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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «ragazzi»

nautoretestoannoconcordanza
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o della indovina. Molti ragazzi l’attorniavano attoniti; ciò
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vita. A Federigo i ragazzi gli dicevano “bavarocchio” perchè
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trafficava la madre. I ragazzi erano la sua dannazione
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libbretta sul capo dei ragazzi stregati, incoronare d’aglio
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sotto la cappa i ragazzi lo riconoscevano dagli scarponi
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da padre a due ragazzi stregati dalla malizia, con
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faceva da madre ai ragazzi. La ciurma sortiva in
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donna una parte, i ragazzi tre quarti. Le ripartizioni
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smontabile — gli urlavano i ragazzi — che tutti si muovono
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ti significo che i ragazzi si sono ammoscati che
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lo Zoppo fissando i ragazzi. ¶ — Voi se non trovavi
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apparve il Crocifero, i ragazzi dell’affogato si tirarono
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le mani umane. I ragazzi sulla cassa ruzzolavano come
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la Donna, questi i ragazzi. ¶ Fu allora che in
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dimojasse il gelo. I ragazzi ravvolti in una cenciaia
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dell’istinto amoralistico. ¶ I ragazzi erano cascati morti dal
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penitenza di corda; i ragazzi si tenevano alla gonnella
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mucchia del concio. I ragazzi belavano, le madri piangevano
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sì. ¶ — Come? ¶ — Perchè da ragazzi si stava vicini. — Tu
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mi riconosci! Eppure da ragazzi si faceva le mattìe
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interesse di quando da ragazzi si segue la ruota
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movimento ai fantocci. I ragazzi venditori di statuette di
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teatro delle marionette, i ragazzi che pagavano l’ingresso
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radunarono un branco di ragazzi, tutti col canestro sul
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Isaia, Isaia, Isaia. ¶ I ragazzi con le loro strilla
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del piano, che i ragazzi dati in nota fossero
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dietro alla fortuna. ¶ I ragazzi erano tutti taciturni, come
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con una branca di ragazzi e che tu li
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far uomini i nostri ragazzi. ¶ — Allora, Niccolao, — disse colui
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in eterno. ¶ — I nostri ragazzi han ritrovato Gesù — dissero
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suonavano a festa, i ragazzi si tenevano per la
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fumando il treno. I ragazzi furono stivati nei vagoni
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apersi intorno. Voci di ragazzi nostrali mi stenebrarono il
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con le preghiere. Questi ragazzi sono deportati nei grandi
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silenzio misterioso, anche i ragazzi che la vigilia delle
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il sonno placido dei ragazzi, quando lo traversarono il
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insieme a tutti i ragazzi che lo avevano destato
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bestiame venduti. Anche i ragazzi avevano fatto i loro
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della nostra stirpe. I ragazzi, giovine sangue della Patria
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ponte, parando su i ragazzi. Il vecchio, calcata la
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diventata di cielo. I ragazzi sporgevano il capo fuori
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Isaia, e che i ragazzi stiano bene attenti. ¶ I
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stiano bene attenti. ¶ I ragazzi e i tre si
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stiva di coperte. ¶ I ragazzi se ne stavano chiotti
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cuore andavan lenti. I ragazzi l’osservavano spauriti. Isaia
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seguito da tutti i ragazzi. Un tavolone insegato sporgeva
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I tre condussero i ragazzi, compresi di spavento, nella
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affidò a Cesare i ragazzi: — Tu li condurrai nei
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tante barchette nere, da ragazzi: vaporini col fumaiolo acceso
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portavano sulle mani i ragazzi stucchinai. Gli uomini: branchi
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gli abatini e i ragazzi. Sul prato vi fu
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ridotte allo stremo, i ragazzi diacciavano loro sul petto
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della terra e i ragazzi fissarono il mare incantati
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luce del sole. I ragazzi che il Tarmito aveva
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voce della madre: svegliatevi ragazzi è giorno largo. ¶ Sotto
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le macendore. La paura, ragazzi, è come un patrimonio
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pezzuola come quando da ragazzi si faceva a mosca