Giovanni Verga, Nedda, 1874

delle sue compagne, come se avesse detto che aveva

esclamò come rispondendo a se stessa. ¶ - Chi è lo

Forse sarebbe stata bella, se gli stenti e le

gradino della scala umana, se non fossero stati offuscati

nella sua scodella, come se meritasse il rimprovero, e

aveva miglior cuore; ma se domani continuasse a piovere

nemmeno della terra che se le mangia! ¶ - La terra

ch'è giusto! ¶ - Ma se te lo dico io

voi e a me se facessimo delle novità. ¶ - Hai

che non potrei dormire se mi fermassi ancora stanotte

capo, e sorrise come se un amico l'avesse

esclamò la ragazza come se avesse temuto di peggio

certi occhietti maliziosi come se volesse dirle qualche cosa

si fece rossa, come se facesse lei quella buona

qualche istante gli disse: ¶ - Se il signor curato dicesse

quando lo zio Giovanni se ne andò, e udì

alle volte diceva a se stessa, a mo' di

Janu! diss'ella, come se non ne sapesse proprio

per me! ¶ - O perché? se non ti costa nulla

si fece rossa, come se la grossa spesa le

capolino per vederlo che se ne andava. ¶ Alla messa

Nedda sentiva dietro di sé, con gran piacere o

vuoi che ne faccia se non è sbocciato? diss

Non lo farò più se tu non vuoi. ¶ Ella

anch'io a Bongiardo, se mi vogliono. ¶ - Ragazzo mio

inteso, zio Giovanni: ma se Dio vuole, dopo la

ridevano senza saper perché. ¶ - Se fossimo marito e moglie

ricco, disse Janu, e se Dio vuole alla messe

metterò da banda... e se tu mi volessi bene

chinò gli occhi come se ci vedesse delle fiamme

tutto il tempo ginocchioni - se la vedevano piangere pensavano

si muoveva. Quando finalmente se ne andò, ella lo

sentendo muoversi dentro di sé qualcosa che quel morto

in fondo alla calza se ne andarono l'un

più. ¶ Nedda la scosse, se la strinse al seno