Walter Siti, Troppi paradisi, 2006

telecamere nascoste non si sa come all’interno delle

palinsesto televisivo, come si sa, ma ne parlo poco

stupore, la scopata («mi sa che ha perso volume

a-gomito coi coatti; sa che attualmente non possiamo

più esperto) e non sa trattenersi dal riportare maldicenze

pure che la odiano, sa, non possiamo imporla; poi

il bambino in Italia. ¶ Sa che sono interessato ai

Povero Don Cosciotte, non sa dove stanno i giganti

alla tua mammina che sa quello che dice e

pianoforte, ma scusi lei, sa, oh, io la fregna

e infame» che non sa precisare. Secondo lei potrebbe

e le sviste, si sa, sono maliziose. Della Catastrofe

toglie il pensiero.» «Ma sa quanto costa?» Ci manca

No no, tanto mi sa che domani o dopodomani

lo prendi in bocca, sa di benzina. Sì, di

prostituta adulti. Lui lo sa e la disistima per

tuoi.» ¶ «Rita non lo sa.» ¶ «Lo sa, e anzi

non lo sa.» ¶ «Lo sa, e anzi sarebbe meglio

altro vaso, antico. Si sa come sono le maestranze

dimostrare che lei non sa nemmeno scegliersi i propri

il desiderio dilata, si sa. Non sono scontento del

l’ha vista non sa che cosa possa fare

grandezza; la gente non sa che farsene dello slancio

e l’inverno, si sa. Chiedendo ormai poco alla

del suo sorriso. Lui sa che le avventure (quelle

torniamo in albergo, mi sa che faranno tardi» – come

da cosa non si sa, e distrarsi per lui

sono piccoline» e non sa più dove mettere le

e di exploit. Appena sa che sono scrittore (ovviamente

migliore amico non lo sa») – non voglio soldi in

in fondo, ma mi sa che non ce li

stati attaccati, non si sa da chi: è crollato

si sostiene non si sa con cosa, difende come

in Occidente non si sa nemmeno. ¶ Ci si sente

bene dell’anima, lei sa pure de st’incontri

cose.» ¶ «Lui non le sa fare le tisane?» ¶ «Anzi

piccoletto». ¶ Da quando Andrea sa che lo frequento non

ma Renatone preferisce così, sa che lui è inoffensivo

con condiscendenza perché non sa niente del mondo, ma

capricci: questo lo rassicura, sa (o crede di sapere

la luce. ¶ 4 ¶ «Nun lo sa che faccio tutto, ma

niente roba.» ¶ «E chi sa’a strappa, oh?» ¶ «Comincia

er corpo mio ’o sa lui come se deve

febbre nun passa, me sa, si la trascuro è

regalino… oddio, già che sa’a pija lui, ne

debolezze («Marcellino nun se sa gestì, sai quante potenzialità

c’entra, vabbe’ lo sa che semo tutti de

ore su ventiquattro… mi sa che Saverio pure se

Io so’ un professionista, sa’.» ¶ «Bisogna vedé de che

poi dubbioso: «si ’o sa Alfonso me se incula

a prendere il vino, sa di avergli dato qualcosa

la luna, ma me sa che ner pozzo nun

in studio. Ma non sa sostenere le sue ragioni

la sua jihad mi sa che ha fatto fetecchia

che l’hanno pagata sa’a meritano», «che fa

la moglie; e non sa più se il cognato

suo «muso ispiratore» – non sa che «Muso» era il

pubblico: questa stronzetta che sa fare solo pompini adesso

se-la-tira-e-sa-di-essere-una-privilegiata

donne, ma siccome non sa come approcciarle si difende

imparato ’sto metodo.» ¶ Non sa che da piccolo adottavo

qui s’impappina, non sa specificare come le due

mia vecchiaia… anzi, me sa che siamo i bastoni

per una («si ’o sa Chiara me fa trovà

fa caldo, ve’? me sa che so’ le du

mezzo alle cosce… mi sa che sono così intossicato

c’entra… si Chiara sa che facevo ’sto mestiere

Si ferisce perché non sa come altro manifestare il

di metterle in pratica»; 2) sa che era legatissimo a

legatissimo a Renatone e sa che mestiere Renatone faceva

tutto quello che voleva»); 4) sa che io sono omosessuale

leggere i miei libri; 5) sa che passo a Marcello

ti dà retta… me sa che tra un po

due anni, «si ’o sa Alfonso, me se incula

uno importante, uno che sa le cose, se fa

va e viene: «Mi sa che è il tuo

offre intera perché non sa cosa farne, la condivide

che ’o squat me sa che so’ ’e scale