per morire, perché se
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nel buio. “Perché sei qui? Che cosa vuoi da
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entrato. Ecco, io sono qui, vicino al tuo corpo
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se tu fossi stato qui nostro fratello non sarebbe
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punto. ¶ Tremavo forte. ¶ «Sono qui!» sono riuscito a dirgli
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si sono sentite anche qui le scosse che hanno
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volta. Non ritorneremo più qui!» ¶ Le porte sono aperte
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che è tutto morto. Qui è tutto morto dentro
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a guardarci. “Noi eravamo qui, seduti in mezzo a
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so cosa farci, ma qui tutto si palesa così
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all’improvviso, siamo tutti qui, nelle strade, stiamo percuotendo
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continente dei morti, perché qui il grido e il
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degli uomini vivi finisce qui, non è mai cominciata
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cosa, che sta succedendo qui, che sta succedendo adesso
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due sole persone tracimate qui in mezzo a quel
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tutto di nuovo anche qui, tutto questo strazio e
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del mondo. Adesso sono qui, e non so più
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dei morti. ¶ «Via di qui! Andiamo via!» mi grida
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in avanti, in silenzio. ¶ «Qui fra un po’ crolla
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Quello che sta succedendo qui è difficile da raccontare
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morte. ¶ «Dobbiamo uscire di qui prima che crolli tutto
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è notte fonda, perché qui è sempre notte fonda
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Eri anche allora già qui? Eri già allora nel
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dura, prima di tracimare qui scendendo dal tetto, dal
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E adesso sono ancora qui, sono tracimata per te
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Sono tracimato anch’io qui per accoglierti mentre scendevi
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tracimati che si nascondono qui e altri che verranno
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con questa» mi dice. «Qui c’è freddo, non
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senza poter uscire di qui e procurarci dei viveri
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non so perché sono qui. Io non so chi
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noi sappiamo perché siamo qui, dove siamo, chi siamo
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carri armati. «Noi siamo qui per sapere dove siamo
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perché adesso mi trovo qui, ad aprire questa riunione
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sentivano. E adesso sono qui, dove sono già stato
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saprai. Però io sono qui, sono uscita dalla mia
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la mia voce anche qui, persino qui, per dirti
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voce anche qui, persino qui, per dirti che ci
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fondare mentre siamo tutti qui e non ci vediamo
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era... quando sei arrivato qui con la tua macchinina
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spalancati, dal buio, da qui dove sono. ¶ «La mia
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Poi, mentre siamo tutti qui, immobili, in questa sede
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notizia, mentre siete riuniti qui al buio, per fondare
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un altro. ¶ «Fuggi di qui!» mi sussurra una voce
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ho sentito. ¶ «No, resta qui!» mi dice intanto un
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abbandonate e sfondate, perché qui dove siamo non ci
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mia feritina?» «Io sono qui, sono qui! Anch’io
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Io sono qui, sono qui! Anch’io ti sto
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uomo sta mormorando, da qui dove sono, da dopo
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fatto a penetrare fin qui, attraverso questa cupola di
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Si vedono anche da qui molti tracimati in attesa
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che cosa ci fanno qui tutte queste corone, queste
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grandi rami spezzati. ¶ “E qui c’era stata una
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guerra per arrivare fin qui, per trovarti...» le sussurro
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pare di vedere da qui dove sono i miei
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sembra di essere morto qui, in questa serra, una
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di essere stato disteso qui, proprio qui, su un
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stato disteso qui, proprio qui, su un piccolo letto
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mento, la bocca. ¶ «E qui sei entrata senza fare
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letto di Turchina. ¶ Era qui, era da questa parte
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io sono arrivato proprio qui, in questa stanza...» le
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deserta. Poi sono arrivato qui, in questa stanza che
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tu invece eri già qui, ci sarai, ti stavi
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ancora, anche se sono qui. ¶ Si china in avanti
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buio per uscire di qui attraverso l’intercapedine tra
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e sui loro carri “qui ci ho vissuto quando
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quasi mi addormentava. E qui invece ci ho dormito
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deformate sulle pareti. E qui ci ho vissuto per
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una circonferenza inclinata, perché qui non si può avanzare
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Perché adesso non è qui con te? Dov’è
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increati. “Ma allora erano qui tutte le regge che
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la luce! Erano sempre qui, saranno, tutte quelle regge
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non si capirà... Però qui le case sono ancora
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piedi, in silenzio... E qui c’era quella trattoria
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farsi vedere da me. ¶ «Qui! Qui! Siamo qui!» stanno
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vedere da me. ¶ «Qui! Qui! Siamo qui!» stanno gridando
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me. ¶ «Qui! Qui! Siamo qui!» stanno gridando tutti e
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intanto ridono, rideranno. ¶ «Siamo qui! Non ci vedi?» ¶ Balzo
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di brillantina. ¶ «Siete ancora qui...» provo a balbettare, in
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Anche tu sei ancora qui!» mi rispondono continuando a
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rispondono. Ridono, ridono. ¶ «Ma qui non c’è la
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gridando l’altro. ¶ «Ma qui è tutto vuoto, il
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neve. ¶ «Proviamo a vedere qui!» grida uno, slanciandosi verso
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perdita d’occhio. ¶ «No, qui no, qui no!» grida
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occhio. ¶ «No, qui no, qui no!» grida l’altro
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e altre porte. ¶ «Allora qui!» grida l’altro, mentre
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non saprei dire quale. «Qui ci siamo già stati
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loro mascelle. ¶ «Possiamo fermarci qui» provo a dire al
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questa sala! Eravamo arrivati qui mentre era in corso
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ridono. ¶ «Non possiamo fermarci qui?» provo ancora a dire
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ancora a dire. ¶ «No, qui no, qui no!» mi
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dire. ¶ «No, qui no, qui no!» mi rispondono tutti
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muro? No, no, stiamo qui, ad accarezzarci, a baciarci
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baciarci, continuiamo a stare qui dove non si sa
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ancora. Sono corsi tutti qui travolgendo ogni cosa, le
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una sacca. Sono corsi qui per dare man forte
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città che, vista da qui, sembra solo un immenso
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parlava nel naso arrivato qui con gli eserciti del
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che cosa ci fa qui in mezzo?» domando ancora
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Mi giro verso Lazlo. ¶ «Qui non posso seguirti» mi
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città in fiamme ¶ Sono qui, solo, in quest’unica
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in fiamme, arrivato fin qui con una sortita improvvisa
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Si sentono fin da qui – tanto sono acuti – gli
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che tutto questo avvenisse qui dentro e invece stava
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e lo spazio. Persino qui sono ancora visitato da
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Chi sarà arrivato fin qui?” ¶ Qualcuno, da fuori, sta
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c’è buio, perché qui anche la luce è
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starà crollando e bruciando qui intorno, in ciò che
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e concettuali configurati... Mentre qui tutto è ormai irresistibilmente
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dopo, verranno... E io, qui, proprio adesso, con la
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mentre là si increa qui si crea, e che
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mentre là si crea qui si increa?» ¶ «Non ci
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dicevo: ‘Ecco, io sono qui! Vieni! Vieni!’. Anche se
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corsa. «Che cosa fanno qui tutti questi fuochi?» ¶ «Ci
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Come quando partivano da qui i cortei dei vivi
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corpi in fiamme. “Da qui, proprio da qui, proprio
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Da qui, proprio da qui, proprio da questo punto
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entrate?» ¶ «No, noi restiamo qui! Noi circonderemo con un
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così lunga quando venivo qui attraversando la città dei
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torce che ardono... e qui dentro invece è tutto
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e ce ne sono qui molti altri che tu
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com’è meraviglioso stare qui vicino alla mia Musa
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non vedo niente. ¶ «Sono qui!» sento che mi sta
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incernierate alle mie. ¶ «Ma qui dove?» provo a domandare
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eppure ci sono anche qui delle piccole passatoie rosse
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buio, nel fuoco. ¶ «Sediamoci qui!» mi dice all’improvviso
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quello che stava succedendo qui dentro tendeva verso l
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non è avvenuto niente qui dentro, e non c
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non c’è un qui dentro!» gli rispondo, senza
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quello che sta succedendo qui dentro è solo il
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No, non lo vedo, qui c’è troppa luce
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Ecco, io mi fermo qui, io adesso ti posso
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volta che sono arrivato qui abbracciato alla Meringa!” mi
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volta che sono arrivato qui mentre era in corso
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quando sono arrivato fin qui camminando attraverso la città
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volti e la luce?» ¶ «Qui non ci sono specchi
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solo guerra, devastazione, e qui dentro invece è tutto
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degli immortali?» ¶ «Adesso sono qui...» mi risponde la mia
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ancora a sussurrare. «Sono qui o sono dentro il
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in strada, e anche qui è tutto immobile, in