Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

lampo del suo sguardo; se Cesare, quasi per celia

sensibilità morbosa. Diceva a se stessa: ¶ - Io sono vigliacca

ella faceva orrore a se stessa, quando immaginava che

voluto chieder loro perdono, se li offendeva così, turpemente

tratto, imperioso. ¶ - Di tutte. Se tu tocchi una mano

amore - ella disse. - Ah, se tu ne ami un

tacchi delle scarpette, e se ne andava, tutt'avvolta

chiudeva gli occhi come se dormisse. ¶ Ma il grido

domanda pareva diretta a se stessa, tanto che Cesare

più, avrebbe potuto trasformare se stessa. Fu in questo

giorni. ¶ - Non so, Caracciolo, se riceverò così presto: non

presto: non so neanche se riceverò - diss'ella tristamente

disse lui, difendendo anche se stesso, in quella difesa

dico questa cosa, come se la dicessi alla carissima

aspettando che ci venga, se vuole, la donna che

morale così intenso, come se veramente tutta la fatalità

rispondendo alle loro domande, se si fermava con loro

Va bene: state attenta, se chiedesse nulla - rispondeva Laura

ella arrivava a domandarsi, se veramente quella gelosia non

li secco - pensava fra sè. ¶ Due o tre volte

morire - singultava lei. ¶ Egli se ne era subito andato

diavolo - egli diceva fra sè. - E in fondo dell

era una collera contro se stessa che si avviliva

lucidi, ella si chiedeva, se non tutte quelle donne

avrebbero perduta la vita: se non tutte quelle creature

il suo mantello, e se ne partiva senza volger

aveva chiesto a Laura se volesse accompagnarla. ¶ - No, non

Sibilia - soggiunse Anna. ¶ - Allora, se mi permetti, verrò al

chiese subito al portiere se il signore era già

o pensosi, ma come se assaporassero intimamente quel silenzio

sorriso tutto languore, come se tutta la sua anima

che ella disse, fra sè: ¶ - Adesso sto sognando. ¶ E

un velo fitto fra sè e la sua visione

sono pazza - disse fra sè Anna, udendo i colpi

di lontano, richiamandola a sè imperiosamente. Ella fece ancora

allucinazione, Anna avrebbe voluto, se avesse potuto parlare, muoversi

passione, liberarla, e liberar sè da quella magìa. ¶ - Dio

suo cervello, disse fra sè: ¶ - Cesare non sa piangere

essere scoperta là come se ella fosse in peccato

il cacciatore dietro a sè, e che vuol morire

buttava tutto intorno a sè, morendo di sdegno e

bussare alla porta, chiedendole se volesse essere aiutata. La

sventura: e apparve a sè, seminuda, coi capelli disfatti

il coraggio di chiedere se suo marito fosse rientrato

passi; ebbe paura di se stessa e forse di

tono minaccioso, rientrò in sè, divenne livida: e con

diritto dinanzi al disonore? ¶ - Se ti rammenti bene, non

chiusa in gabbia. ¶ - E se ti vuoi rammentare bene

di Gioioza, restato ultimo, se ne fu andato, erano

disse ella, trasognata. ¶ - Mah!... se sapessi dove se ne

Mah!... se sapessi dove se ne vola il vostro

mentre io vi parlo, se potessi venir con voi

signora mia... ¶ In verità, se le sue lente parole

fra le mani. Pure, se quello sguardo di persistente

Che avrebbe detto Cesare, se vi avesse udito, da

gradito, tanto più che se ne possono avere degli

Fra pochi minuti Caracciolo se ne sarebbe andato: e

pieno di soavi lacrime: se ne fa provvisione per

fulgida di anelli, e se ne andò. Anna rimase

che mentre hanno in sè il calore, prendono le

vestì di nuovo, come se volesse vegliare. Aveva disfatto

solo. ¶ La cameriera chiese se poteva andare a letto

lentamente, a capo chino, se ne tornò in camera

alle altre, nè a se stessa, che ha perduto

ideale, e che in se stessa, ancora non è

abbreviare la distanza fra sè e Cesare, se ne

fra sè e Cesare, se ne andò nella camera

folle di passione, come se fossero le labbra di

innanzi al portone, poi se ne andarono ambedue, passo

che ormai la gente se ne andava dal circolo

poi si divisero, due se ne andarono per la

petto: ella pianse su se stessa, sulle sue illusioni

E sbiancata, muta, ella se ne andò. ¶ III. ¶ Alla

volle condurre Anna con sè, a Vichy e a

lettere vi era sempre, se non una frase d

era efficace di per sè; e quella levigatura di

una donna ami, anche se ne ama un altro

lo scherzo mi dispiace? ¶ - Se vi dispiace, non parlo

muliebre così interessante, egli se ne innamorava sempre più

continuava, torturando Anna e se stesso, sapendo, supponendo che

la scacciava naturalmente da sè nella rettitudine della sua

quando sarebbe tornato? Ella se lo domandava: e dopo

mano, per farlo tacere. ¶ - Se lo sapesse Cesare, gli

si vergognava di domandare! Se ne vergognava, poichè le

altare del suo cuore; se ne vergognava, poichè la

ma come vinto, come se trionfasse della propria riluttanza

subito chiesto, in casa, se Luigi aveva fatto il

cristianità - esclamava il marito. ¶ - Se si morisse d'amore

discuteva, man mano che se ne assentavano gli eroi

partenza precipitosa, quando ella se n'era andata: e

le si usasse: ma se scendeva ai particolari, analizzando

vergognava, anche innanzi a se stessa; e che nulla

di tacere, di finirla, se non volevano farla morire

di far forza a se stessa, per non udire

donna giovane e sensibile. Se suo marito offriva il

di portarsi via Cesare; se suo marito dava la

ha perfetta conoscenza di sè. Laura le diceva: vieni

fanciullino. Lei, guardando in se stessa, si sorprendeva di

allo sportello per vedere se si giungeva finalmente, e

girava intorno, a veder se vi fosse polvere sui

dagli occhi chiari. ¶ E se ne andò, chiudendo pianamente

persona e dell'anima. Se quando fu giunta lì

mia. Ella balbettava in se stessa, i due nomi

e a riprese, come se il respiro le si

ogni notte a vedere se riposasse tranquillamente, e quella

no - le rispondeva Anna - se sapeste che pace, là

battere le tele, come se navigassero per l'ampio

profondo, più invadente in sè il desiderio del dissolvimento

cosa sia l'amore, se mi domandate quali sieno

nuovo il cuore, come se in questo momento vi

poteva perdere così miseramente se stessa e il suo

un istante di felicità, se mi era dato; e

dissidio profondo, non sappiamo se l'avvenire comporrà mai

mai questo dissidio; infine, se io, lo confesso, compio

giudicate voi, voi sola, se io debbo acconsentire a

incrociando le mani, come se pregasse. ¶ Un silenzio profondo

un tratto, innanzi a sè, sul bianco capezzale guarnito

mezzo alla stanza, indecisa se andare dove i piedi

ad origliare, ma come se non osasse ancora di

per mano, attirandola a sè, e la baciò sulle

lentamente, scivolò dal seggiolone, se ne andò lentamente, trascinando

disse, stendendo le mani. ¶ Se la passò, dolcemente, all

aver troppo pensato a se stessa, al proprio amore

sorella, facendo da eco. ¶ Se ne andarono nel salone

mare di Sorrento: e se ella ne subiva le

fremendo in ogni fibra, se quel modo di salvarla

che sei, mia cara, se non detestassi quello che

la campagna, fissamente, come se vi scorgesse delle cose

scommettere: a rivederci. ¶ E se ne andò col suo

sulla ringhiera a guardare se scorgesse suo marito, vide

una maturità conscia di sè, che conservasse ancora, preziosamente

per le corse come se andassero a ballare, di

egli si levò e se ne andò promettendosi in

di ritornare più tardi. Se ne andava sempre, dopo

grazioso, per lasciare di sè una certa impressione. Egli

fortuna! ¶ Mentre quei due se ne andavano, ella sentì

lo guardò trasognata, come se non lo riconoscesse. ¶ - Sola

Sola - mormorò, poi, a se stessa. ¶ - Che avete? - egli

pure sembrano chiudere in sè un segreto di fiamma

Anna cercava di vedere se suo marito giungeva; egli

erano offerti innanzi, come se egli fosse la Madonna

capo, senza che ella se ne accorgesse; erano venuti

erano venuti a chiederle se volesse dei lumi; aveva

col suo accento malinconico. ¶ - Se sprofondiamo nel sentimento, me

fiero e così dolce, se il nome di un

nulla dice: non so se io debba scrivere qui

disprezzarmi! E siete giusto, se disprezzate una creatura fragile

sapesse altro che bruciare! Se mi disprezzate - i vostri

perdermi nuovamente, per sempre, se voi non mi salvate

amico, io mi perdo se voi non mi salvate

voi non mi salvate, se non lasciate che l

potente, della vostra forza, se non mi soccorrete della

della vostra spirituale compagnia, se non mi date la

mi scacciate da voi, se no, io debbo morire

paura! Perchè dovrei odiarlo, se io ho voluto amarlo

voluto amarlo, per forza, se io ho voluto fuggir

una dedizione assoluta di se stessa, poichè l'amore

ora, in un giorno. Se la volontà ha il

tanto - ella pensava fra sè - che egli non potrà

respirasse nell'aria, che se ne sentisse a poco

invaso, egli stesso dominato. Se l'amore fa ancora

lo avrebbe compiuto: e se ella non avesse ottenuto

simile ad Arianna. Probabilmente, se voi foste stato il

primo ed unico amore, se io avessi potuto offrirvi

candidissimo fra i cuori, se io avessi potuto dedicarvi

è parsa incommensurabile. E se penso che vi devo

vergogna e di sgomento: se io penso alle prime

una maggiore impressione, che se vi fosse il lirismo

lirismo più esagerato. E se il suo amor proprio

era soddisfatto e lusingato, se l'orgoglio maschile che

servire di pascolo a se stessa? Non viene l

essere ingannato, nè da se stesso, nè da altri

del mondo e di se stesso. E il suono

di nuovo fece a se stessa i più amari

timidità di persona servile. ¶ - Se soffro, la colpa è

vi sono dolori irrimediabili... ¶ - Se la Madonna non mi

vedrete... poi... ¶ - Preferisco morire se debbo vivere così - disse

ridiventar calma. ¶ Stella Martini se ne andò pianamente. In

le mani attentamente, come se le vedesse per la

la prima volta, come se vi scorgesse certe misteriose

solito, si levò e se ne andò. Anna vide

poco. Però, disse fra sè, che quella scena muta

l'aveva straziata. Egli se ne accorse: se gli

Egli se ne accorse: se gli poteva dare una

emozione, sentendo sopra di sè la fatalità di un

sua nascosta tortura, ma se la teneva stretta al

non poteva impedire a se stessa, malgrado i lunghi

una gran tortura, poichè se la lettera dà sfogo

ella aveva detto a se stessa che senza amore

pensando all'indomani, ma se ne andava, intanto, a

credendo più neppure in se stessa; voleva partire, partire

molto pietoso. ¶ Niente altro. Se ne andarono da Napoli

poteva esser subito dimenticata, se il presunto fidanzamento non

in intimità con Anna: se ella parlava di un

il parere alla fanciulla: se ella nominava un'amica

accenno al passato, massime se fatto in presenza di

impressione troppo forte: o se era lieta, la sua

invincibile vi succedeva, o se l'allusione era troppo

strapparle una parola. Ma se era invece Cesare Dias

si era condotto come se fosse un gentiluomo. E

spesso, per partito preso: se egli parea sentimentale - egli

anime che portano in sè una gran parola segreta

persona che riassumeva in sè questa contraddizione, colui che

a Cesare Dias come se egli fosse il suo

Voltò le spalle e se ne andò. Stette dieci

per non dargli di sè ancora una pessima impressione

aveva più requie. In se stessa lo accusava d

prima in lotta con se stesso, poi con le

testa in là, come se volesse guardare il mare

Caracciolo lo prese per sè e sferzò più lietamente

della Vittoria, le chiese se voleva ancora passeggiare, rispose

un sol giorno. Anna se ne andava a casa

ella potesse fingere a se stessa, che quell'ora

caso averlo incontrato, e se quel caso benedetto non

lo aveva riveduto, anche se aveva dovuto udire la

che si porta in sè una felicità segreta e

per sempre, mormorando fra sè la parola della dedizione

che annunziava Cesare Dias, se n'era fuggita nella

Dias: ma Luigi non se n'era accorto, ed

non si scuoteva, come se tutta l'anima sua

una grande vergogna, come se tutto quell'amore offerto

coraggio, e ripeteva fra sè questa parola, con la

la ragione. Cesare Dias se ne andò, con la

turbamento. Ogni tanto, fra sè, mentre aspettava Cesare Dias

uomo invecchiato anzi tempo. ¶ - Se non volete Luigi Caracciolo

occhi. ¶ - Io non so se siete buona o cattiva

vi vuole sposare, anche se non lo amate, con

ma io vorrei domandarvi: se credete sia facile, che

sua fuga, ripetendo a se stessa la crudele frase

dell'errore commesso. Ah, se avesse potuto annullare il

potuto annullare il passato, se avesse potuto lacerare quel

libro della sua vita, se avesse potuto fare, che

andate ancora, perdonatemi prima, se ho disturbato un vostro

dirottamente. Senza che quasi se ne accorgessero, le persone

ma sempre meraviglioso. E se nella prima battaglia era

siete così saggio! Ma se sapeste... se sapeste che

saggio! Ma se sapeste... se sapeste che è questa

dal cuore al cervello... se sapeste come io perdo

una incommensurabile altezza. Dias se ne andò, un po

so che nome darvi, se il vostro così fiero

po' folle, talvolta generoso, se vogliamo, ma conducente ai

tal modo, s'infelicita se stessi e gli altri

Anna, quasi parlasse a se stessa. ¶ - Anna, quello era

quali sono, di misurare se stessi e di procedere

superbi. Ella dubitava ancora, se fosse meglio perdersi nella

e aver amato, o se fosse più saggio sacrificare

sue esitazioni, colui che, se aveva errato, aveva nascosto

al palco delle signore, se ne andavano, scialbi sotto

era un zittìo, come se l'opera fosse incominciata

in teatro, nè altrove, se non quando si vuole

guardava in quel palco; se lo spettacolo della scena

momento: quasi a ingannare se stessa, prima degli altri

stesso posto, che non se ne annoia, ma che

prima del quarto atto? Se i vostri nervi ne

mormorò ella, parlando a sè - o meglio, amo soffrire

mi levate di qui. ¶ Se ne andò innanzi, al

alla sua consegna, costante se non fedele, mentre la

fiducia dell'amore in se stesso, tanta era l

suo incantesimo, rientrava in sè, un po' smarrita; Laura

annullarlo anche fuori di sè, poichè in se stessa

di sè, poichè in se stessa era morto, Anna

gli altri e contro se stesso. ¶ - Perchè dite queste

di rovinarla. Giurava a se stessa che si sarebbe

ventaglio, lo schiuse, e se lo agitò sul volto

il suo respiro. Da se stessa, dal suo cuore

estasiata segretamente, chiudente in sè il prezioso novello tesoro

e sorrise: ella, come se fosse il suo fedele

Anna, Cesare Dias, come se le parlasse all'orecchio

parlasse all'orecchio, come se parlasse tra sè, disse

come se parlasse tra sè, disse: ¶ - Quanto è bello

bello - mormorò lei, come se rispondesse a lui, come

rispondesse a lui, come se parlasse a se stessa

come se parlasse a se stessa, chinando il capo

magico? Anna chiedeva a sè tutte queste cose, confusamente

forse, prima di donarsi, se sarà amato, se divamperà

donarsi, se sarà amato, se divamperà l'anima sorella

l'anima sorella, o se i ghiacci del polo

dodici - rispose la damigella. ¶ - Se mi aspettate, vado a

via col padre, tutte se ne vanno coi parenti

si fece bianca come se svenisse. Tutto era finito

metteva a chiedere a se stesso, se la fanciulla

chiedere a se stesso, se la fanciulla non fosse

un mostro d'iprocrisia, se ella non fingesse da

Minerva si sarebbe maritata, se voleva, dopo, quando le

Laura avrebbe fatta da sè una buona scelta. Egli

dove le fanciulle intervenivano se una loro lontana parente

spirito, ma bene spesso, se non è un inganno

poteva esser tollerata anche se non piaceva, e che

Non andare, non andare; se vai, sei perduta. ¶ E

che aveva percorso, come se attendesse qualcuno, come se

se attendesse qualcuno, come se volesse tornare indietro. E

lo adoro - pensava fra sè, assorta nell'idea della

una nebbia innanzi a sè. Due volte, la guardia

Diomede, ella disse, fra sè: ¶ - Adesso Giustino parte da

più nulla intorno a sè; ogni nozione, di ogni

e vide innanzi a sè Giustino, che la guardava

ma la fanciulla non se ne accorgeva, un divino

confuso, inquieto, le chiese se volesse pranzare, così, volgarmente

il velo delle mani. ¶ - Se non mi dici che

eppure non piango, io, se non del tuo pianto

perseguitata dalla tua famiglia... ¶ - Se tu mi amassi, non

trasognata. ¶ - Eppure bisogna, bisogna: se tu non vedi la

si spezzassero le tempia; se le strinse fra le

Sicchè - ricominciò Anna, lentamente - se vivessimo insieme, tu soffriresti

viveva così intensamente come se dieci esistenze giovani, forti

pompeiana e innanzi a sè la viottola che portava

tutto. E provò in se stessa tale lacerazione di

impallidire, pallida io stessa... se ti parlavo, la mia

Giustino, io mi uccido se tu mi lasci qui

Lasciami aspettare Cesare Dias... ¶ - Se non te ne vai

sera che scendeva, come se entrasse in una perenne

medesima e intorno a sè. Finito, tutto. Uno struggimento

con tale dolore, come se soffrisse senza poter dire

gridò ancora, lungamente come se vedesse uno spettacolo orribile

uno spettacolo orribile, come se provasse una sofferenza intollerabile

godeva la vita come se dovesse morir presto anche

anche un'ammirazione di se stesso, un compiacimento del

Anna. ¶ Era un miracolo, se i due caratteri, ogni

rettorica si combatte da se stessa: la rettorica sarà

ed ebbe innanzi a sè la visione di una

Pensava Cesare Dias, che se Anna Acquaviva fosse stata

vivere ad altissima temperatura: se fosse stata proprio una

si potesse padroneggiare. Ah, se ella era fuggita di

dal letto, senza parlare. Se la malata levava la

malata levava la testa, se gli sbarrava in faccia

farsi udire, si levava, se ne andava, parlando sottovoce

e fittizia esaltazione, come se una bevanda sorbita gli

malleabile come la cera; se la fanciulla riprendeva tutto

ella, dominata, umilmente. - Ma se sapeste... ¶ - So, so - mormorò

sul cuscino; attrasse a sè la sorella: ¶ - Tu sei

suo errore: quando paragonava se stessa a quei due

una dedizione di tutta se stessa alla benevolenza altrui

vita di burattini, e se stesso che subiva l

ella non trovò in sè nessuna fibra che si

ella disse. ¶ Pure, dentro sè, una tristezza nacque, come

una tristezza nacque, come se in quel consenso Anna

delle tenebre, volendo vedere se realmente sua sorella Laura

non poter sapere, certamente, se sua sorella dormisse. Uno

il letto, per udire se poi si muovesse Laura

di lana nera, e se lo tirò dalle spalle

forza, Signore - pregò fra sè, impetuosamente, nell'ardore della

altra brancolava innanzi a sè, poichè nel salottino era

gli occhi, innanzi a sè, camminando piano. Battè contro

Madonna mia - diceva fra sè, angosciata. ¶ Passando, sfiorò la

per mano, attirandolo a sè, lo invocò di nuovo

adoro, anima mia diletta. ¶ - Se mi vuoi bene, devi

lei, quasi parlasse a se stessa. - Io non sento

ti adoro, che morremo, se ci dividono? Non hai

piedi, senza che ella se ne accorgesse. Adesso ella

questo sacrificio, e vedi se non è da noi

adesso erano fredde, come se tutto il gelo di

moto fugace; appena appena se egli avvertiva l'anelare

ami. ¶ - Come puoi dubitare? ¶ - Se mi amassi - cominciò ella

mi proporresti di separarci; se mi amassi non penseresti

penseresti possibile questa separazione; se mi amassi, ti parrebbe

e vincerei, sì, vincerei, se tu mi amassi... ¶ - Anna

abbandonò di nuovo, come se non avesse altro appoggio

avesse altro appoggio; come se quello fosse stato l

suo capo il cielo. ¶ - Se non posso viver teco

a mille pericoli... pensa se ci scoprissero, qui... saresti

tutto, a esprimerlo tutto. ¶ - Se mi amassi, mi porteresti

con te, tanto che se un servo mi scopre

sogno, e intorno a sè egli non vedeva che

che ella aveva in sè, uno dei tesori preziosi

non deve sapere, guai se sapesse! Preferisco mille volte

lui, mi crederà. ¶ - E se non ti crede? ¶ - Mi

Mi crederà. ¶ - Anna, Anna, se non ti crede? ¶ - Allora

qui: è troppo pericoloso. Se mi scoprono, tutto fallisce

le tue cose, come se fossi in punto di

punto di morte, come se dovessi abbandonare questo paese

di sorridere alteramente, come se tutto l'umano fango

suo cuore glaciale, come se ella non potesse perdonare

è levata lentamente e se ne è andata, senza

far cessare il colloquio. ¶ "Se ne è andato: l

del giusto, dell'onesto, se le sacre voci dell

la tua casa, come se andassi a passeggiare, senza

non dimenticare, per carità; se tu non dovessi arrivare

di Anna, lentamente, come se ne imparasse a mente

ma Stella Martini non se ne accorse; ella pregava

mise a recitare fra sè il rosario. Nel confessionale

che la povera creatura se ne fosse andata via

attorno con indifferenza, come se non fosso neppure possibile

Ella andava ripetendo fra sè, macchinalmente, come il bimbo

della grande luce, dentro sè udiva le implacabili parole

morire forse, per lui, se Cesare non ti sposava

chiuse gli occhi come se svenisse. Ma tanta era

questo amore: tetro avvenire, se persisti, fatale idea di

fatale idea di morte, se persisti! E invece, se

se persisti! E invece, se dimentichi, se un sorriso

E invece, se dimentichi, se un sorriso d'amore

e mordendolo. - Ti chiedo, se non ti sembra un

gridò Anna, impetuosamente. ¶ - Riprendilo, se ne hai la forza

di nuovo padrona di sè. ¶ - È vero - soggiunse Anna

spalle alla sorella e se ne andò, diritta e

Era sola, ormai. Fra sè, diceva una preghiera, mentalmente

aveva ragione, Anna, e se avesse punita l'infame

Anna vedeva giganteggiare in sè il concetto del proprio

sue forze, dentro di sè, rinasceva l'idea atroce

non aveva trovato, in se stessa, la forza morale

coscienza offesa, avendo per sè tutte le più pure

persone; ella portava in sè, avvinghiata alla propria vita

delle vette incommensurabili dove, se non vi uccide la

d'un tratto, come se le rotelline interiori di

da altri, non da se stessa, il motto decisivo

cuore chiuso per sempre: se ne staccò a forza

propria persona. Non sapeva se sarebbe uscita o se

se sarebbe uscita o se sarebbe restata in casa

fascini... - ella disse, fra sè. ¶ E se fino a

disse, fra sè. ¶ E se fino a quel momento

sempre di no. ¶ - Neanche se io te lo chiedessi

con un bizzarro sorriso. ¶ - Se mi dici la ragione

intraveduta la strage. ¶ - E se è lecito, parlando secondo

di famiglia; e probabilmente, se mi adorate in due

qualche minuto, per vedere se avessi nell'anima una

Non lo so. Ma se voi me lo favorite

passione, mai mai? Ma se tutto ha sempre taciuto

insopportabile dolore fisico, come se le dure sillabe della

Acquaviva, per dipingere a se stessa e agli altri

un profondo sospiro, come se morisse veramente. ¶ - Invece di

vi ho tradita. E se avete coscienza, per parlare

parlare come voi parlate, se avete lealtà, dovete convenire

è vero, ripetilo ancora! ¶ - Se mi ci forzate, lo

patto del tradimento. Perdonami se ti ho chiamato infame

avviandosi alla porta. ¶ - Cesare, se te ne vai, io

con quell'aggettivo. ¶ - Cesare, se te ne vai io

mano: ella cercò ancora, se qualcosa le mancasse per

suo marito e come se volesse scrivere qualche cosa

profumato manicotto, ed ella se ne andò, col suo

espressione d'inquietudine, come se temesse la pioggia, qua

brune. Anna scacciava da sè, con la punta del

schiuse, quasi dicesse tra sè misteriosi numeri: e non

bigia, più triste, come se già imbrunisse: una nuvola

di San Martino. Anna se ne andava dalla Villa

udendo risuonare dietro a sè la porta che si

piccola mano guantata e se l'era passata sotto

le imposte sbarrate, come se fosse notte e vi

posa, in attenzione. ¶ - Ditemi se mi amate un poco

profondi - come posso credervi... se siete qui... ditemelo, sono

Anna, ti scongiuro, dimmi se mi vuoi bene... ¶ Udendosi

ora, Anna. Anna, perdonami, se ti ho offesa, io

io ti amo tanto, se te ne vai ora

che adorava quella donna, se aveva potuto commettere il

Sentite - ella proruppe, affannando - se avete cuore, se avete

affannando - se avete cuore, se avete pietà, se volete

cuore, se avete pietà, se volete che io ancora

e l'attirò a sè, con un moto assai

straziante grido di orrore. Se ne intendeva di resistenza

Anna, quasi per chiederle se volesse ancora quella. Ma

era contratta dolorosamente, come se ancora dovessero uscire voci