Francesco Guicciardini, Ricordi, 1530?

quante sono piú le ragione che mostrano che la

chi non crede alla ragione, guardi allo esemplo della

se è vero, la ragione è che pochi sono

che per avere diversa ragione s'hanno a governare

equale, perché per la ragione detta di sopra si

facilmente creduto. ¶ 46. Per la ragione di sopra non laudo

re per le tali ragione doverrebbe fare questo; e

che m'avevo immaginato; ragione che, chi bene la

però credo che la ragione possi essere che l

le ama. ¶ 64. La medesima ragione fa che quanto piú

me occorreva una altra ragione; perché communemente chi guadagna

piú, per chi ha ragione, avere avuto el primo

ne troverebbe facilmente la ragione. ¶ 71. Non si può benché

dalla sua larghezza. La ragione adunche a mio giudicio

E per la medesima ragione quando ti è proposto

umanitá di parole; la ragione credo che sia, perché

si governano con la ragione. El contrario interviene a

quanto vi comanderá la ragione. ¶ 101. Non si maraviglierá dell

lasciandosi piú governare dalla ragione che trasportare dallo odio

caso particulare che ha ragione diversa, non sono buoni

non ostante che la ragione o l'onestá o

etiam buoni; e le ragione sono manifeste. Cosí concludono

E questa è la ragione che gli antichi savi

possessione, ancora che la ragione non si muta, ed

avendo a combattere con ragione immutabile, o con giudíci

però al tutto sanza ragione; perché mancato el tiranno

cittadini, a acquistarlo. La ragione è che allora la

dal caso che dalla ragione, che chi regola el

Rucellai; e la medesima ragione ci debbe consigliare a

di grande azione. La ragione è, che ne' gran

uomo andare con la ragione; e chi è bene

che non persuadono le ragione. Chi adunque ha fede

essendosi contro a ogni ragione del mondo messi a

altra opinione ha le ragione sue; perché da un

e' successori; le quali ragione cessano ne' pontefici, perché

nuovi; non concorrono le ragione medesime di potersi fidare

ogni nazione; e la ragione è che e' proverbi

io mi ero immaginato; ragione, chi bene la considerassi

bene, non ci sarebbe ragione nessuna da dovergli desiderare

uso di stato. La ragione di queste due conclusione

santo Augustino diceva, la ragione essere perché non si

vero, potersi considerare altra ragione; perché la variazione naturale

in poco grado; la ragione si dice essere, perché

che del guadagnare. La ragione di questa fallacia è

basta loro manco. La ragione si dice essere perché

che a' giovani; la ragione credo sia che quanto

al '94, ma per diverse ragione: procedeva allora da non

fussi desiderata universalmente. La ragione di questo detto può

secreti della natura, alla ragione de' quali non possono

considerare quello che la ragione mostra che dovessi fare

si rimette assai alla ragione e poco alla fortuna

fortuna e poco alla ragione; e le cose portate

avendo contro a ogni ragione voluto opporsi, hanno fatto

chi governa, o della ragione perché lo fa, quanto

misurano né con la ragione, né con la discrezione

contrario, che non la ragione, ma la prudenzia, le

che in chi ha ragione nasce una certa confidenza

negociare doverrebbono fare per ragione, quanto quello che si

non è; la quale ragione non militando nel suo

non credo sia la ragione di questo perché ci

che lo avaro. La ragione è che ancora che

che non può la ragione, e' meriti tuoi, o

piú potente e efficace ragione che voi potete, che

voi cognosciate che la ragione voglia cosí, facilmente si

quello che detta la ragione. ¶ 200. Uno de' modi a

uno canto qualche viva ragione, dall'altro la autoritá

s'ha ostaculo di ragione in contrario; perché nessuna

dispiaceri; cioè fargli con ragione, con tempo, con modestia