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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «sapeva»

nautoretestoannoconcordanza
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evidente, anche se non sapeva dare forma al suo
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per volontà dello Zar. Sapeva che era stata voluta
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cosa vuol dire?”. Bastiano sapeva della mia vicenda dell
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tanto facile. Marco non sapeva ospitare dentro gli steccati
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palo. Invece Marco, che sapeva ormai cucire passabilmente le
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nessuno, nemmeno i russi, sapeva con precisione dove fosse
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Il suo alito già sapeva di vodka, e la
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Veniva invece da Nasarka. Sapeva in anticipo che qui
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ne aveva sentito parlare. Sapeva che era come una
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quella maledizione, che non sapeva essere fedele a una
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un uomo, e non sapeva andare a letto con
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pensieri e di fantasie. Sapeva che sua madre era
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al cantiere. Non si sapeva neppure se stessero a
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aggiustate male, lui non sapeva cosa fosse successo, sicché
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fuori, in fondo, non sapeva cosa fare. ¶ Arrigo non
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imponenza del lavoro. Non sapeva alzare la testa per
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di acqua purissima. Nessuno sapeva il perché di quel
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pecore. Nessuno, nemmeno lui, sapeva con esattezza quanti anni
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rimeditava con pacata lentezza. Sapeva che eravamo friulani. Per
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possibili cautele? ¶ Anche Marco sapeva misurare le sue esuberanze
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che mancavano di parola. Sapeva che i nostri pensieri
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correnti irresistibili della sorte. Sapeva bene quello che provavano
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di invertebrato. Anche se sapeva il fatto suo, pareva
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quali cominciava la Mongolia. Sapeva che non era possibile
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per svegliarlo. Ancora non sapeva se avremmo sparato o
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dire un visitatore. Lui sapeva distinguerci dal nostro modo
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dalla nascita, il ragazzo sapeva cosa fossero i colori
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sogni in quella direzione. Sapeva che c’era un
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attraversando tanti villaggi. Lui sapeva se troike o taràntas
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notte di nebbia. ¶ Eroska sapeva un mare di cose
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se quelle storie le sapeva già, perché Eroska era
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abilissimo a raccontare, e sapeva fare i versi di
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animali di cui parlava. Sapeva fare anche il bramito
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fine. Ma nell’intimo sapeva di aver toccato una
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tribù distrutta. Adesso non sapeva neppure bene perché Anataj
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sua tribù, nella steppa; sapeva che proibivano la prostituzione
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per tanti anni, e sapeva che essi erano vietati
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libro del profeta. Ma sapeva pure che tutto questo
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ricorreva a lei, perché sapeva che aveva la casa
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di che? Non lo sapeva. Non accadevano mai grandi
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da cui non si sapeva difendere. Pareva che avesse
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ussaro nel suo esercito. ¶ Sapeva che era impossibile. Perché
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suo ognuno di essi sapeva di aver avuto un
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maligna. Ognuno di noi sapeva che dal cantiere in
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era anche dell’altro. Sapeva bene di essere soltanto
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fine mi disse che sapeva già la mia vicenda
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posto a tavola, si sapeva il suo nome, ma
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parenti né conoscenti. Nessuno sapeva chi fosse, e la
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scopo, e neppure lui sapeva se cercasse qualcosa di
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lui che un tempo sapeva colpire gli zibellini negli
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un orecchio finissimo e sapeva dare un nome ad
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personaggi di sua invenzione. Sapeva che fare una cosa
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al proprio aiutante. ¶ Eroska sapeva che doveva mettere in
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o sei negozi contemporaneamente. Sapeva a mente il prezzo
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a suo zio Nasarka. Sapeva suonare benissimo. Non so
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soltanto dal suo orecchio, sapeva estrarre dal soffietto dello
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subito, dopo brevi tentativi, sapeva rifarlo con la fisarmonica
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vicino, arrossiva e non sapeva come muoversi e dove
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sguardi altrui, e non sapeva come evitarlo se non
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a Marco, che non sapeva neanche cosa rispondere, a
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vera vita. Adesso si sapeva declassato, spinto verso il
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più esserci salvezza. Non sapeva neanche immaginare la propria
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né direzione, perché ognuno sapeva per istinto ciò che
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cui il popolo non sapeva niente, e per la
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al suo chimerico viaggio. Sapeva non esser possibile che
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troppa preoccupazione perché si sapeva che il vecchio aveva
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inizio della ricerca già sapeva nebulosamente, e cioè che
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era così. Gurka lo sapeva. Falalej lo sapeva. Si
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lo sapeva. Falalej lo sapeva. Si era mosso come
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Dio mio, quante ne sapeva! Mai e poi mai
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sguardo una fascinazione. Non sapeva di ripetere in sé
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sugli eroi. E non sapeva che v’era stato
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andare verso di loro. Sapeva che le cose importanti
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ma in realtà non sapeva immaginare il “dopo” in
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se qualcuno li riconosce. Sapeva bene quello che aveva
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anni tal forest, ma sapeva anche meglio che v
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lento, e Ajdym non sapeva più cosa farmi e
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capiva queste cose; non sapeva arrivare ai giudizi e
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e zoppicante… ¶ Adesso Marco sapeva cosa c’era sotto
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era venuto, e Marco sapeva ormai con certezza che
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stazioni dei villaggi. Adesso sapeva molte cose sullo Zar
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infermità. ¶ Lui stesso non sapeva da dove gli fosse
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aveva più slanci. Non sapeva affrontare difficoltà. Il velo
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e Falalej, che non sapeva di riproporre il modello