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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Leonardo Sciascia, Il mare colore del vino, 1973

concordanze di «ragazza»

nautoretestoannoconcordanza
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la bellezza di una ragazza; o forse perché, nella
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Nicola, per timidezza la ragazza si fece rosea come
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timida voce, anche dalla ragazza, don Nicola recitò un
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a qualsiasi pena la ragazza si sarebbe votata, don
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Sicilia vive; di una ragazza di Grotte che riscatta
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casuale conoscenza, era una ragazza di una ventina d
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della famiglia e sulla ragazza che a loro si
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elementari; ed anche la ragazza, ma non ancora da
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con una di Roma: ragazza seria, di ottima famiglia
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una scuola privata; bella ragazza, alta, bionda. Si erano
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di gruppo A. La ragazza che era stata loro
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Calogero scetticamente sorrideva. La ragazza disse che, da bambina
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a guardarmi?» disse la ragazza. ¶ «Non basta: mortificazione e
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sicurezza la signora. ¶ La ragazza fece una lieve smorfia
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Pietro?» gli chiese la ragazza: divertita, ché evidentemente lo
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appoggiato al fianco della ragazza: gridò che voleva l
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dall’ingegnere, insospettata. ¶ La ragazza rise. Il professor Miccichè
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E gli piaceva la ragazza: ad ogni gesto che
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aveva a lato la ragazza e accanto alla ragazza
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ragazza e accanto alla ragazza stava dall’altro lato
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sonno la testa della ragazza era scivolata dalla spalliera
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mani il volto della ragazza e con sforzo lo
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si è attaccato alla ragazza come un innamorato; perciò
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accanto a lei’. La ragazza si svegliò, capì. «Mi
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pena senza nome. La ragazza uscì nel corridoio. ¶ A
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vuol bene» disse la ragazza. ¶ «Non è come Nenè
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voluto studiarlo: ma una ragazza che fa il liceo
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a mandare sola una ragazza, in una città come
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fumare». ¶ «Lei è la ragazza più incantevole che io
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che è una bella ragazza, e che mi piace
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verità». ¶ «Oh» disse la ragazza: e congiunse le mani
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una certa irritazione. ¶ La ragazza disse all’ingegnere «Anche
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impercettibilmente, ammiccò verso la ragazza e l’ingegnere. Ma
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continentale, di una buona ragazza di paese. ¶ Nenè, che
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l’ingegnere e la ragazza stavano ridendo fino alle
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assunta col fratello della ragazza e il piacere di
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si ritrovarono soli, la ragazza e l’ingegnere, sullo
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cominciò a muoversi la ragazza disse «Scendiamo: i bambini
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additò al ludibrio della ragazza e dell’ingegnere: «Guardatelo
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stava per lasciare la ragazza con un uomo, in
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non preoccupazione, chiese alla ragazza se voleva tornar su
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in loro compagnia. La ragazza disse di no, che
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e salva» sorrise la ragazza. ¶ «Spero che non ci
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parole. ¶ «Sì» disse la ragazza arrossendo. ¶ Non dissero più
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l’ingegnere guardando la ragazza. ¶ «Lo sentite?» disse il
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alla moglie e alla ragazza. «Ha girato mezzo mondo
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fatti così» disse la ragazza. «È che ci piace
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vena rossastra» disse la ragazza. ¶ «L’ho sentito dire
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schiaffo. ¶ Per consolarlo, la ragazza lo invitò a fare
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modo, più educati. La ragazza e l’ingegnere sostenevano
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l’incontro con quella ragazza serena ed attenta, di
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tutto per distrarre la ragazza dai saluti. Nenè invitò
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L’ingegnere, guardando la ragazza, promise a Nenè che
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Prima di sparire la ragazza si voltò a guardarlo
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buona parola, quando una ragazza non riusciva a passare
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a favore di qualche ragazza, teneva nello stesso conto
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si tratta di una ragazza: una ragazza che vuole
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di una ragazza: una ragazza che vuole andare a
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è tra queste una ragazza che lei non deve
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non vuole che la ragazza parta». ¶ «Ah!» fece il
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di esclamativo stupore. ¶ «Questa ragazza ha un fidanzato?» domandò
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la figlia: ma la ragazza ti ha difeso». ¶ «Mi
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andare... Tornerà, è una ragazza tenace, tornerà... E vi
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fotografie. ¶ «È una bella ragazza, sua moglie. Somiglia, non
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cui sempre, fin da ragazza, sono stata un po
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aveva amoreggiato con una ragazza di una famiglia incertamente
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la corrispondenza con la ragazza continuò; più intenso si
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e ricchi parenti della ragazza fecero appello alla mafia
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terribile impressione fecero alla ragazza. La quale, dal timore
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una indubbiamente nera, una ragazza di quattordici anni che
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venissero da dove la ragazza era scomparsa, non le
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sera del 10: ché la ragazza non era tornata la
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tra i capelli della ragazza o figurare un ostensorio
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sangue, segno che la ragazza era stata denudata prima
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fecero pensare che la ragazza si fosse difesa e
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ora di vespro, una ragazza di dodici anni, Marianna
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stringe alla gola. La ragazza riesce a divincolarsi per
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Vincenzo Verzeni, cugino della ragazza, che abita nella casa
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sentito le grida della ragazza: pochi istanti dopo che
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coerentemente, una zia della ragazza dice di aver sentito
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ma vedendo nuda la ragazza subito, pudicamente, si era
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la Giovannina Motta. La ragazza dapprima si lasciò condurre
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la corte rientra, la ragazza chiede perdono, si dice
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si vociferava che la ragazza fosse stata a Suisio
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panico, Marcantonio nascose la ragazza nel balcone, e le