Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

la vedrai dibboto; ¶ entra qui tosto meco, e non

temo guai. ¶ 15. ¶ Di Livio qui le deche sono tutte

Salustio assai piú bone; ¶ qui di Turpin fur anco

Ludovico a pieno; ¶ né qui Francesco Cieco piú s

assai che 'l vero qui ragiono. ¶ E cominciando de

pose re Carlo; e qui Turpin la scrive, ¶ acciò

e mai non dorme, ¶ qui l'attendea già lungamente

Ma questa corte sempre qui sen stia, ¶ che giura

poi che 'l senso qui vi pende: ¶ quest'angioletto

deve; or stanne, figlio, ¶ qui con madonna. - E detto

ch'era sul carro, qui comprese ¶ ch'alla vittoria

fin si giunge. ¶ 66. ¶ E qui con quella soga, ch

moven gli occhi. ¶ 69. ¶ Or qui de trombe piú di

di lardo; ¶ ma voglio qui pigliar la via piú

a grande stretta, ¶ onde qui spiacque l'atto sí

prima in cerco, e qui gli diede ¶ con umile

con due mani: ¶ or qui comincia la piú bella

grisoni non facendo schermo ¶ qui sonar d'arpa voglio

speto quaglie, oche, fasani; ¶ qui son caponi a lardo

caponi a lardo impergotati, ¶ qui taglian polpe e dan

sente liquefarsi l'osse. ¶ Qui voci umane giunte a

può 'guagliarsi. ¶ Narrazione ¶ 29. ¶ Mentre qui dunque sonano a misura

amar sperar si deve: ¶ qui de la donna il

segua gli amorosi segni. ¶ 31. ¶ Qui gli occhi ambasciatori al

grazie e lor bellezze; ¶ qui cresce piú l'audacia

le durezze. ¶ Amor insegna qui di qual valore, ¶ di

lui vegna 'l remedio. ¶ 38. ¶ Qui ciò ch'ebbe Milone

a la ciambra, e qui s'inchina ¶ per ascoltar

Io son Rugiero; è qui signor Milone? ¶ Ditegli che

dames e basciarla: ¶ né qui malizia né sospetto appare

parole ben raccolse. ¶ Or qui Frosina et or Rampallo

O Ciel benigno, assai qui ti conviene ¶ esser gagliardo

e Gian Boccazzo. ¶ 70. ¶ Io qui non cerco fama, e

al foco già vicino; ¶ qui lo senato in un

al suo commando. ¶ 22. ¶ Or qui Ginamo perde ogni speranza

un balcon sicuro. ¶ 41. ¶ Trova qui drento un logo bisognoso

aprendola di botto ¶ e qui comincia un lagrimar dirotto

Filide, Neera o Galatea. ¶ 49. ¶ Qui poi di terra il

i capi loro, e qui s'appiglia ¶ con le

o miei patroni, ho qui diffuso. ¶ In me il

per udirti, giorni sei. - ¶ 80. ¶ Qui narra il vecchio una

lo porto non luntano qui dimmora. - ¶ 4. ¶ Disse Milon: - Se

voglio condurvi al porto qui vicino. ¶ Lasciamo qui la

porto qui vicino. ¶ Lasciamo qui la bestia, che diffatto

ingrossando il vento. ¶ Or qui scriver non vogliovi, secondo

mia gl'impegne; ¶ e qui trovo ben spesso un

ripe l'onda bagna. ¶ Qui stanca e smorta uscisce

molto si conforta. ¶ 52. ¶ Ma qui diverte e narra il

Longobardi soi. ¶ 53. ¶ E come qui Milone capitando ¶ trovò sotto

lato non ritrova; ¶ e qui di pianto un fiume

del Signor d'Anglante? ¶ 8. ¶ Qui nacque Orlando, l'inclito

Orlando, l'inclito barone; ¶ qui nacque Orlando, senator romano

nacque Orlando, senator romano; ¶ qui nacque Orlando, forte campione

nacque Orlando, forte campione; ¶ qui nacque Orlando, grande capitano

nacque Orlando, grande capitano; ¶ qui nacque Orlando, padre di

Orlando, padre di ragione; ¶ qui nacque Orlando, piú d

d'ogni altro umano; ¶ qui nacque il gran spavento

valentuomo non sparagne. ¶ Or qui Turpin si vien a

modo ¶ già di volerlo qui piantat'ho il chiodo

mia, gagliardamente! ¶ Panem doloris qui t'arreco inanti. - ¶ E

lo dici a Orlando qui presente; ¶ forse non sempre

Tosto che quel priore qui s'appelli! - ¶ Al cui

quaglie; ¶ però vi onoro qui né piú né meno

a Clementina. ¶ Et princeps, qui de Ecclesia se impazzabit

felice ¶ de voi prelati, qui sub diva Astraea ¶ puniri

altre novelle ¶ per ordine qui tengon la sua corte

te mi piego! - ¶ 54. ¶ E qui narrògli angosciosamente ¶ le quatro

tibi et durum infortunium, ¶ qui quidem numquam noveris ieiunium

parer un temerario, ¶ volendo qui lodar il stato nostro

ché perder la badia qui fa mistero. - ¶ Risponde il

Et ecco vi risoglio qui la quarta ¶ ricchiesta, eh

Pian, piano, prego; ché qui non si vende, ¶ boni

né Paolo mai pensolle. - ¶ Qui narra poi l'auttore

in certe grotte, ¶ e qui l'ammaestrava giorno e

Saulus, diversus ad illo, ¶ qui Saulus primo, Paulus at