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Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

concordanze di «s»

nautoretestoannoconcordanza
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1582
lumi erranti? A chi s’è voltato, — dico io
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bella e generosa mia s[ignora] Morgana: voi, coltivatrice
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cosa si muta, nulla s’annichila; è un solo
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filosofia l’animo mi s’aggrandisse, e me si
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SCENA I, inamorato della s[ignora] Vittoria, ed accorgendosi
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SCENA, si monstrano la s[ignora] Vittoria e Lucia
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nel proprio magazzino; ma s’ingannavano le meschine, pensando
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IV SCENA] Rimasta la s[ignora] Vittoria sola, fa
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con ciò vanno alla s[ignora] Vittoria per chiarirla
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qualche cosa con la s[ignora] Vittoria e m
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IV, I SCENA, la s[ignora] Vitt[oria] vien
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per il meno la s[ignora] Vittoria gli arrebbe
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mascheraro per accomodarsi come S. Cresconio. [XII SCENA] Ecco
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il suo inamorarsi della s[ignora] Vittoria l’inclinò
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SCENA, vien burlato dal s[ignor] Ottaviano, che prima
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II SCENA] partitosi il s[ignor] Ottaviano, porge Manfurio
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un poema contra il s[ignor] Ottaviano, in vendetta
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va a quella della s[ignora] Vittoria, e di
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che si dice, come s’intende come si può
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di tutti crede, più s’inganna; e di scudi
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da nuovi fuochi... ¶ Bartolomeo S’il fuoco fusse stato
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esca ma cenere; e s’io fusse stato in
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Bartolomeo In questo tempo s’inamorò il Petrarca, e
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che in questo tempo s’inamorò il Petrarca, e
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da gli sguardi della s[ignora] Vittoria fui sì
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Argenteria m’affligge, la s[ignora] Orelia m’accora
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lei. ¶ Bartolomeo Genitivo: della s[ignora] Argenteria ho cura
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Argentina. ¶ Bartolomeo Dativo: alla s[ignora] Argenteria porto amore
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Argenteria porto amore, alla s[ignora] Orelia suspiro; alla
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vedi che al fine s’è repentito d’aver
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di zuccaro, mustaccioli di S. Bastiano; vi son più
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non m’intendo; pure, s’io posso farne giudicio
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il molto ben venuto, s[ignor] Scaramuré, speranza della
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animi. ¶ Bonifacio Si V.S. non rimedia al mio
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vi piace, che sarrebbe s’io vi dicesse cosa
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tempo aspetta, tempo perde. S’io aspetto il tempo
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perdonami, si t’offendo: s’io te dico che
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che ti pensi: e s’il provassi, tel farei
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di me? Cagnazzo traditore, s’io avesse un pugnale
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persona che ci vegga”. S’io avesse avuta la
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grossa di quella di S. Sparagorio, o s’io
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di S. Sparagorio, o s’io fusse stato il
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mula d’Alcionio, ché, s’ell’avesse avuto al
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potrai muovere un sassolino, s’io non voglio”. Or
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Luccus D. Vittoria Blancae S.P.D. “Quando il
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vada il mal di S. Lazaro, e tutto quello
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resto, nel giorno di S. Maria delle Catenelle, la
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parlar di varie lingue. S’io avesse cenato, ti
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la tremenda piaga di S. Rocco, che né io
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farà dalla stanza della s[ignora] Vittoria, e faremo
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aspettaremo in casa della s[ignora] Vittoria. ¶ Barra Andate
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farremo. ¶ Marca Ah, per S. Quintino! ecco a punto
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Olà, dove sei tu?... S’è fatto fuori per
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i stivaletti nuovi, che s’ha fatto rubbar la
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sorte che ella tutta s’infiamma ed arde di
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Non dico a voi, s[ignora] Vittoria, ché vi
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Starebbono fresche le potte, s’aspettassero la nostra rendita
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ogni cosa che ne s’aggionge, ne aggrava; ma
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mangia: il qual però, s’ha quelle, vola, e
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più vola, e più s’appiglia ad alto. Messer
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alto. Messer Bonifacio, quando s’arrà scrollata la borsa
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cossì bella, che mi s’è tanto gonfiata la
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altro. ¶ Bonifacio Beato voi, s’arete cossì buona riuscita
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cangiato? ¶ Lucia Cangiata? cangiata? S’io non l’avesse
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Ad altare scarrupato non s’accende candela: a scrigno
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il culo. ¶ Bonifacio Per S. Fregonio, voi siete una
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dir la messa di S[ant]’Elia contro la
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far celebrar quella di S. Gioachino ed Anna, la
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da una vetula, dicendomi, s’io volevo far ivi
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persona vi rapresenti la s[ignora] Vittoria? ¶ Lucia Vi
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ih, ah. Dirrò alla s[ignora] Vittoria: “Questa è
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con la grazia di S[anta] Lucia. De l
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adesso, in abito della s[ignora] Vittoria, se n
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Cencio, e mi dimandò s’io avevo litargirio, alume
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io non so. V.S. mi perdoni, ché io
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vacca di sua padrona. S’hanno voluto giocar di
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signore Palma. Sa V.S. che questo non lo
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venevo dalla casa della s[ignora] Vittoria, riprendendol per
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m’incolpi. Andiamo dalla s[ignora] Vittoria e gli
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al servizio di V.S. ¶ Sanguino ... a voi, madonna
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buon anno a V.S., signore Capitano, e la
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più verisimile; e V.S. non verrà a perdere
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mordi, anh? Giuro per S. Cuccufato, che, si tu
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ben il pelo. ¶ Consalvo S’io avesse le mani
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Bonifacio Signor Capitano, V.S. mi perdona, io me
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al servizio di V.S. ¶ Sanguino ... voi, messer Scaramuré
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remoti. ¶ Scarramuré Ringrazio V.S. per infinite volte. ¶ Sanguino
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Che ha detto V.S.? ¶ Sanguino Basta, basta. ¶ Scena
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tutti, — fuor ch’a S. Leonardo della cui grazia
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dell’imagine, erano della s[ignora] Vittoria. ¶ Bonifacio Son
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la sala, che non s’arrebbe possuto partire insino
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notte, cqua? ¶ Scarramuré V.S. ne perdoni, si l
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per amor di Dio, s[ignor] Capitano. ¶ Bonifacio Ed
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questo, che a V.S. non può rendere giovamento
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grazia, signor Palma, V.S. mi ascolti prima. ¶ Bonifacio
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e disonor di V.S., la quale, circa le
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Scarramuré Signormo, si V.S. ascolta, spero che mi
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Cristo, aggiutami! ¶ Scarramuré V.S. sa che in Italia
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Finalmente, dico a V.S. che l’eccesso di
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omo del seggio di S. Paulo. ¶ Scarramuré ... sii visto
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gravemente vituperari. A V.S., che è persona discreta
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ma non agiutarlo. ¶ Scarramuré S[ignor] Capitano, V.S
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S[ignor] Capitano, V.S. parla come un angelo
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una nova a V.S. ¶ Sanguino Che nova? ¶ Scarramuré
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ma ancora a V.S., signor Capitano mio, uh
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papa. ¶ Bonifacio A V.S. sarrò ubligato, si in
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ingrato alla generosità del s[ignor] Capitano. ¶ Sanguino Oh
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i principi e giodici s’accorgano de gli errori
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e per il più s’abbatte a sciocchi, insensati
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lingue si parlano, cuori s’intendeno. Tal volta, quel
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don Paulino, curato di S[anta] Primma, che è
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stato a quella della s[ignora] Vittoria, credendo che
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Bernardo. ¶ Gioan Bernardo V.S. sia il molto ben
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esser] Scaramuré che V.S. mi dimandava, mi son
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chiamato, da parte del s[ignor] Capitano, con dirmi
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intenzione, parlando con V.S., ed ave abusato dell
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e nome di V.S., facendomi aver questo disaggio
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Piaghe di N[ostro] S[ignore]. ¶ Gioan Bernardo Non
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sareste venuto sin cqua, s’io non vi parlavo
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eccesso a riguardo del s[ignor] Capitano, stimando certo
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come da N[ostro] S[ignore], vi si farrà
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1582
vostra, ma voi della s[ignora] Vit[toria]. ¶ Bonifacio
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questo lo promettete al s[ignor] Capitano, come ministro
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sortendo dalla stanza della s[ignora] Vittoria: nella quale
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farrò mai, Signora: V.S. vadi avanti. ¶ Carubina Bisogna
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Cossì farrò, come V.S. comanda. ¶ Scena 24 ¶ Sanguino Or
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chi vuol acqua di S. Pietro Martire, la somenza
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Gianni, la manna di S[ant]’Andrea, l’oglio
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ossa del corpo di S. Piantorio; vuol attaccar un
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Sanguino Al nome di S[anta] Scoppettella, conta: toff
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bon’anni a V.S., signor Capitanio e buon