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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «s»

nautoretestoannoconcordanza
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1932
INCONTRO CON LA LUNA ¶ S'era girata, nel pomeriggio
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1932
mano moriva nel viola. S'erano intanto accesi, in
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1932
case vicine e lontane s'animavano di fatui luccicori
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1932
scendere verso di me. S'iniziava il colloquio alla
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1932
d'un prodigio. Non s'esaurisce forse la vita
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1932
passi di velluto bianco s'incamminò verso il ramo
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1932
nel ristretto spazio, gli s'erano súbito fatti amici
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1932
una primavera: giornate che s'allungano, aria che si
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1932
esso. Il fenomeno mimètico s'avverava nel fatto spirituale
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1932
tanti e tanti che s'immedesimavano l'uno nell
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1932
vento improvviso il cielo s'è fatto d'un
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1932
esse, ora, gli uomini s'annunciano e riconoscono dovunque
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1932
intorno ai fiori, vi s'attaccano, ne cercano e
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1932
fra gole di monti. S'avvicina, or alto, or
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1932
nuovo elemento musicale ora s'aggiunge: la pioggia, che
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1932
e rimbalza sui tetti, s'avventa contro i vetri
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1932
fresca violenza. ¶ L'usignolo s'è taciuto. ¶ I rombi
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1932
i lampi, e cessano: s'allontanano i tuoni, e
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1932
refrigerio della terra che s'intride d'acqua. E
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1932
fanno piú lontane e s'estinguono. ¶ SINFONIA D'ALBERI
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1932
passerottino, un fringuelletto che s'arrischi, incerto, al volo
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1932
ramificazioni dell'edera, che s'abbarbica al piede dei
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1932
oro; e la navata s'illumina di fiammelle. Gli
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1932
nativa, dalla quale non s'è accolti che dopo
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1932
palpitare, tremare. Fiammelle fatue s'accendono sulla scabra superficie
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1932
scabra superficie, si torcono, s'inseguono, scompaiono. A quello
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1932
turchino-lapislazzuli. Con loro s'entra nel regno delle
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1932
A guardar bene, ci s'accorge che, a modo
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1932
le acacie l'aria s'accende, un fiato di
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1932
temporale d'oggi non s'è neppur degnato di
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1932
magnifiche architetture vegetali. Ci s'illude d'essere principi
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1932
di ville antiche ci s'affacciano ogni tanto, stemmati
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1932
che piacerà a me. ¶ S'arriva, si scende, ci
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1932
vede. La riva opposta s'eleva a collina: sul
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1932
a livello della strada, s'aggiunge al quadro, nel
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1932
di Nonna Speranza», che s'affacci in crinolina e
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1932
cordiale aspetto antico, che s'intona col resto. ¶ Ma
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1932
creaturina cosí piccola! Gli s'accompagna, vicinissima, la campana
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1932
Nel crepuscolo il dialogo s'intaglia nitidamente. Il rosignolo
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1932
dove l'estremo orizzonte s'incurva e si fa
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1932
non ammette ostacoli. Ora s'impigliano nella Via Lattea
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1932
poi, guardingo, si snoda, s'allunga, riprende lentamente a
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1932
pensarci. L'osservo come s'ammira un capolavoro di
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1932
a scuola. Gabbia aperta, s'intende: era domestico, e
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1932
la striscia di sole s'allargò, divenne un rettangolo
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1932
Perché il tormento non s'acuisse al punto da
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1932
obliqui riflessi del sole s'accendono: con un frullo
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1932
oggi, al coro beato s'aggiunge un nuovo suono
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1932
d'un aeroplano. ¶ Vi s'aggiunge e vi s
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1932
s'aggiunge e vi s'oppone, nel medesimo tempo
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1932
I due linguaggi non s'intendono. Possono incrociarsi. Comprendersi
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1932
che sta per morire s'ode fin qui. ¶ Il
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1932
chiara la rosa rossa s'affaccia, attentissima. Qualcuno entra
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1932
luna a camminare. Nulla s'arresta, nulla si volge
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1932
vede se non quando s'è morti. Altre rose
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1932
tenebre, fuochi misteriosi vagano, s'inseguono, scompaiono, ricompaiono: fari
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1932
la vita continua. E s'ode, strano! un dondolío
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1932
ad accarezzarne il diroccamento s'affacciava dall'altra parte
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1932
parte e via via s'ingrandiva la chioma d
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1932
lati, i rami vi s'intrecciano a cupola: è
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1932
lato di fronte, dove s'allineavano muretti e cancelletti
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1932
con quale immobile veemenza s'abbandonavano al calore del
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1932
QUERCIA ¶ La quercia che s'innalza, sola, nella prateria
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1932
vanno dritto al cuore, s'ode in chiesa, nell
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1932
di qualche cerimonia solenne. S'udí, in Assisi, pel
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1932
finalmente in pace? ¶ Mi s'illumina, a queste parole
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1932
delle vampe. E non s'affanni per le ricchezze
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1932
Ma senza cuore non s'arriva all'arte. È
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1932
piú vetuste della città, s'apre su una meraviglia
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1932
quale le mie mani s'indugiano, deliziandosi alla frescura
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1932
di Masseo. La valle s'adagia, bionda di grano
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1932
i colombi. Qualche finestrella s'è illuminata: tremolano nella
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1932
primo mattino d'Assisi s'è annunciato cosí, con
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1932
dei campi di grano s'è fatto quasi viola
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1932
la fine del giorno s'accende d'un rosa
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1932
A fianco degli ulivi s'arrampica una straducola: dove
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1932
le vòlte della chiesa, s'uniscono i turiboli dell
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1932
messa. Gli occhi non s'alzano: io non li
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1932
direbbe davvero quel che s'usa chiamare un modello
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1932
solito, le siepi, e s'attanagliano ai piú ardui
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1932
Ma si sapeva che s'era ritirata presso le
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1932
d'aspettazione. Il momento s'avvicina non dovrebbe essere
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1932
sempre piú aspra, che s'infosca in ripidi serpeggiamenti
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1932
montagna è piú calva, s'addensa e s'aggroviglia
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1932
calva, s'addensa e s'aggroviglia in massa arborea
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1932
due fiancate arboree, ruinando, s'incontrano: scorrervi, al posto
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1932
dell'estasi mistiche, cui s'abbandonarono i primi Minori
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1932
posto partite e contropartite, s'era buttata dietro le
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1932
e la sua anima s'erano separate, pur rimanendo
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1932
le immagini del ricordo, s'era sradicata dalla famiglia
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1932
da sé-corpo. Né s'era fatta assisiate. Aveva
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1932
lei una zona sorda s'interponeva: dietro quella zona
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1932
al cimitero dove Lenor s'era già preparata la
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1932
manca del portico; ma s'apre su quattro giardini
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1932
sente il respiro, ci s'immagina il rapido correre
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1932
ripe boscose. ¶ Questa casa s'intona a meraviglia con
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1932
e penso che appunto s'è rifugiato in questi
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1932
e conciliante. L'antico s'accomuna al moderno. La
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1932
mattino, i reiterati colpi s'odono da lontano, attraverso
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1932
un fusto di pioppo, s'innamorò di Paride: che
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1932
Ticino: se pur lo s'incontra in un caffè
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1932
li stende su corde, s'industria in cento modi
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1932
della gente d'oggidí? ¶ S'alza alle quattro: va
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1932
sempre un po' scarmigliati, s'allentano intorno al viso
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1932
gli spessi vapori; e s'alza adagio, a fatica
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1932
vi trovarono asilo, vi s'abbandonarono alla confessione, vi
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1932
di grande. Il vicolo s'allarga in uno spiazzo
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1932
sole i monelli vi s'arrampicano, a rifarvi il
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1932
pensa mai abbastanza. Non s'amano né si rispettano
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1932
la corrente, che non s'arresta mai. Sembra la
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1932
qualche chilometro di qui s'incontrerà col Po: le
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1932
esatto dove la moneta s'arresta: si china, la
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1932
capo e ringrazia. ¶ Mi s'accosta: il suo volto
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1932
rosoni e dalle ogive, s'incendia sino alle sette
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1932
nella forza con cui s'impongono nello spazio, nell
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1932
dedalo di viuzze che s'intreccia intorno a San
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1932
come il rame antico s'indugiano presso donne giovani
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1932
caccia fuori come gramigne? ¶ S'abbaruffano, strillano, schiamazzano: tutti
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1932
da trastullarcisi su, mentre s'è ragazzi: bella, pei
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1932
torri mozze: al quale s'accede da un altro
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1932
ci sia: – Qui ci s'incantonavano troppi morosi – farfuglia
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1932
un fazzoletto nero, le s'incurva sul ventre che
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1932
di tempo lontano. Non s'odono se non trilli
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1932
quella Madonnina azzurra; e s'egli la vedeva). Salí
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1932
nebbia tenebrosa: la quale s'addensa sulle mie finestre
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1932
sanguigno del quale ormai s'è perduto lo stampo
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1932
fervido amico. Ma non s'illude: tuttavia lavora alla
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1932
conte Giambattista Giovio, che s'affretta a dare lezioni
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1932
non se ne rammarica. S'occupa della stampa della
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1932
conoscenti: intorno ad essa s'accanisce un contrasto d
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1932
tronco, a quell'olmo, s'era talmente svuotato e
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1932
imperatori, condottieri. ¶ Ma talmente s'acuí il geloso scrupolo
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1932
il mare d'Ostia s'intrattiene nell'ultimo colloquio
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1932
pedalando come a terra, s'affatica a tagliar la
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1932
la solitudine dei boschi s'allarga: essi mi movono
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1932
incontro, mentre il fiume s'allontana. L'intravedo, ormai
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1932
a rasoiate. ¶ Il sole s'è nascosto dietro l
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1932
Il ghiaccio delle lanche s'imporpora, rifrange splendori di
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1932
Ma già l'aria s'è fatta d'un
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1932
il giorno. ¶ Le lavandaie s'ostinano alla fatica, non
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1932
argine sono, ormai, deserti. S'accendono i lumini dietro
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1932
e col freddo. Non s'allontanava di molto dal
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1932
a sommo del capo s'inalberava sempre una cresta
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1932
legno. Un di loro s'era portato, chi sa
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1932
tra me e me) s'era accaparrata la direzione
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1932
la schiera al fuoco. S'immedesimava nella sua parte
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1932
seta verde o turchina, s'ella alzava il capo
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1932
l'unico che le s'addicesse. E sua madre
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1932
giorno in cui non s'è piú nessuno. Tutto
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1932
nessuno. Tutto si smussa, s'attutisce, diviene servo della
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1932
necessità. ¶ Addio, capitana. ¶ Non s'avvide ch'io la
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acerba, curiosa vitalità, non s'accorgono d'invecchiare: restano
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1932
giostre: dove lei non s'arrischia mai. Nella sua
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1932
condizione modesta. Se non s'è poveri, non s
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s'è poveri, non s'ha voglia né sprone
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Cosí vestita diventa bella. S'adatta in armonia con
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1932
giorno allevassero bestiame, e s'occupassero di macchine agricole
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1932
notte: il riccone che s'innamora dell'umile fanciulla
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1932
di veleno. M'informai: s'era, infatti, uccisa con
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1932
che le sue profezie s'eran tutte avverate: persino
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1932
osso, quell'uomo che s'era fatto da sé
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1932
Ma la trovai affranta. S'era tolta il serracapo
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1932
mi seppi vincere. Egli s'era già rasserenato. Si
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1932
sera, la marchesa Vittoria s'era sentita stanca e
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1932
solo; ma due che s'amano son proprio sovrani
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1932
e di cui nessuno s'accorge. Ma io non
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1932
devozione che per compenso, s'incarica di certi miei
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dell'Italia in guerra. S'era in poche, ad
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tutta sole, nella quale s'apriva un ripostiglio per
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e di fino, che s'intendono a costruire un
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da ardere che vi s'ammucchiava in ordinate piccole
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1932
dappertutto e il giovine s'industria di lena; e
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il tempo, i trucioli s'arricciolano in una danza
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nella stanza ogni oggetto s'era fatto gaio. Egli
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sulle quali le caviglie s'appesantivano, enormi: poiché soffriva
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soggiorno nella casa non s'affezionasse a Calista, non
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intorno a un fornitore, s'ingolfassero con lei in
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e gli occhi le s'accendevano nella faccia a
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dolcissimi di rospo, male s'incassava nelle spalle d
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muscoli del collo le s'andavano lentamente indurendo; e
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quello, definitivo, della letizia. S'era convinta d'aver
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In coda al corteo s'era incontrata con la
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risolvere. Lei lo temeva. S'amavano, del resto, senza
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Ma la donna non s'era piegata. Di lí
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piú che il morire. ¶ S'eran rivisti molti anni
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un'altra. Poi, calmi, s'eran tesi la mano
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Ne era capace, lei? ¶ S'era fatto buio. Il
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alla stanza. Gianna Arconti s'alzò dalla poltrona: accese
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Assisi: Nova Vita di S. Francesco d'Assisi (Ed