Carlo Bernari, Speranzella, 1949

sua fiammante espressi. ¶ «Si sa…» commenta uno e non

alza le spalle, non sa come dice Pulcinella. ¶ «Be

fu della moglie, ma sa stare nella sua parte

È una vanteria. Lo sa Nannina, e lo sa

sa Nannina, e lo sa anche don Giosuè. E

don Giosuè. E Ciccillo sa che quelli lo sanno

che non se ne sa più niente. Ultimamente però

la risposta. Cicalio non sa più distinguere, fra i

la loro coscienza: ¶ «Chi sa quanta te ne sarai

sofisticata. Il caffè non sa di caffè; il cioccolato

di caffè; il cioccolato sa di carruba; le caramelle

di medicinali; il formaggio sa di sapone; le saponette

realtà. ¶ «E chi lo sa se è un soldato

posto. Tu dici perché sa con chi ha da

ha da fare e sa che Ciccillo non se

ucciso, massacrato, chi ne sa niente!» ¶ «Ehhh» lo redarguì

da uno che la sa bene questa storia.» ¶ Sull

intendiamoci… Uno che non sa come deve regolarsi che

iniziato.» ¶ «Beato voi. Chi sa quante cose potete fare

sai? E così lo sa mamma tua.» ¶ Pascalotto rimase

questa camicetta che Dio sa che si vede, e

ormai contaminata e non sa più dominare i suoi

par di svenire, non sa farsi rossore e salirle

un americano, che chi sa che cosa le farà

buonanotte; speriamo che poi sa trovare la strada, non

interno a guardare chi sa in quale buco, fu

siete ricco?» ¶ «E si sa, che ti credevi? Che

grande re uno che sa fare lettere così precise

strillare di fuori chi sa che si crede! E

sempre, quando non si sa mantenere la misura.» ¶ In

a fa fa farvi sa a a a ngue

mestiere quando uno lo sa fare a dovere di

viviamo Dio solo lo sa in quale miseria, e

che so’ vecchio.» ¶ «Chi sa» fece il ragazzo trasognato

un libro in mano, sa quanti sfottò. Ma voi

come, se uno non sa neppure leggere bene?» ¶ «La

a quelle? E si sa che ti devi pungere

ha sapore se non sa di sacrificio, di affanno

il difficile! Pascalotto non sa dire di no perché

Ma il re lo sa come stiamo combinati noi

nuova voce; e si sa che dev’essere scumunicata

come si fa a sa sa sapere se arriva

si fa a sa sa sapere se arriva e

santi, perché il santo sa molto di più: come

ore sono? Non lo sa che il tempo stringe

tempo stringe, non lo sa quella svergognata che il

quel giorno là, che sa lui, mi deve tenere

testa, e Dio solo sa e la Madonna vede

d’altronde). E chi sa quando poi ti trovi

venitevene in America. Là, sa’ che vi dico, là

mesi.» ¶ «Eh, e lo sa» intervenne una comare in

dire a tutti: «Si sa, è forastiera, non la

don Tremendina, non ne sa niente lui» Perché non

mi fate parlare. Si sa dove si comincia e

comincia e non si sa mai dove si finisce

aver paura.» ¶ «Ma si sa,» cominciò Ciccillo incuriosito: «l

saputi difendere! E si sa! Fra noi erano più

camminando tu. E chi sa quale giorno di questi

ha letto il pensiero, sa che c’è un

il risultato!» ¶ «Questo si sa, il padre è sempre

a dire che lui sa quello che deve fare

E ci credo! Chi sa che giorna a a

che l’ha impressionata sa a a apete che

a dire? Che lui sa quello che deve fare

di Mastro Vincenzo che sa farsi udire, «quello che

sono incocciati… E chi sa che volo hanno preso

della pricinillina che chi sa che scherzi possono fare

secolo, e non la sa aprire. Deve correre il

rintanato Ciccillo, che non sa che cosa fare. Parenti