Marco Missiroli, Senza coda, 2005

mia paura. ¶ Il male se ne va, vola in

e diventa nero e se mi tocco fa male

fronte si alzarono appena. ¶ Se avesse ascoltato il vuoto

sollevò lo sguardo. E se le vide davanti, quelle

di quella carne bagnata. Se la portò alla bocca

preso uno anche per sé e accarezzandogli la testa

portare in casa e se le sono prese!” ¶ “Ascolta

quei gesti lenti. ¶ Anche se il suo preferito era

bianco con le fragole. Se lo trovò improvvisamente vicino

scura, la tenne per sé. La seconda, più spessa

pesante e profumata e se la portò alla bocca

ci voglio andare ma se poi non ci vado

vedere la sera. E se non ci vado lui

tirò il libro a sé. Lo chiuse di scatto

fianco dell’altra coda. ¶ “Se vuoi la tengo fer

e si richiedeva: e se Luigi è davvero un

polvere, quasi rossa. Come se ogni cosa avesse assorbito

di quel sole che se ne stava andando. I

vicino al mestolo. Nino se lo passava sulla pelle

lasciò andare il cucchiaio. ¶ “Se parliamo fuori lui se

Se parliamo fuori lui se ne accorge di meno

poi largo, ripiegandosi su se stesso. ¶ Respirò a fondo

e lo tirò a sé con tutta la forza

di Pietro. Erano gelide, se le strofinò con forza

strofinò con forza e se le mise sotto il

Mi ha detto che se ci vede che parliamo

pilota della Bianca, non se lo fece ripetere due

si adagiò allo schienale. Se ne restò con lo

bianca, oltre il parabrezza. ¶ “Se mi capita una macchina

lo riprendeva al volo. “Se mi capita a me

grande anello giallo. E se ne andò così, verso

loro diventano tristi e se papà lo sa s

che Carmine è cattivo. Se glielo dico forse papà

il Parlamento.” ¶ “Il Parlamento.” ¶ “Se studi ci vai anche

ed erano velocissimi. E se venivano scoperti potevano anche

è sangue cattivo. E se lo hanno ammazzato hanno

proteggeva tutti i bambini. Se glielo chiedevi, lui usciva

trascinando la luce con sé. ¶ Quando entrò lì sotto

mia paura. Il male se ne va, vola in

gli occhi e Pietro se lo aggiustò. ¶ “Vengo a

arrivato anche da solo se avesse avuto le chiavi

Pietro la tirò a sé, Luigi non la lasciò

Piano… Guai a voi se… Alla fine tu Luigi

La palla toccò terra. Se la passarono, attraversando la

stava scivolando. Quando Luigi se ne accorse ci mise

il passo. Poi aggiunse: “Se mio padre ci scopre

casa, lasciando dietro di sé la porta aperta. ¶ “Vai

pure il figlio. E se non c’era tuo

bene.” ¶ “E tuo padre se ne sta sempre in

busta. Frusciava e Carmine se lo fece passare e

L’ho vista che se ne andava proprio lì

la voce Pietro. ¶ “Ma se tutte le volte che

che la stringevo male se tu però dici che

inclinando i polsi come se avesse delle grosse tenaglie

dire sempre sì anche se non ha ragione e

lo diciamo a nessuno!” ¶ “Se lo sa s’arrabbia

sa s’arrabbia e…” ¶ “Se non glielo dici tu

filo d’erba e se lo mise in bocca

foro abbastanza grande che se ci guardavi dentro vedevi

e lo facevano come se non toccassero quasi terra

di Aderita era come se loro due ballassero. ¶ Aderita

altro e non più se stesso. Mai più. ¶ Sentì

ti preoccupare.” ¶ “Dio mio… Se ha bisogno mi trova

subito!” ¶ “No!” ¶ “Guarda che se non me lo dai

qua… disse Nino tra sé. Poi si rialzò in

di buono. ¶ “È meglio se usciamo di qua.” ¶ “Dopo

Ne vuoi?” Suo padre se ne portò un pezzo

sua innamorata. Pensò che se si amavano davvero, prima

era già aperta: quando se ne accorse, Toni ordinò

Luigi stringendogli la spalla. ¶ “Se papà lo scopre si

uno stecco da gelato. ¶ “Se si apre si rovina

ferro. Tirò verso di sé con tutte le sue

cartella. Luigi lo aiutò, se la caricò su di

la caricò su di sé e disse: “Andiamo dietro

carta deve essere sottile se no non si vede

una lettera strana.” ¶ Luigi se ne restò in piedi

Pietro. ¶ “Non è vero, se ne è andata quasi

quasi tutta. Carmine non se ne accorgerà per niente

delle ruote, era come se qualcuno avesse acceso una

papà, glielo dico anche se è un segreto perché

freddo con il miele. Se n’era andato quasi

è un guaio grande se non ti va,” aveva

lo stava stringendo a sé. ¶ “Quando è andato in

senza la Bianca. ¶ 16. ¶ Anche se c’erano gli uomini

e s’infuriò. Lei se ne andò veloce in

sarebbero diventate migliori amiche se avessero continuato a vedersi

rimase pensieroso. ¶ “O forse se le è tenute tutte

Pietro, andiamo!”. ¶ “Andate che se no qualcuno s’arrabbia

non gli importò più se gli occhi lasciavano cadere

la ringhiera arrugginita. Ma se anche era così, non

mia paura. ¶ Il male se ne va, vola in

Si strappa la carta se continuo”. ¶ “Sta’ attento, non

indice delle due mani. Se lo avvicinò al viso

via, la lettera. Anche se la stringeva con tutta

da pagliaccio. ¶ 19. ¶ Era come se tutti gli aghi del

carne. Sentiva questo, come se il corpo non fosse

appena, ma era come se spingesse fortissimo. L’acqua

mai. ¶ Così Nino torna. Se la busta rimane lì

larghi.” ¶ “Non lo so se è ancora lì. Però

pagina. Ma fu come se lo vedesse, suo padre

quelle nere e lucide. Se ne andarono, con l

giardino e si chiese se anche gli uomini al

aspettava. Così, all’improvviso, se lo trovò di fronte

Pietro richiuse dietro di sé la porta della sua

morivano soffocati. E poi, se lui voleva, poteva far

fermarsi di fronte. ¶ “E se eri tu una di

Dentro il terreno. ¶ “Pensa se eri una di quelle

senza coda.” ¶ “Allora pensa se ti tagliavano le gambe

vuoto, di fronte a sé. Gli parve di sentire

i suoi capelli e se li portava fino alle

sorgerà ¶ tutto il male se ne andrà. ¶ Le palpebre

Le palpebre restavano aperte. Se Pietro le chiudeva, le

buio era lì, e se molte volte aveva addormentato

fine e lei non se ne accorse. Pietro trattenne

sua madre. ¶ Dopo che se ne era andata, quando

cuscino. ¶ Vi vedo anche se correte. Prendo te, poi

dolorante, la notte profonda se lo stava mangiando. ¶ Poi

a nuotare e che se voglio arrivo dove non

insignificante. Cosa sarebbe accaduto se al posto di un

altro? Cosa sarebbe accaduto se l’ago della bilancia

corposo e vorrei sapere se lei è disponibile a

arte di Chiara Belliti se questa storia è ancora