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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «ragazzi»

nautoretestoannoconcordanza
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coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l’occhio alle
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vecchio, le figlie, i ragazzi, i servitori, tutti erano
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Chi sa quanti dei ragazzi qui sotto, – dissi, – vorrebbero
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qualcosa tocca. Vedi dei ragazzi, della gente che non
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per strada incontrando due ragazzi che tormentavano una lucertola
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che allora eravamo tutti ragazzi. Lui mi ascoltava e
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giorni traversavano Belbo coi ragazzi del Piola e andavano
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il giorno. Anche noi ragazzi in quei giorni facevamo
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a casa loro, i ragazzi sui beni – sarebbe stato
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vecchio, di quando eravamo ragazzi, lo lasciava cadere. O
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come si fa da ragazzi. Quella corrente veniva dal
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la zappa tanti poveri ragazzi, se questo fosse bastato
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non uno di questi ragazzi ci sia stato e
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il Cavaliere non giudicò. – Ragazzi, – disse. – Ragazzi che si
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non giudicò. – Ragazzi, – disse. – Ragazzi che si sono trovati
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del ’45 una banda di ragazzi avevano catturato due zingari
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giocavo alle biglie coi ragazzi. Venne Natale, Capodanno, l
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messa in paese coi ragazzi del Salto, con le
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giocavo con gli altri ragazzi, come se i grandi
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che facevamo tra noi ragazzi quando andavamo a nasconderci
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fila di gente, servitori, ragazzi, contadini di là intorno
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facevano soltanto giochi da ragazzi, non si perdeva l
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scappassi per nidi coi ragazzi, bisognava mettermi a giornata
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di puntiglio? ¶ – Sono ancora ragazzi, – disse la signora, – e
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a far paura ai ragazzi di Canelli la sera
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sediate di donne e ragazzi, che andavano in festa
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aria, e bande di ragazzi e di bambine correvano
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non so; i suoi ragazzi la salutavano gettando in
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per forza cosí. I ragazzi, le donne, il mondo
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Lui pensava a quei ragazzi di là intorno, ai
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sentita quando si è ragazzi, anche da un vecchio
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beveva la gasosa coi ragazzi dei Seraudi. Stavano sullo
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uscirono i preti, i ragazzi col camiciolo, le vecchie
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donne dei banchi. I ragazzi si chiamavano, si rubavano
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neri fucilarono i due ragazzi sotto il platano e
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tedeschi. ¶ – Sono venuti due ragazzi a prendermi al Salto
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nel cortile, delle coperte. Ragazzi, pochi – l’accampamento l
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portato con sé due ragazzi dei migliori. Adesso si
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depositi avevamo perduto, quanti ragazzi aveva fatto morire. Santa
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Erano piú stupiti i ragazzi che lei. L’avevano