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interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «se»

nautoretestoannoconcordanza
1
1796
sempre buon giuoco. ¶ E se qualche difetto era in
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1796
effeminato e molle ¶ e, se voglie ebbe mai, tutte
3
1796
che un servo spesso, ¶ se forte ha il lombo
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1796
avria ben corrisposto. ¶ A lo fe’ venir, lo
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1796
un’amazone l’avreste ¶ se avesse avuta meno una
6
1796
dritto e d’intorno ¶ se alcun lor tenea dietro
7
1796
interrogar lui stesso ¶ e se Sberlef avea fatto pulito
8
1796
barbari e strani ¶ che, se mai ’n suo poter
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1796
ivan ronzando ¶ per veder se vi fosse al fiero
10
1796
matto, ¶ fe’ tosto a venir Tommaso, a cui
11
1796
m’ha fatto ¶ che, se non voless’io spassarmi
12
1796
nunzio apostolico. ¶ Batù richiese se regali avea ¶ recati il
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1796
talento; ¶ onde presso di sempre lo tenne ¶ e
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1796
estro avviva; ¶ e voi, se il bel racconto udir
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1796
o cura. ¶ Così talor, se avvien che un istrione
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1796
calasi il tendone ¶ non se gli bada o se
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1796
se gli bada o se gli guarda appena ¶ o
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1796
appena ¶ o al più, se alcun lo vede un
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1796
i supplici ributta, ¶ e se v’è alcun che
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1796
e schiavo gregge, ¶ e se lagnarsi d’avania sofferta
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1796
grazia e maniera, ¶ e se vivea... Chi può saper
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1796
de’ detti miei; ¶ ma se l’aspetto e la
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1796
trasse alfine. ¶ Ma tu, se lice» soggiungea «Chi sei
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1796
casi miei ¶ la storia, se il vorrai, farò palese
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1796
farò palese. ¶ Per or, se tanto osar poss’io
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1796
degli altri e di con trascuraggine ¶ s’appoggia
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1796
campo al rival, né se gli oppose. ¶ Quei che
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1796
e del lusso; e se del suo ¶ supplir non
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1796
e sono eguali. ¶ Pur, se talun non è così
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1796
l’esaminò, poi disse: ¶ «Se non mentisce il ben
31
1796
devi un fantoccion robusto. ¶ Se occasion propizia il crin
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1796
intempestiva timidezza io scuso. ¶ Se stranier tu non fossi
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1796
d’usanza, ¶ e fra riputollo uom d’importanza
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1796
Tirato è il colpo: ¶ se effetto non avrà, te
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1796
presso è un fracidume. ¶ Se da vano splendor tu
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1796
fermo è il poter, se il gius non regge
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1796
base immobil resta ¶ e se stessa sostien l’immensa
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1796
avria sì vasto Impero, ¶ se inclita in armi non
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1796
mal giudica il mondo, ¶ se vana illusion gli occhi
40
1796
le cose a fondo, ¶ se il tuo l’altrui
41
1796
A te rispondo ¶ che se Asia tutta il crede
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1796
che gli animi sublima, ¶ se a lor rozzi costumi
43
1796
sian gli impieghi lor se mi domandi, ¶ io ti
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1796
sparse e avvilimento. ¶ Che se il numer, la sorte
45
1796
de’ Metelli, ovunque siete, ¶ se a’ giorni nostri e
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1796
a’ giorni nostri e se all’umane cose ¶ qualche
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1796
onoranze in parodia! ¶ Ma se distinguo ben dal bianco
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1796
Asia? ¶ Di gentilezza poi se mi ragioni, ¶ ti dirò
49
1796
lezi ad imitare attese. ¶ Se tu però la gentilezza
50
1796
che ti dica: «Ave»: ¶ se in suo cor d
51
1796
non costan pena; e se a lui torni il
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1796
convenienti. ¶ Che fia poi se osservar vuolsi il volume
53
1796
val la pena. ¶ Pur se talun di rette intenzioni
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1796
esser tu credi; ¶ ma se ne togli alcuni pochi
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1796
sallo ei stesso. ¶ Che se v’è alcun mogol
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1796
va alla guerra. ¶ Pur, se talento in lui fassi
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1796
in forestier paese. ¶ Ma, se avvien che i vantaggi
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1796
stesso ancor le osserverai, ¶ se l’oppressa del ver
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1796
che lontan rimbomba; ¶ ma se poscia s’appressa e
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1796
oggi è alla moda. ¶ Se l’occhio a riguardar
61
1796
con altr’ottica conviene. ¶ Se qua lo sguardo tuo
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1796
colpi, e basta. ¶ Che se sotto il flagel non
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1796
s’impicchi o strozzi, ¶ se le lor membra pria
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1796
trono alcun non può ¶ se pur di Fo seguace
65
1796
E credo ben che, se fosse a suo pro
66
1796
e per Mosé, ¶ e se dovesse poi fruttar di
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1796
amante, ¶ e moltissimo poi, se si combina ¶ amante del
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1796
donna e regina. ¶ Che se nel fatto la total
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1796
e poscia poco importa ¶ se lode o biasmo, utile
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1796
sprezzo e con disdegno. ¶ Se il Mogol rispettoso indora
71
1796
torpido e inerte, ¶ che se in più studi l
72
1796
Vero è però che, se fra lor taluna ¶ in
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1796
colà sortite ¶ – poche tranne, se il vuoi – da lor
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1796
puote ¶ altro sperarsi mai, se non che unite ¶ a
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1796
primo stato. ¶ Che importa se di Cus prend’ei
76
1796
Che importa a me, se dominar si lascia ¶ dalla
77
1796
e quando e come, ¶ se bastarda è di lui
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1796
che importa a me, se la Sovrana ¶ le fa
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1796
influir suole; ¶ e perciò, se le idee, se ogni
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1796
perciò, se le idee, se ogni atto esterno ¶ di
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1796
esempio di galanteria ¶ in se stessa proporre ai cicisbei
82
1796
talento, ¶ dal consorzio comun se si rimove ¶ e riceve
83
1796
le mattinate intiere; ¶ ma se li miri ben da
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1796
imitatrice e serva. ¶ Ma se nella gran massa il
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1796
le più feroci belve; ¶ se in seno di costor
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1796
da essi umanitade esigo, ¶ se la barbarie del governo
87
1796
i due stranieri osservatori, ¶ se non che vider poco
88
1796
e commerzio del paese». ¶ «Se su di ciò, come
89
1796
li vedi ancora. ¶ Che se lo sciocco orgoglio di
90
1796
sprezzo e disdegno, ¶ pur se vedi eccellente opra o
91
1796
Impero mogol basta a se stesso, ¶ che nella vasta
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1796
l’occhio a’ mochi: ¶ se accoccartela puote, ei te
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1796
e i sutterfugi suoi: ¶ se debitor tregua da lui
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1796
da lui non hai, ¶ se creditor trarlo a ragion
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1796
e ricca. A lei se vai straniere, ¶ baciala in
96
1796
beccaio o sia staffiere, ¶ se di sangue mogol dodici
97
1796
non men che belle, ¶ se per cugino non avesser
98
1796
pera, ¶ e il diavol se lo porti e la
99
1796
Tommaso chiedea: «Deh tu, se il sai, ¶ que’ due
100
1796
e fattosi Tommaso a chiamare, ¶ «Di te» disse
101
1796
greco. ¶ «E ciò» fra dicea «Che mai vuol
102
1796
qui regna altrove ignoto; ¶ se stessa qui la voluttà
103
1796
Tommaso e volge in per via ¶ ora di
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1796
benignamente; ed ei ¶ profondissimamente se le inchina ¶ ed il
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1796
prende e mentr’ei se le avvicina ¶ con maggior
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1796
Putifarro ¶ e si vedrà se voi Giuseppe siete». ¶ E
107
1796
favor destina, ¶ per riconoscer se coll’apparente ¶ aspetto il
108
1796
stesso a lei; ¶ e se la scorgerai starsene immota
109
1796
Quivi il campion vinse se stesso e quivi ¶ diè
110
1796
fabbricarsi una sorte in propose. ¶ Di Catuna l
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1796
scrittor, piume ed inchiostri: ¶ se cader vuol la monarchia
112
1796
capriccio passegger compenso, ¶ ma se Toto scopria gli intrichi
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1796
figlia del cielo, ¶ oh se vederti occhio mortal potesse
114
1796
alcun velo! ¶ E oh se la storia ciaschedun scrivesse
115
1796
e lieta ¶ più che se vinto avesse e soggiogato
116
1796
ne appello in testimon: se mai ¶ da vana ambizion
117
1796
salir sul trono ¶ – deh, se m’udite, o del
118
1796
mie non furo. ¶ Ma se d’oggetto amabile m
119
1796
il trono ha in di pregio ¶ miro con
120
1796
che sostenendo me sostien se stesso. ¶ Cuslucco in braccio
121
1796
quel convito ¶ presso di tenne alla mensa, al
122
1796
ricchezze e d’onor se vago sei, ¶ onor per
123
1796
un passegger favore; ¶ ma se costretto a rimanere oppresso
124
1796
che commodo, imbarazzo, ¶ sicché se ne sbrigò ben volontieri
125
1796
fino a terra e se ne vanno. ¶ Così Tommaso
126
1796
di più raro in raccoglie ¶ Asia, Affrica ed
127
1796
Ma l’industre Catai, se ci prevenne, ¶ ivi arrestossi
128
1796
dal favor, ma vano ¶ se poi riesce il lor
129
1796
che all’aria altera, ¶ se nol conosci, uom d
130
1796
il lor nume; ¶ e se lor se ne chiudono
131
1796
nume; ¶ e se lor se ne chiudono le porte
132
1796
sei: ¶ mal per te, se desir mai ti venisse
133
1796
e d’intrigo; e se per lei ¶ godi ricchezze
134
1796
altro impicciarti mai. ¶ Anzi se avvien che Turachina istessa
135
1796
a ragionar con essa ¶ se pria l’oracol mio
136
1796
da quel momento in propose ¶ scuoterne il giogo
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1796
la figlia incestuosa ¶ o se altra donna ha vanto
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1796
le matrone ¶ tutte allor se gli affollano d’intorno
139
1796
l’ingresso ¶ non so se per durezza o per
140
1796
avea: l’una per ritenne ¶ e l’altra
141
1796
della mensa ella nomò se stessa. ¶ Toto a manca
142
1796
stragi e le rapine. ¶ Se alcun per qualche barbara
143
1796
ai posteri trasmise; ¶ e se ampio Stato al suo
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1796
d’alto affare, ¶ pur, se in lui fissi attentamente
145
1796
non abbarbagli e appanni, ¶ se il nobile mogol definir
146
1796
fugge e s’appiatta ¶ se gregario soldato nol ritiene
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1796
di piazze e strade, ¶ se nella reggia e in
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1796
si pregia, ¶ e di se stessa al paragon qualunque
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1796
parlaron di costui ¶ come se avesse un pocolin di
150
1796
ad uom tale. ¶ «Signor, se non di vista almen
151
1796
a te mi guida. ¶ Se non venni finor, pria
152
1796
sua fiducia hammi onorato. ¶ Se d’alcuni che ti
153
1796
quesiti fece. ¶ E domandò se molti e gravi allora
154
1796
Siveno, ¶ corsegli incontro e se lo strinse al seno
155
1796
tristo esempio altrui? ¶ Ah, se te a fin funesto
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1796
avvedimento ti somigli? ¶ Ma, se fisso hai partir, potessi
157
1796
e aperto e steso se lo appese al collo
158
1796
e il delitto e se stessa odia ed abborre
159
1796
non opporrà difese. ¶ Che se contro ragion s’ostineranno
160
1796
necessaria conseguenza, ¶ e a se stessi imputar dovran, se
161
1796
se stessi imputar dovran, se tutto ¶ vedranno il lor
162
1796
pranzo il gioco; ¶ e se gli affari andavano in
163
1796
t’odi intanto dir, se chiedi ascolto: ¶ «Cutsai non
164
1796
orma di grande in non hanno ¶ e lo
165
1796
dette increbbe ¶ e fra disse: «Oh, il gran
166
1796
il fatto ignoto ¶ o se non l’ignorò finse
167
1796
miserabil gente ¶ rimaner può, se non celar sotterra ¶ i
168
1796
de’ cortigian mogolli. ¶ E se in quel primo general
169
1796
predar momenti spende; ¶ e se magnate incontra, o bonzo
170
1796
e l’insolenza. ¶ E se pur anche io son
171
1796
rivedrò sul soglio: ¶ che, se fisso è nel ciel
172
1796
mio, ¶ qualche conforto almen, se il tuo mi tolli
173
1796
pubblico voto fe’ che, se potrebbe ¶ scampar da quel
174
1796
satelliti di Iarba. ¶ Qual, se ignota cagion muove e
175
1796
contro Turcano. ¶ Dubbio è se tuttavia Toleicona ¶ sul trono
176
1796
siederà di Gengiscano, ¶ o se lo scettro d’Asia
177
1796
il ribello affronta; ¶ quei se gli scaglia incontro e
178
1796
faccia a terra, ¶ e se gli rupper brache e
179
1796
come plebea vecchia bagascia, ¶ se forza o autorità non
180
1796
ed al morbo di propagatore, ¶ prende spietato disuman
181
1796
stessi termini s’impiccia ¶ se vuol nomar marinaresco attrezzo
182
1796
e il merto ognor, se pur ve n’è
183
1796
che giova a me, se poi nel mar m
184
1796
errar disperse, ¶ né più se ne poté saper novella
185
1796
esatto. ¶ Satirico, faceto, universale, ¶ se non sempre instruisce almen
186
1796
acciò nel mondo inter se ne parlasse. ¶ E fu
187
1796
e fattolo seder a vicino, ¶ gli dimandò del
188
1796
fosse la cagion, e se in cammino ¶ sinistri incontri
189
1796
maggior tu non potresti ¶ se mi cedessi ancor gl
190
1796
partir m’impose ¶ che, se cadessi mai dall’eminente
191
1796
trattenerti seco in Trabisonda. ¶ Se conosciuto io non t
192
1796
Mosè o di Cristo, ¶ se invisibile e incognito vivea
193
1796
e incognito vivea ¶ o se da tutti era trattato
194
1796
s’era bell’uom, se un buon serraglio avea
195
1796
tutto il bisognevole provvisto, ¶ se avea profeti in corte
196
1796
e dava oracoli ¶ e se si dilettava a far
197
1796
de’ cardinali: ¶ volle saper se tutti eran cristiani, ¶ s
198
1796
elogio; ¶ ciò gli accadea, se Scardassal non era, ¶ che
199
1796
premea ¶ e ingombrava di mezzo emisfero. ¶ Vaso di
200
1796
L’autor presso di celato il tenne ¶ finché
201
1796
cara vende a chi se ne incapriccia ¶ per raro
202
1796
mente. ¶ Chi vuol saper se Turachina è bella, ¶ com
203
1796
corpo e di persona, ¶ se porta il guardinfante o
204
1796
o la gonnella ¶ e se in testa ha la
205
1796
cresta o la corona, ¶ se qual si dice è
206
1796
è l’usanza: ¶ che se non si può sempre
207
1796
ed alleato antico; ¶ che se per ottenere il ben
208
1796
ma la necessità sol se ne incolpi ¶ di prevenir
209
1796
dagli anatemi non puollo ¶ se a chiedergli perdon non
210
1796
Padre Santo ¶ d’armar, se occasion si offra opportuna
211
1796
e sciocca, ¶ parla, né se le può turar la
212
1796
poscia a Toto dicea: «Se appo il Gran Lama
213
1796
coi ferri ignudi. ¶ Guai, se talun rincontrala per via
214
1796
sbirraglia i poveri villani ¶ se, infranti dai cavalli e
215
1796
le attrocità mogolle. ¶ Che se di qualche clandestin reato
216
1796
il santo incominciò pellegrinaggio. ¶ Se per castella e per
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1796
convien che bade, ¶ che se s’inciampa o ponsi
218
1796
lamica e dappoco, ¶ ma se talun sovr’altri si
219
1796
a terra ¶ e a se stesso ne fa verde
220
1796
vicin vi passa e se ne avvede appena. ¶ Cento
221
1796
Sempre il lama venal, se trovar può ¶ il comprator
222
1796
e agli sguardi profan se stesso cela. ¶ Spesso oracoli
223
1796
vince i secoli ancor, se non l’ammazza ¶ o
224
1796
strale o laccio, o se altra insidia ordita ¶ non
225
1796
folle zel contro di feroce. ¶ Giunta alla falda
226
1796
deputati a propor che, se un tantino ¶ refocillarsi e
227
1796
la figura ¶ e veder se ne ponno appena i
228
1796
vuol dell’imbarrazzo altrui. ¶ Se talvolta l’autor con
229
1796
dolor, cara compagna? ¶ Pur, se non fallo il calcolo
230
1796
mai lo sospettò, niun se ne accorse. ¶ Ma bisogna
231
1796
arrest’ella e con Turfana prende, ¶ oltre alla
232
1796
lo seppe mai, niun se ne avvide. ¶ Non più
233
1796
principal tener mi voglio: ¶ se su i rami sviarmi
234
1796
perché cotal vocabolo in se stesso ¶ ogn’altro pregio
235
1796
cosa degna di memoria, ¶ se non original, certo a
236
1796
applaudire al magnanimo rifiuto: ¶ se sì spesso applaudiste alla
237
1796
quel dottissimo senato. ¶ Come – se il paragon non vi
238
1796
ha l’ha da se stessa. ¶ Che pertanto, a
239
1796
ma altre lingue indagar se si vorranno, ¶ termin si
240
1796
non debba usarsi mai se non in greco. ¶ D
241
1796
sovvenir di benefici, ¶ che se interesse vil se gli
242
1796
che se interesse vil se gli presenta ¶ dover e
243
1796
che si propone, ¶ che se poi trovar vuolsi antica
244
1796
principî assurdi ed empi. ¶ Se poi sempre Azzodin oprasse
245
1796
nel corpo umano, ¶ che se pei vasi tutti e
246
1796
corpo è sano; ¶ ma se in parte ringorgasi e
247
1796
correnti e lisce, ¶ che se util manca permanente e
248
1796
maggior gratificollo, ¶ perch’ei, se s’ha da dir
249
1796
stranezze. ¶ Ma l’uom, se il ciel non lo
250
1796
cui fantasia glien prende, ¶ se talun di regnar si
251
1796
di basir di fame, ¶ se non avea d’intorno
252
1796
e grazie al ciel se gli può star accanto
253
1796
dritti e ingerenze a arrogando in guisa ¶ che
254
1796
confin del regno: ¶ che se sul viso appar sdegno
255
1796
tavola rotonda; ¶ e guai se alcun di ciò motteggia
256
1796
occorrenza ¶ non inimici almen, se non amici, ¶ senza la
257
1796
e quei: «D’amico ¶ se parlar deggio, ei divenir
258
1796
ei nol cura; ¶ e se il periglio allor che
259
1796
solo gli basta. ¶ Ma se tarda il riparo al
260
1796
son io sovente seco – ¶ se la tua fuga e
261
1796
e bieco, ¶ né so se sai ch’ei volle
262
1796
anche or nol vedo. ¶ Se poi meco Zelmira unir
263
1796
posso ancora. ¶ Ma perdona se cosa ancor ti chieggio
264
1796
Tommaso e fra di ne rise; ¶ la dignità
265
1796
a inumerabili vicende, ¶ e se ciò ch’egli vide
266
1796
non piaccia, ¶ poiché arricciar se gli vedea le nari
267
1796
cresce e temporal minaccia, ¶ se a tempo Scardassal non
268
1796
Fareddino a Piancarpin chiedea ¶ se di picciolo Stato o
269
1796
e guai per lui se d’un po’ più
270
1796
inculcando che più non se ne parli, ¶ sino alle
271
1796
in corte sopra tutto se ne parla. ¶ La comenta
272
1796
poema inver tema novello, ¶ se ambo, un punto facendone
273
1796
sembra ¶ dar spettacol di l’atleta nudo ¶ e
274
1796
Orenzeb dall’età prima ¶ se stesso al sommo di
275
1796
de’ mortali; ¶ voi, che se oltrepassar del regio tetto
276
1796
gran tempo Catuna entro se stessa ¶ desiderato avea veder
277
1796
che il vide a venire. ¶ Che non immaginò
278
1796
rozze anime fiere; ¶ e se gran fama precedé Orenzebbe
279
1796
della stessa idea, ¶ poiché, se veri fosser tai rumori
280
1796
Orenzebbe allora, ¶ non so se per negozio o complimento
281
1796
coi dolci nodi sui, ¶ se non che iniquità maligna
282
1796
fosse empia e feroce ¶ se orma d’umanità serbava
283
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bella inconsolabil sposa; ¶ e se in liete assemblee de
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son coloro, ¶ non so se di pietà più degni
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al destro lato. ¶ Or se alcun di costor impiego
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ottien, qual fia stupor se poi prevarica? ¶ Altri, per
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ultimo confine. ¶ E soggiungea: «Se fra profana folla ¶ qui
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della dottrina sana: ¶ che se varie ragion l’avean
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una volta. ¶ Soggiunse poi: «Se il ciel ti tocca
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pervenni altre cagioni ¶ cerca, se vuoi, che a merto
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avventura; ¶ e poscia soggiungea: «Se desir hai ¶ conoscer la
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piè levossi e allor se le fe’ avanti ¶ Mengo
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ne sentì forse. ¶ E accusò di lieve ed
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col dolce amore ¶ entro se stesso comparando gia. ¶ Ma
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e avverte, ¶ Catuna in ne ride e sen
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fuggi il periglioso ¶ giuoco, se di te cura aver
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alcun colà non spere ¶ se il sovrano voler non
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far sua corte, ¶ acciò, se mai per drudo suo
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Orenzeb critica adopre. ¶ Nulla, se indegno il crede, approva
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Orenzebbe ¶ e molto più se mai le cade in
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più angusto confin: che se il possente ¶ Orenzebbe e
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vinto e distrutto. ¶ Tal, se l’attento osservator degli
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d’eroi ¶ invan trovar, se non fra lor, tu
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non curanza, ¶ onde a se stessa sia pena e
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veneri e s’estimi. ¶ «Se Catuna di drudi ha
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per carattere o malizia, ¶ se d’onor marca o
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non erano a Pitù se non d’impiccio; ¶ onde
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su quel trono in volgea ¶ e il legitimo
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né altrui fe’ mai. ¶ Se tu creder nol vuoi
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e attonito non sa se creder deggia ¶ vero ciò
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in me per via. ¶ Se tor la vita a
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suo piacer gli lice. ¶ Se d’amante e d
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prestato avea, ¶ né so se in premio o in
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comanderà su questo lido ¶ se non quanto il permette
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mangerem, berremo e poi ¶ se vuoi ragazze fra queste
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caccia io ti darò, se vuoi, ¶ e frecce ed
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e un cane; ¶ che se poi preferisci ire alla
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Lascio a te giudicar se tai galanti ¶ tenerli attorno
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caso era diverso. ¶ Che se vuole talun darmi di
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talun darmi di naso, ¶ se far vuole il censor
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pietà stimol si sente. ¶ Se il guerrier vince ha
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obblia, resta il profitto. ¶ Se appar in sul teatro
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alme inutili la terra. ¶ Se in quel sentier qualunque
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non pensi. ¶ Perché stupir se per la via più
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primier si debbe ¶ che, se ombra di coltura hanno
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usi stranieri apprese, ¶ tanto se gli scaldò la fantasia
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a conseguir non giunse ¶ se non che prematuro ed
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iniquità riceve. ¶ E oh se il gran Gengiscan tornasse
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non mai troppe! ¶ Or, se come tuttor te l
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di quel Prence invitto, ¶ se metodo non v’è
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Tommaso, ¶ a corteggiarla, e se le fero amiche ¶ e
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Turachina, siccome accade spesso, ¶ se giovin forte e bello
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gli avea ridutti; ¶ e se talvolta io mi prendea
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preparò memorabile castigo, ¶ che se fatto veniagli affronto o
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non fosse, o pria ¶ se l’avesse Asmodeo portata
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sia valor – scoperse, ¶ e se altre isole son per
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questo immenso pelago disperse, ¶ se mai nave v’approda
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nave v’approda, o se più innante ¶ nel mondo
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egual distanza ¶ d’isole, se non erro, una trentina
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lo lascio ad essi. ¶ Se il paese non è
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approdar legni stranieri, ¶ e se ne eccettui quel che
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vidi altro naviglio ancora ¶ se non di pescatori alcuna
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varca». ¶ «Deh» Tommaso dicea «Se tal domanda ¶ lice a
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Mogollia ti manda, ¶ e se eseguisci ognor ciò che
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o il minister comanda, ¶ se tenuti son qua sino
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alla balia de’ lupi. ¶ Se in vita esule alcun
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minister l’ignora; ¶ e se – ma tardi e raro
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Ma che diresti poi se ti dicessi ¶ che, delle
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ai viventi ed a se stessi, ¶ senza favella e
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consegno, ¶ che il menan, se si può lo stesso
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muor di stento o se lo pappan gli orsi
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pappan gli orsi. ¶ Che se unghia o dente nol
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il tuo buon Toto, ¶ se non er’io, ti
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corse a Bozzon e se lo strinse al seno
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E vede ognor che se gli tien celato ¶ il
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prenda, ¶ né manca omai se non che alcun accosti
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e l’odio in covando aspetta ¶ il momento
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audace, ¶ cui tutto togli se togli il salario; ¶ e
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con somma gelosia tenere, ¶ se disegno potean, trama o
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insiem confusi ed indistinti: ¶ se risentiano i colpi eran
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i colpi eran viventi, ¶ se non li risentiano erano
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gettarsi in fiume e se ne empir le fosse
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saprebbe? – ¶ dimmi» Bozzon dicea «Se, qual si spande ¶ fama
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Non altri inver potrebbe ¶ se non io soddisfar le
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al grande applaude. ¶ E se vuolsi un ben vero
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l’accesso. ¶ E guai se portar priego o lamentanza
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o incauto nel passar se le presenta: ¶ ch’ella
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le presenta: ¶ ch’ella, se nuova incognita sembianza ¶ vedesi
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simil guisa, ¶ quel palpitar se cosa ascolta o vede
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quel sembiante gli par, se pur non erra. ¶ Non
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tra ghiacci e rupi: ¶ se il diavol fallo vivere
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raccheta e calma, ¶ poiché, se a un mal che
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il mento ¶ e addosso se le aggruppa e a
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le aggruppa e a la stringe. ¶ Si raccapriccia
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tutti i mezzi in volge e combina ¶ per
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per lei compatimento: ¶ poiché, se dentro i limiti del
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vuolsi giusta lode e se si schiva ¶ l’adulator
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quella ¶ piaggia venir a le due straniere, ¶ poscia
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ancor pensava ¶ e in l’abitual lussuria attizza
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donne mie, lo faccio; ¶ se prometto tacer, crepo ma