Ugo Foscolo, Ricciarda, 1813

dannoso or il mio sangue. Addio. - ¶ Amaro nunzio ad

che misto ¶ Scorra col sangue del tuo cor trafitto

cancellarlo un dì col sangue. Ogni atto, ¶ Ogni lagrima

Tu va; scorra quel sangue: alle altre schiere ¶ Sovra

altre schiere ¶ Sovra quel sangue molto oro dispensa - ¶ Or

S'anela e al sangue; o misera! tu andavi

versava in Palestina il sangue, ¶ A nuove nozze; e

pace, ¶ S'egli nel sangue si richiama offeso, ¶ Io

che non sia di sangue. ¶ Ma di che fero

un mio figlio il sangue, ¶ Io sdegnerei di dominarla

il nutre. ¶ E di sangue, e di obbrobrio inonderemo

dì a macchiarsi ¶ Del sangue tuo. ¶ GUELFO ¶ Io il

chieggo; e a chi!... - Sangue vuol Guelfo. ¶ GUIDO ¶ Il

della figlia l'innocente sangue. ¶ AVERARDO ¶ Dono è di

mie tende, irati ¶ Del sangue ond'ei punisce ogni

va: ben d'altro ¶ Sangue m'è d'uopo

ch'io scontar col sangue ¶ Deggia i dì che

e l'onta ¶ Del sangue sparso, e ardor nuovo

e ardor nuovo di sangue ¶ In un solo furor

abbia, ei d'ogni sangue ¶ Si sbramerà? Lieve cagion

il rival tuo al sangue ¶ Chiamassi; e quindi svierei

l'orme del tuo sangue, un punto ¶ Non mi

altra volta del mio sangue tinta. ¶ Silenzio ¶ GUELFO ¶ Empia

vedo io di che sangue ¶ Grondante è ancor!... È

il ferro di quel sangue intriso. ¶ RICCIARDA ¶ O madre

morte... ¶ GUELFO ¶ O il sangue ¶ Oggi darammi, o un

sottraggi - Or mori... ¶ RICCIARDA ¶ Sangue versi innocente! - a me

il padre ¶ Del mio sangue non grondi. ¶ GUELFO ¶ In

Il fumo e il sangue ¶ Usciran della piaga, e

e puro ancora ¶ Del sangue suo; non già che

lui basta il mio sangue, or lui ¶ D'orribil

scarso il colpo; il sangue ¶ Mi sgorga a pena

Odimi, o Guelfo. Al sangue tuo perdona; ¶ Perdona; ed

veder spento il nostro sangue e il nome. ¶ Ratto