Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

la tela lacerata. Lodovico sa che la sua morte

questa curiosa parola e sa che il versuro è

ora questo nome non sa dirlo? ¶ «Sì...». ¶ «Allora lo

al mare e non sa nuotare, l’uomo non

un tratto, non si sa perché, il signor Didaco

rimase sterile, non si sa bene se per l

i suoi piccoli. Chi sa? L’atroce sospetto forse

è un assente. Egli sa che gli uomini si

e sono molto attivi. Sa che alcuni vanno tutti

altissime colonne di numeri. Sa che alcuni sono soldati

in mezzo alla fronte. Sa che altri ancora costruiscono

il cielo di fumo; sa che altri coperti di

un lume in fronte; sa che altri ancora non

condizioni di vita. ¶ Leone sa pure che gli uomini

che ci sfiora. ¶ Leone sa vagamente che gli uomini

un grido non si sa se di dolore di

e chi oggi ancora sa capire i loro templi

colpa commessa non si sa quanti secoli addietro, e

luce che non si sa onde venga, un alone

madre, uscita non si sa da dove, gli si

hanno litigato, perché Luigino sa che quando sua madre

fresche. Sua moglie non sa. I suoi figli non

nipotini non sanno. Nessuno sa. Che strana cosa la

abitudini. Schopenhauer come si sa era celibe, ma immaginandolo

poltrona a dondolo, chi sa perché, rammentava a Dazio

seconda delle poltroncine: ¶ «Chi sa che paura la Rosa