Vittorio Alfieri, Saul, 1784

pompa migliore. Oggi, nel sangue ¶ de´ Filistei, porpora nuova

conosci. ¶ Io del tuo sangue nasco; ogni tuo lustro

pianto, e tempesta, e sangue, e morte: ¶ i vestimenti

tu forse? Questi ¶ son sangue mio; nol sai?... Taci

sì; noi siam tuo sangue; e per te tutto

te tutto ¶ il nostro sangue a dar siam presti

miei nemici estinti il sangue?... ¶ Gionata ¶ Tutto avresti in

sul gran monte il sangue ¶ era presto a donar

pieno ¶ l´alma di sangue e di rancor, dormivi

nostro, ¶ del di cui sangue io nasco, in campo

tua fionda... ¶ David ¶ Il sangue ¶ del re non scorre

cor: deh! cessa... Al sangue, ¶ e non al pianto

dintorno ¶ cinto ha di sangue ghirlanda funesta... ¶ Odi tu

non già il mio sangue, il suo. ¶ Saul ¶ Non

ch´esce a più sangue ed oltraggio. ¶ Ma il

Tutte veggio adre — di sangue infedele ¶ l´armi a

padre... ¶ Seggio è di sangue, e d´empietade, il

per me dell´inimico sangue, ¶ alta cagione a ciò

crudeli, empi, assetati ¶ di sangue sempre. A Samuèl parea

e largo ¶ del proprio sangue a pro del popol

noi, che fra il sangue, il terrore, e la

e il vil suo sangue ¶ su´ Filistei ricada. ¶ Abner

sì spesso provocata al sangue, ¶ non percoteavi mai: quindi

che or spandi, è sangue ¶ sacerdotal, non Filisteo. Tu

che sovrasta al tuo ¶ sangue infelice! ¶ Saul ¶ E che

incominciò a bagnar nel sangue l´ira. ¶ Achimelèch, qui

ministri ¶ fu l´innocente sangue: impuro è il campo

Ma, inesorabil stai? Di sangue hai l´occhio; ¶ foco

un gran fiume di sangue. ¶ Oh vista atroce! sovra

ei gronda ¶ di fresco sangue, e il mio sangue

sangue, e il mio sangue ei si beve. ¶ Ma