Karol Wojtyła, Veritatis Splendor, 1993

la legge della mia ragione"... Libertà parziale, parziale schiavitù

risponde alle esigenze della ragione umana. La teologia morale

sul bene, conoscibile dalla ragione umana, è inevitabilmente cambiata

ripensamento del ruolo della ragione e della fede nell

del riconoscimento previo della ragione umana e, in concreto

però la dipendenza della ragione umana dalla Sapienza divina

una completa sovranità della ragione nell'ambito delle norme

sua sorgente esclusivamente nella ragione umana. Di questa legge

nel senso che la ragione umana esercita la sua

uomo, mediante la sua ragione, partecipi alla legge eterna

che poi solo la ragione autonoma avrebbe il compito

interpretazione dell'autonomia della ragione umana comporta tesi incompatibili

lato, l'attività della ragione umana nel rinvenimento e

D'altro lato, la ragione trae la sua verità

sorgente: in forza della ragione naturale, che deriva dalla

La giusta autonomia della ragione pratica significa che l

Tuttavia, l'autonomia della ragione non può significare la

da parte della stessa ragione, dei valori e delle

negazione della partecipazione della ragione pratica alla sapienza del

effettivamente la partecipazione della ragione e della volontà umane

mediante la luce della ragione naturale e della rivelazione

grazie alla luce della ragione naturale, riflesso nell'uomo

che la luce della ragione naturale con la quale

irrazionali, ma perché la ragione che la promulga è

la definisce come "la ragione o la volontà di

la identifica con "la ragione della divina sapienza che

di dentro", mediante la ragione che, conoscendo col lume

essa una partecipazione della ragione eterna, grazie alla quale

l'essenziale subordinazione della ragione e della legge umana

altro che la stessa ragione umana che ci comanda

Leone XIII rimanda alla "ragione più alta" del Legislatore

Ma tale prescrizione della ragione umana non potrebbe aver

l'interprete di una ragione più alta, a cui

negli esseri dotati di ragione, che li inclina all

essa è la stessa ragione eterna del Creatore e

opera mediante la sua ragione, in particolare mediante la

particolare mediante la sua ragione illuminata dalla rivelazione divina

altresì il legame della ragione e della libera volontà

mediante la luce della ragione e il sostegno della

se stessa - che la ragione coglie il valore morale

ogni essere dotato di ragione e vivente nella storia

morale da parte della ragione. Ma, in quanto esprime

corrispondono a conoscenze della ragione pratica e vengono applicate

di formulazione proprio della ragione dei credenti e della

Questo primo principio della ragione pratica appartiene alla legge

piuttosto riconosciuto, quando la ragione ne determina le applicazioni

legge naturale e della ragione pratica in riferimento al

dichiarata nella legge della ragione, è riconosciuta praticamente e

regole morali specifiche. In ragione di un'opzione originaria

e volendo, per qualsiasi ragione sceglie qualcosa di gravemente

conosciuta tanto attraverso la ragione naturale dell'uomo (e

questo bene, conosciuto dalla ragione, costituiscono la moralità. Pertanto

nella sua verità dalla ragione. Se l'oggetto dell

di principio accessibile alla ragione umana. È ricerca, del

morali sono indicati dalla ragione e dalla Rivelazione, ritengono

conforme all'ordine della ragione, esso è causa della

è giusta" (Rm 3,8)".128 ¶ La ragione per cui non basta

ordinabilità viene colta dalla ragione nell'essere stesso dell

legge naturale.130 ¶ 80. Ora la ragione attesta che si danno

sempre gravemente illeciti, in ragione del loro oggetto".131 Lo

è finalizzata alla comunione. ¶ Ragione ed esperienza dicono non

iniziative che, per qualsiasi ragione, egoistica o ideologica, mercantile

risorto, che definisce la ragione stessa dell'esistenza della

essa invita tuttavia la ragione - dono di Dio fatto