Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

al vivo tanto nello sdegno, che nell'amore; l

Achille onde svelarti ¶ Dello sdegno de' Numi il fran

varcar fu forza ¶ Dallo sdegno all'amor il breve

acque ¶ Molcer debbe lo sdegno, onde propizia ¶ Spinga l

un fin privato ¶ Dello sdegno del Ciel la falsa

io pronto a tanto sdegno ¶ Volo ad impor qualche

attingi a sopportar lo sdegno. ¶ la conduce sul Proscenio

crudel d'invidia, e sdegno, ¶ Che agl'Eacidi a

esser dee quell'ostinato sdegno, ¶ Che la Grecia allarmò

Stelle! - creder potrò simil sdegno! ¶ Quel fausto Dio nel

fiamme ad eccitar di sdegno. ¶ Odio in lui diverrà

Polissena oblii ¶ Quanto lo sdegno tuo perder le fece

m'espongo al tuo sdegno, e cerco intanto ¶ A

orror … d'odio … di sdegno. ¶ Polissena … ¶ riflettendo con qualche

alto ¶ Frena un malcauto sdegno - Io son perduta ¶ Se

Cielo istesso ¶ Con tanto sdegno delirando insulti? ¶ POLIDORO ¶ Che

petto un sì fatal sdegno; ¶ Essere ei puote ad

mio fallo un tanto sdegno ¶ Poté sì presto meritar

se il Ciel lo sdegno ¶ Io potei meritar, se

me, se quel tuo sdegno ammorzi; ¶ Ahimè! … la mia

Ardisci ¶ Tanto sperar? ¶ (con sdegno) ¶ lasciami solo; io voglio

offesi Dei fremono di sdegno: Achille ¶ Vendetta chiede, e