Vittorio Alfieri, Bruto primo, 1787

scaglio per sempre. Ai re nel petto ¶ giuro immergerti

l giuro: ¶ né di re mai l'abbominevol nome

ascoso a un popol re. Ma, è giusto, ¶ che

tutti il minore. Il re superbo, ¶ coll'infame suo

fero brando illesi ¶ del re tiranno; e voi, di

indegno, ¶ poiché fra noi re più non havvi. — Il

han chiuso ¶ finora i re: né rimaneaci scampo: ¶ o

che nell'odio dei re. Sublime, eterna ¶ base di

che gl'iniqui ¶ espulsi re, (da lor viltà già

Mamilio ¶ Io tremo. ¶ — Tarquinio re... ¶ Popolo ¶ Di Roma no

ma Tarquinio stesso, ¶ più re che padre, il suo

infame? ¶ Servio, l'ottimo re, suocero e padre, ¶ dal

popolo oppresso e un re tiranno, ¶ ragion non havvi

Romani a Tarquinio: i re non hanno ¶ patria mai

il regno, e il re, dal voler nostro; il

giusta ¶ di un legittimo re, tentati, e volti ¶ a

noto ¶ questo pensier del re: gridano allora ¶ tutti a

ad aiutarlo; il forte ¶ re di Chiusi è per

nomi ¶ la clemenza del re. Col foglio a un

genitor trarrete: ¶ e il re fia ognor Tarquinio poscia

Numi, ¶ allor che al re legittimo vi osaste ¶ ribellar

di bocca ¶ propria del re le sue discolpe; a

giudici voi, presente il re, del nuovo ¶ misfatto orribil

ci è forza il re placare... ¶ Mamilio ¶ È tarda

Ardèa venuti, ¶ né il re sapean respinto: al fuggir

in seggio ¶ riporre il re, voi, con quest'altri

pria ch'a niun re mai più sopporci noi

il tutto, e al re tornarne ¶ cittadini, ed i

al vile ¶ giogo del re. Né soli i rei

pur troppo!) ¶ congiurato pel re. ¶ Popolo ¶ Pel re? Quai

pel re. ¶ Popolo ¶ Pel re? Quai sono? ¶ Quai son

ne andava ¶ Mamilio al re di questo foglio: a

inscritti ¶ di aprire al re nella futura notte ¶ della

il vero ¶ di Roma re, popol di Marte, sei

un grido, ¶ il popol re. Che più s'indugia

fora; e quale a re si aspetta: ¶ non qual