Cesare Cantù, Milano, 1871

verso tramontana fino al San Gotardo, poi là verso

antichissima giungeva appena a San Giovanni in Conca. Massimiano

Orso Olmetto, la Cusani, San Giovanni detto perciò sul

la Maddalena al Cerchio, San Vito al Carrobbio, Sant

girò pel Nirone di San Francesco. ¶ Quando i Tedeschi

appena testè (porta Orientale, San Celso, San Marco, Pioppette

porta Orientale, San Celso, San Marco, Pioppette). Porte maggiori

di Santa Eufemia, di San Lorenzo, de' Fabbri, di

a mezzodì quello di San Gotardo, che nei quaranta

avanzo le colonne di San Lorenzo; e un palazzo

Vorrebbero che l'apostolo san Barnaba, o almeno sant

Tra i primi fu san Calimero, che, non avendo

divenuta poi basilica insigne. ¶ San Calocero istruì nella fede

Calocero istruì nella fede san Secondo e lo fe

si visita, là presso San Vincenzo in Prato. Al

Sant'Eustorgio, il vescovo san Cajo battezzò molti senatori

colà dove ancora nomasi San Protaso al Foro. Filippo

posto ove poi sorse San Francesco, la chiesa più

Porziana, che ora è San Vittore, e la basilica

lì presso, ov'era San Vittorello; e convertirono Silano

guardie che li custodivano. San Fedele trovò modo di

qui. Il cadavere di san Vittore restò abbandonato alle

la chiesa, detta perciò San Vittore al Corpo. Naborre

s'addormentò in Dio. San Carlo nel 1561 trovò questi

collo. In modo eguale san Simpliciano andava a prendere

Nazariana. ¶ Di qui era san Sebastiano, che, andato a

ucciso a frecciate. A San Lorenzo mi facevano ammirare

alla nostra basilica di San Vittore per partecipare ai

volte esclamava: - Gli imperatori san meglio perseguitare i vescovi

a Santo Stefano; che San Nazaro Pietrasanta trae nome

dai parroci, andava a San Lorenzo fra rami d

cominciando dalla domenica dopo san Martino, e il carnevale

che il maschile a San Gotardo e il femminile

che il nostro vescovo san Lazaro introdusse le rogazioni

singolarmente una chiesa a san Giovanni, nella quale depose

singolarmente colla chiesa di San Satiro, cui unì uno

al 1810 la chiesa di San Salvadore, e in questa

e il monastero di San Celso, con un ospedale

sei mesi, cioè da san Martino a pasqua, e

e il famoso dottore san Pier Damiani, suoi legati

verzee), che stendeasi da San Nazaro a Sant'Alessandro

radici, a onore di san Giovanni in conca. Una

contro l'avello di san Pietro martire. ¶ La superstizione

volta del Duomo, finchè san Carlo introdusse di portarla

fin alla chiesa di San Sepolcro, allora fondata da

personaggio, siccome fu principalmente san Bernardo, il quale ottenne

Ponteba, per Chiavenna, pel San Bernardino; mentre da val

sono dal Friuli al San Bernardo versa Tedeschi, e

ai monasteri suburbani di San Vincenzino, San Celso, San

suburbani di San Vincenzino, San Celso, San Dionisio, San

San Vincenzino, San Celso, San Dionisio, San Vittore. Il

San Celso, San Dionisio, San Vittore. Il 25 marzo Federico

Noceto, Vigentino, Lambrate, Carraria, San Siro alla Vepra, quivi

fabbricarono la chiesa di San Simpliciano, dove quei martiri

una divenuta campanile di San Sepolcro; una presso San

San Sepolcro; una presso San Sebastiano; di un'altra

torno pe' Carmelitani costruivasi San Giovanni in Conca, con

del nostro tempo: nel 1250 San Marco, qual appena si

di Lanfranco Settala. Nel 1253 San Francesco, che fu la

Varese, ma fino di San Colombano, Cremella, Inzago, Merate

da Riva, terziario di san Francesco, che abitava a

canonizzato col titolo di san Pietro Martire e venerato

impero, rinnovarono a Borgo San Donnino la Lega Lombarda

arrolò, intitolandoli Compagnia di san Giorgio, e corse saccomannando

il campanile ottagono di San Gotardo, che è il

massime un palazzo presso San Giorgio che ne prese

altro a fianco a San Giovanni in Conca, che

porta Romana che da San Nazaro estendevasi fin al

in una casa presso San Giovanni in Conca, che

fondò l'ospedale di San Pietro de' Pellegrini, ove

Carlo Parma, Crema, Borgo San Donnino; a Rodolfo Bergamo

marmo a dorature in San Giovanni in Conca, la

appare nelle chiese di San Simpliciano, di San Marco

di San Simpliciano, di San Marco, del Carmine, di

Marco, del Carmine, di San Pietro in Gessate, delle

par di quelli di San Gotardo e di Sant

disinvoltura. Nelle vicinanze abbiamo San Giovanni e Santa Maria

era del medioevo, quando san Carlo pensò a farla

costui nella chiesa di San Gotardo (1412), di soli 24 anni

le città, domina dal San Gotardo al mar Ligure

Crema, Cremona, Brescia, Bergamo, San Donnino, Parma, Reggio, vincendo

città; alle colonne di San Lorenzo incontravano Erode co

per porta Romana. ¶ A San Bartolomeo, i fornaj soleano

canne con cialde. ¶ A San Francesco, i frati esponeano

luglio, la chiesa di San Cristoforo sul naviglio grande

militare, la Madonna presso San Celso ad onore d

dei luoghi pii a San Protaso, distribuiva medaglie con

morale e logica. Nel 1553 san Girolamo Miani aperse l

aperse l'orfanotrofio a San Martino, donde il nome

nel vestibolo del nostro San Nazaro, con un'iscrizione

giurista e maestro di san Carlo, ebbe insigni gradi

ecco la cappella di san Pietro Martire in Sant

di Bernardino Buttinone a San Pietro in Gessate; nel

Sant'Ambrogio e in San Simpliciano soavissime figure di

delle Grazie; e in San Satiro, una delle chiese

ne' Bigli, Greppi a San Maurilio, Sforza a San

San Maurilio, Sforza a San Giovanni in Conca, Stampa

la facciata rimpetto a San Sepolcro, e il mausoleo

serve di vestibolo a San Nazaro. ¶ Leonardo da Vinci

Santa Caterina attigua a San Nazaro; Cesare da Sesto

maestose sante del Luino. San Celso, cominciato nel 1491 con

fece la chiesa di San Paolo, sfarzosamente decorata in

Moncalvo, il Figino dipinsero San Vittor Grande, architettato nel

Campi, la cena di san Carlo di Daniele Crespi

nel Duomo e in San Vittore, a far prova

non il realismo del san Bartolomeo, il cui autore

voltò la cupola di San Pietro e compì molti

pitture delle cupole di San Celso e San Sebastiano

di San Celso e San Sebastiano, gli artisti milanesi

pietà, o devozione. ¶ XXI. ¶ San Carlo. ¶ Molta pietà distinse

scudi d'oro fabbricò San Paolo, dove pose l

dapertutto il proprio stemma, san Carlo n'adottò per

sotto la direzione di san Carlo, compilato da Muzio

decreti di quel sinodo, san Carlo radunò il primo

cui in quell'occasione san Carlo impose il cappello

pajo ve ne vivea. San Carlo cercò riformarli, ma

la bella chiesa di San Fedele. ¶ San Carlo moltiplicò

chiesa di San Fedele. ¶ San Carlo moltiplicò gli istituti

moltiplicò gli istituti religiosi: San Martino degli orfani, San

San Martino degli orfani, San Marcellino, Sant'Agostino Bianco

diocesi, per inaccesso, ove san Carlo non arrivasse, e

e della rotonda di San Sebastiano, voto della città

le limosine fatte da san Carlo e da prelati

nel 600; onde l'incolparne san Carlo tiene di quella

Tenne continua corrispondenza con san Filippo Neri e col

dettare Sulla cristiana educazione. ¶ San Carlo diede alle stampe

gesuita (1547-91), direttore spirituale di san Luigi Gonzaga, che coll

un'annua novena a San Celso onde impetrare per

Barlassina e quello di San Filippo in città, ricostruire

Maria Porta, e in San Vittor grande una sontuosissima

Eustorgio, i Castiglioni a San Francesco, i Trivulzio a

Grazie, i Robbiano a San Lorenzo: il marchese Alessandro

chiudersi nelle monache di San Paolo (1584), e di quella

ch'era posto a San Protaso, nel 1598 distribuì 824 moggia

Ambrogio Taeggi nel 1553 a San Simone: e il Moriggia

attorno il corpo di san Carlo, si garantirono da

Federico Borromeo (1564-1631). Cugino di san Carlo, a soli trent

ripugna al buon senso. San Carlo avea condannate al

soccorso, esempio, sebbene come san Carlo non si buttasse

costruzioni del tempo di san Carlo vedesi ancora il

fece il chiostro di San Simpliciano colle colonne binate

chiostro a portici di San Filippo. A Francesco Richini

Martin Basso, nel 1590, rifabbricò San Lorenzo coll'ardita cupola

ardita cupola, modellata sul San Vitale di Ravenna, oltre

quale poi trasmodò in San Vittore e nella facciata

e nella facciata di San Celso. ¶ Prediletto da san

San Celso. ¶ Prediletto da san Carlo fu il Pellegrini

la dorica rotonda di San Sebastiano, il San Fedele

di San Sebastiano, il San Fedele, i santuarj di

la storia discerne, fecero San Giovanni alle Case Rotte

Rotte, Santa Maria Porta, San Vittore al teatro, San

San Vittore al teatro, San Giuseppe, con scorrezioni e

alla più bizzarra di San Francesco di Paola in

la sua storia di san Brunone. Il cardinale Monti

orefici vi regalarono un san Carlo di 1760 oncie d

un predicatore lodava in san Carlo l'Atlante della

e divine virtù di san Carlo Borromeo (1623). Giovanmaria Fonsaga

Gianpietro Puricelli arciprete di San Lorenzo, che illustrò i

scrisse la vita di san Carlo, il che fece

di Santa Teresa e San Carlo; e pei frutti

Mercanti lasciava a destra San Salvadore, a sinistra San

San Salvadore, a sinistra San Cipriano, San Protaso dei

a sinistra San Cipriano, San Protaso dei monaci benedettini

carità; poco più avanti San Dalmazio della dottrina cristiana

e avanti di essa San Lorenzo in Torrigia; trovava

Scala, e poco lontano San Giovanni alle Case rotte

confraternita de' giustiziati, e San Fedele de' Gesuiti, e

Giardino de' Francescani, e San Pietro alla rete: voltando

il luogo pio di San Giuseppe, e rimpetto le

Immacolata, la parrocchiale di San Silvestro; le cappuccine di

di Pietà: in dirittura San Eusebio, le Umiliate di

nella regia repubblica di San Leucio. La Santa Inquisizione

orfani il convento di San Pietro in Gessate; nel

Cattaneo gesuita, predicando in San Fedele, acquistò una popolarità

Celso Migliavacca, abate di San Salvadore (-1755), stese molte opere

De Carli, prevosto di San Giorgio, un corso di

rivela il convento di San Luca di frà Valente

Pizzi, davanti al cui San Matteo stupì il Canova

un altro vicino a San Giovanni in Conca, e

collegio che il nostro san Carlo avea loro preparato

case d'industria a San Vincenzino e al Lazzaretto

tesori del Duomo, di san Carlo, d'altri tempj

alla Rosa e in San Sebastiano; i poeti Fantoni

gli altari maggiori di San Tommaso e di San

San Tommaso e di San Nazaro Pietrasanta, e di

e l'organo di San Celso. Il marchese Luigi

Raffaello ch'era a San Celso, la ripagò con

Cristoforetti), la rotonda di San Carlo (Amati), le porte

Comerio frescò grandiosamente in San Satiro e in San

San Satiro e in San Sebastiano; e Vitale Sala

in Santo Stefano e San Nazaro, altrove Arienti, sobriamente

Saronno, per affetto il San Giovanni dì Dio ai

il Venerdì Santo in San Carlo. ¶ La lodata scuola

a misura, accorre a San Celso, a Santa Maria

Santa Maria Beltrade, a San Calocero, a San Bernardino

a San Calocero, a San Bernardino; si ascrive a

la vigliaccheria. ¶ Quasi ogni San Michele e' muta di

se ricorda sant'Ambrogio, san Galdino, san Carlo, e

sant'Ambrogio, san Galdino, san Carlo, e il ceffo

feste di antica data: san Bartolomeo, quando si inalberano

sono attaccate delle cialde; san Cristoforo, ove si portano

rustiche ventaruole di foglio; san Francesco e san Foca

foglio; san Francesco e san Foca, ove si sfoggiano