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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «sangue»

nautoretestoannoconcordanza
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aver lasciato nel nostro sangue. Certi giorni basta uno
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di gente del mio sangue?». ¶ Avvocato, che idea. Ecco
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la gente del suo sangue. ¶ L’indomani fu il
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pelle si rigò di sangue: «Caro... piccolo» gemette dolcemente
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culla che il mio sangue non aveva dimenticato. ¶ Speravo
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dai naturali vincoli di sangue. La mia prima famiglia
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fortilizio e ho nel sangue l’odore molle e
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in mente e nel sangue; avevo una tale ansia
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un muro, con il sangue nero di sonno e
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sua ragazza: scorrerà il sangue, domani ognuno saprà che
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certo punto il caldo sangue meridionale dell’interrogato cominciava
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sulle gambe gelide; il sangue di Luigi pativa quel
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così sinceramente che il sangue di Lucia si inquinò
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nell’animo e nel sangue di ogni ragazza: «È
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quella sottile riga di sangue sulla bianca guancia, lei
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La sua bellezza valeva sangue e lacrime allora; questo
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con tutto il loro sangue, come fu delle mie
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leccandosi un filo di sangue sui baffi; i deboli
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determinata dai fatti di sangue e in cui egli
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Qui agivano differenze di sangue, di paesaggio che col
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di paesaggio che col sangue circola in noi. Don
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Peppino, confusamente il suo sangue le rappresentava una lucida
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Siviero... non vergognarti del sangue tuo! Ascoltami bene, Carmela
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aveva cantato nel suo sangue. Donna Assunta trascorreva le
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ghiaia si arrossava di sangue e di sole, era
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Luigino; i cavalli sudavano sangue e schiuma; un isterico
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prodigio della liquefazione del sangue. Ciò la autorizzava, fra
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nei maccheroni come il sangue nelle arterie: tutto qui
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scorgeva le righe di sangue sulla logora sagoma di