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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «qui»

nautoretestoannoconcordanza
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tutto esatto. Almeno fin qui. Ma io conoscevo Gilla
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prometti? Altrimenti ti lascio qui e andiamo soli». ¶ Laura
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Gesù. ¶ «So perché siete qui, mi dispiace. Ci hanno
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guardando Rinaldi. «Intanto è qui… Ho già avvertito il
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Accidenti, come se fossimo qui per carità. Paghiamo una
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Carolina. «Mamma! Mammina, sono qui». Riuscì a trattenere un
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che io cominci da qui. Credendoci». ¶ Tre ¶ Gilardi stava
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Era bella davvero. E qui… un’altra persona. Ma
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e l’ha richiesta qui. È rimasta poco, tre
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corridoi. «Siamo arrivati, entri qui. Ma davvero lei difende
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La conosce?» ¶ «Sì, ero qui… Io sono qui da
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ero qui… Io sono qui da vent’anni. Ero
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da vent’anni. Ero qui quando è arrivata… Aspetti
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l’è fatta venire qui a Roma e l
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Togliamoci dal banco, altrimenti qui ci calpestano, è l
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suo posto. E questo qui che l’ha rimandata
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madre. Quando è stata qui tornava spesso a trovarla
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Grazie, sai? L’avvocato, qui, difende Gilla Floris… Già
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hanno detto. Venga, sediamoci qui». Gli accennò con la
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conoscevo poco. Siamo arrivate qui più o meno contemporaneamente
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una forza della natura. Qui non si parlava d
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all’amministrazione. Mi fermo qui, poi non ho saputo
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con Martina Sereni, è qui su questo piano. Lei
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non è un problema. Qui lo sanno tutti, ma
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facendo una grossa stupidaggine. Qui eravamo riusciti a farla
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di che cosa significhi? Qui i contratti li centellinano
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la sua famiglia?» ¶ «Ah, qui le cose si complicano
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cattiveria e molta invidia qui cominciava a girare la
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che fosse sfigata… da qui a dire che portava
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me. E poi tutti qui sanno che mia madre
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dove vivevano era proprio qui dietro, all’ultimo piano
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da portare avanti. E qui io mi fermo. Qui
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qui io mi fermo. Qui entra in scena Savina
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una marca molto riconoscibile. «Qui stanno andando tutti a
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io? Guardi che è qui dietro, ma è un
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quando la figlia era qui con il padre, ha
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un caldo bestiale e qui c’era l’aria
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teso il braccio, da qui, e gli ha sparato
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sono partiti esattamente da qui. Quando lui è caduto
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e azzurro per lei. «Qui era seduta Gilla, ecco
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schiena contro il muro. Qui è caduto suo padre
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terra, le sagome riconoscibilissime. Qui il sangue. Là la
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Sì, avvocato. Lei era qui, seduta per terra con
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Infatti io non sono qui per capire come ha
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ci ha fatto caso, qui sotto c’è il
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tanto in lungo, però; qui c’è la convivente
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porta ed è corsa qui da lei. Ho capito
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spaventata ed è corsa qui da me, pallida come
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solo nei film, ma qui gli strilli erano veri
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ed è corsa subito qui… Lei non sa come
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vestibolo. «Be’, io sono qui che aspetto questa diva
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entra e si ferma qui davanti. Gonnellino, che forse
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anche nella realtà. Abitava qui da molto il barone
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il barone è arrivato qui nel ’90… no, anzi: nell
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perché continuava a ricevere qui la sua posta. Io
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ma so che lei qui ci viveva con il
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un anno che erano qui tutti e due… li
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un anno che sono qui, lei rimane incinta… ma
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il figlio del macellaio qui dietro che la vuole
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gli Scotti avevano costruito qui a Milano? Ma ora
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L’ha mai vista, qui?» ¶ «No, mai. La Pina
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molto utili». ¶ «Guardi che qui lo dico e qui
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qui lo dico e qui lo nego, avvocato. Non
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dipende da noi». ¶ «Ma qui il tempo passa… si
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disposizione un piccolo salotto, qui al pianterreno. Venga». Fece
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in America. La signora qui doveva guardare i lavori
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la storia. Comunque…» ¶ E qui gli ripeté il racconto
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vent’anni che sta qui, sa che sforzo? Era
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che succedono in televisione. Qui non si scherza, questa
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sposato, e sto ancora qui. Non so niente. Però
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riconoscere. «Lei va avanti qui, vede dove c’è
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due custodi che erano qui. Quando i baroni sono
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e spengo, aspetti. Altrimenti qui è una processione sino
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su una mensola. ¶ «Venga, qui stiamo tranquilli. In casa
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badante e io sono qui. Fine della mia storia
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in quel modo? E qui arriva il momento in
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mi porterà via di qui. Ora verrà la mamma
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la cosa è accaduta qui». ¶ «Ma io… forse avrei
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bisogno di mettere qualcuno qui al suo posto per
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le storie! Venga, mettiamoci qui». ¶ Erano entrati in un
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la pena. Comunque, sono qui, se posso. Figuriamoci». ¶ «Grazie
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il vero disastro comincia qui». ¶ «Quale disastro, se posso
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quello che c’è qui. Una ci pensa due
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sto meglio così. ¶ E qui mi viene l’idea
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malata, è ubriaca. ¶ E qui comincia la tragedia. Giancarlo
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evito, mi annoia. E qui è ancora colpa mia
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io sono astemia. ¶ E qui mi fermo. Da quel
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ho capito. Sì, veniva qui a fare la spesa
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disponibile alla conversazione. ¶ «Sì, qui la conoscevamo tutti. Con
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lo sa che viveva qui di fronte con quella
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era tanto per saperlo. Qui l’ho conosciuta, vero
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che non è di qui. Napoletano?» Fece una risatina
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Gilla Floris veniva spesso qui a giocare?» ¶ «E lei
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mai finita. Sì, veniva qui, qualche volta… Punto». ¶ «Grazie
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sapere della Floris? Veniva qui, sì. Quasi ogni giorno
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conosciuta. Ecco perché sono qui». ¶ «Che cosa le interessa
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Sì, non aveva fortuna. Qui ne hanno parlato tutti
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Doveva vederla… era inebetita. Qui c’erano altri che
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la ricoverassero. Io dormo qui sopra, abbiamo sentito l
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capito. Il giorno dopo qui non si parlava d
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Ma la storia finisce qui: Carolina, la figlia, va
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torna?» ¶ «Domani sera, probabilmente. Qui non ho più nessuno
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torni?» ¶ «Domani o dopo, qui ho finito». ¶ «Tutto bene
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va bene, possiamo cenare qui. Io sto partendo». ¶ «Prego
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sono e perché sono qui…» ¶ «Sì, me l’hanno
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me l’hanno detto. Qui le chiacchiere volano. Poiché
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a Milano per stabilirsi qui, noi ci saremmo dovuti
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La storia si chiude qui. Lui ha una figlia
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Che cosa ci fai qui?» ¶ «Non sono mai stata
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Museo archeologico… ecco, è qui. Il Palazzo Piccolomini…» ¶ «Si
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posso andare a cena?» ¶ «Qui in albergo, sulla terrazza
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bada al lusso, proprio qui, prima di arrivare al
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moglie del barone. Ma qui stava morendo tutto, quando
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per la famiglia Allieri, qui andava tutto perduto. Ci
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non fossi arrivato io, qui ci sarebbero villette di
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erano gli esperti. Ma qui mi hanno sempre visto
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ricavavo a stento da qui glielo passavo, perché non
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a trovarmi». ¶ «È venuta qui?» ¶ «Sì. Era all’università
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a Roma. Io ero qui da solo. Quindi, senza
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di venire a vivere qui. L’avrei allevata con
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ho offerto di venire qui, come una figlia. Aveva
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Che le va bene qui, signorina?» ¶ «Sì, acqua e
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spenti, ma all’alba qui si fa il pane
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siamo resi conto che qui intorno non c’è
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e se manca lui qui cade tutto su di
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buona società. Insomma, da qui non mi posso schiodare
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facciamo noi anche questo. Qui dal pane alla frutta
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sta uscendo il sole. Qui il tempo cambia di
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questa storia. Sta bene qui?» ¶ «Sì, grazie». ¶ «Fuma? Non
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con mia figlia». ¶ «Venite qui! Vuoi che ti venga
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Da quanto tempo sono qui?» ¶ «Da stamane, avvocato». ¶ Da
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e quella degli altri, qui. Non potremo mai stare
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tu?» ¶ «No, non posso, qui le cose si complicano
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è meglio che star qui ad aspettare che succeda
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è trasportabile, la porto qui». ¶ «Qui da noi! Ma
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trasportabile, la porto qui». ¶ «Qui da noi! Ma sei
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figurati. Solo che avere qui una in quello stato
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meglio. Io la porto qui e non voglio sentire
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ce la lasceranno portare qui? Non è sotto processo
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sulla guancia. ¶ «Sarai matto… qui si fanno sempre le
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se anche tutto finisse qui, io ho avuto l
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oltre la cancellata. «Abitava qui?» ¶ «Sì, al pianterreno, da
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in quel momento. ¶ «Sì, qui ci fa notte. È
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al giovedì. Era stato qui a mezzogiorno con la
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avrei da dirle, ma qui vogliono cucirmi la bocca
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macchina. Adesso ci arrivo. Qui quel sabato erano tutti
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non fece domande. «Ero qui, a mezzogiorno, con quella
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Attraversa la strada e qui, che c’erano degli
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visto altro?» ¶ «Sì, ma qui mi fanno segno di
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quattro…» Fece una smorfia. «Qui di sabato non si
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a casa. Allora torno qui, perché c’è l
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no, non era neanche qui. Più avanti c’è
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stavamo guardando perché eravamo qui a litigare su quella
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più sveglia di te. Qui c’è un avvocato
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rintracciarla. A parte che qui la conoscono tutti». Tanto
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fatto importante. «Può venire?» ¶ «Qui ci pensa lei?» chiese
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da quella parte, non qui davanti». ¶ «Tu stai dicendo
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entrato e uscito da qui, dall’interno sarebbe bastato
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è una sciocchezza, naturalmente. Qui c’erano soltanto lo
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Se vuole passare da qui mi trova tutti i
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sì, ormai la polizia qui ha finito». ¶ «Posso vederle
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dover tornare a dormire qui. E dove sarebbe andata
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s’intromise Savina Zorzi. «Qui è tutta roba sua
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c’eri tu, ma qui abbiamo già finito. Tu
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Anche la figlia è qui?» ¶ «No, soltanto la signora
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sui capelli. «Io sono qui». ¶ Perché lei sentisse che
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questo, come vedi fin qui ho potuto risponderti, perché
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petto. ¶ «Vieni un po’ qui…» ¶ «No, aiuto…» E stava
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indietro». ¶ «Lo so». ¶ «Sono qui con la cugina della
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del barone assassinato. È qui in albergo, credo che
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parenti». ¶ «Posso fare qualcosa, qui, per lei?» ¶ Gilardi scosse
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Sì, abbiamo qualche problema qui in fabbrica». ¶ «Forse ci
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lei». ¶ «Ma era questa qui?» ¶ «Non lo so. Se
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processo l’hanno spostato qui, quindi posso occuparmene». ¶ «Grazie
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che ci ha portati qui, tu e io?» ¶ «Io
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e dove farli accomodare. ¶ «Qui va bene?» chiese, facendoli
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quel pacco! Sono venuti qui con i microfoni, le
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Ho chiamato i carabinieri, qui non s’avvicinano più
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dobbiamo stare attenti. Ma qui le uova sono del
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colti sul fatto. Oltretutto qui non siamo così certi
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bocca chiusa, hai capito? Qui ci mettono nei pasticci
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detto, quando è stata qui con sua figlia. Io
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Gilardi. «Quando è venuta qui… vuol dire due anni
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fatto venire a vivere qui, perché era rimasto solo
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a posto il quartierino qui abbasso… che mi dice
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se non sarai più qui. Ma so che per
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sei tornato… hai visto qui che cosa è successo
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in Toscana. Posso portarla qui a colazione o ci
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pensavo da tanto, io qui sono felice». ¶ «Me lo
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Quando torna?» ¶ «Domattina sono qui. E noi oggi alle
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terzo piano. «Io vivevo qui, ti piace?» ¶ «Questo terrazzino
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anche noi…» ¶ «Nella fantasia. Qui ce l’abbiamo nel
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a Napoli potremo vivere qui se ti piace». ¶ «Molto
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Ma non è di qui» bisbigliò. ¶ «Toscana, razza difficile
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casa. Devo lavorare e qui non riuscirei». ¶ «Va bene
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per venire a vivere qui con te. E la
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nessuna intenzione di smentirle qui, ora. Ma una cosa
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ora?» ¶ «Per ora sono qui e sono molto impegnato
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Noi continuiamo a vivere qui, ora che mio suocero
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Trenta ¶ «Amore… è stato qui da noi un giovanotto
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diciamo sciocchezze. Bene. Se qui abbiamo finito, sto aspettando
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in Puglia dal Nord. Qui è nato suo padre
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Milano. E lei viene qui…» ¶ «Questa storia la so
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Lui muore, fino a qui c’eravamo anche noi
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fotografie a ogni passo… Qui c’è tutta la
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disperato ma non sarei qui». ¶ «Lo so, scusa… ma
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La metta sul marciapiede, qui, dove non c’è
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Lei non è di qui, vero avvocato?» ¶ «No, di
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è la bomba?» ¶ «Guardi qui». E gli mostrò la
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a me». ¶ «Guardi che qui, con questo avvocato, lei
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Laura: ‘Com’è andata?’ ¶ ‘Qui mentono tutti. Devo controllare
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sono in agenzia. Venga qui che ne parliamo». ¶ La
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bisogno di un favore. Qui mentono tutti, anche di
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mi muovo immediatamente: ho qui un paio di tecnici
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un lato. ¶ «Perché siamo qui?» domandò. Come se avesse
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auto della sua azienda, qui a Milano, c’è
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Sempre. Io non guido qui in città». ¶ «Lei conosce
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almeno sappiamo che è qui che dobbiamo mettere le
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Ora ci abitano loro, qui è grande…» Sorrideva compiaciuta
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e mezzo del mattino. ¶ «Qui muoiono tutti, uno al
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ci resto a fare qui?» ¶ Ma ora era contento
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signora che è venuta qui a colazione?» ¶ «Sì». Non
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emergenza, quando siamo stati qui la prima volta. È
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sempre socchiusa. Quando questo qui chiude la porta il
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e raggiunge la porta qui, le scale e il
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Tutto finito. La malata, qui, non ha subito danni
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lampadari di cristallo. ¶ «È qui che abiti?» ¶ «Sì, era
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in fondo. ¶ «Va bene qui?» ¶ «Certo che va bene
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di quando è venuta qui a Napoli per trovare
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vedere sulla scacchiera?» ¶ «Metti qui…» Prese la scacchiera e
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appoggiò sul tavolo. «Allora, qui c’è il re
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pezzi. «Il cavallo bianco, qui, a metà scacchiera. Lui
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E il bagaglio?» ¶ «Tutto qui. Solo i pazzi vanno
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Questo poteva significare: e qui? ¶ «Ho parlato con Paola
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la commessa. «Ecco, siamo qui». ¶ «Mi dici che cosa
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verrà a Napoli, starà qui con me. Non è
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colpevole di non essere qui?» Gli fece il verso
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questo stato e che qui siano tutti rassegnati». ¶ «Non
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la sua cameretta. «È qui». Prese la chitarra, se
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i bimbi stanno buoni qui, mentre noi mangiamo. Vero
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Vero che state tranquilli qui?» ¶ «Dopo torni a suonare
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Max, lui ha iniziato qui. Era scuro, mobili neri
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persuade. Paola che trasloca qui con i bambini, tu
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Quando Paola è venuta qui io ero assolutamente solo
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No, a Roma. Sono qui con mia figlia… vorrebbe
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la cortesia di vederci qui a Roma? Io ho
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E sono dovuta tornare qui e rimettermi un busto
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lavora meglio all’estero. Qui arrivano operai che non
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in tanti, mi dispiace. Qui è difficile investire e
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Uniti, per esempio. Ma qui in Italia lo Stato
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Stato non ti aiuta. Qui si lavora quasi per
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Dirigeva la sua azienda, qui a Milano. E lei
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tremavano le labbra. ¶ «Tutto qui?» chiese Gilardi. ¶ «No, naturalmente
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Giudica tu: io sono qui da solo, accidenti, e
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perdere anche questo? Tutto qui, non c’entra niente
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avvocato? Sì? Be’, avvocato, qui chiudo e basta. Io
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lasciatemi in pace, perché qui l’unica che ci
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Natale! Lei, avvocato, sta qui?» ¶ «Sì, con la famiglia
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di Natale, perché è qui?» ¶ «Perché volevo vederti». Si
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in silenzio. Tutti fermi: qui si fa sul serio
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limone in bocca!» ¶ «Grazie. Qui siamo stati bene. A
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di fronte. «Ma è qui che abiti, zia Olga
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sentirai frastornata, un po’ qui… un po’ là… Ci
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Che cosa ci fai qui? Non eri in Olanda
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che vi avrei trovati qui». ¶ «Vieni anche tu da
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di venire a trovarlo qui, a casa… Sa dove
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Questo è il colmo! Qui c’è sicuramente lo
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in Italia, sono tornato qui». ¶ Lo interruppi. «Tua figlia
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madre». ¶ «No, guarda… ho qui la lettera che ha
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profonde occhiaie scure. «Sì… qui eravamo a una festa
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poi: con la motocicletta… Qui… era bella, non c
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lontano da me. «Vattene, qui io non ti voglio
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Forse. Ma intanto è qui e mi cura. Si
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ha ragione Aziz, ma qui mi ci vuole un