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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Leon Battista Alberti, I libri della famiglia, 1440

concordanze di «se»

nautoretestoannoconcordanza
1
1440
pericolo stracchi, guadagnando per sostenere insieme e la
2
1440
lasciare i suoi doppo più e più ricchi
3
1440
volte meno satisfanno a per rendere i suoi
4
1440
publice e gloriose disonestando stessi, furiando, né uccisono
5
1440
e ragioni tue. E se io non stimassi me
6
1440
pure Lionardo, provedi tu se così vuoi t'aconsentisca
7
1440
innamoramento. Ma chi sarà, se già tu uomo eloquentissimo
8
1440
stultizia e furia. E se così giudicherai, in questo
9
1440
a te non sarà se non quanto meco vorrai
10
1440
non parrà dello amore se non quanto pare da
11
1440
non in tutto stolto, se di questi Soldunni uno
12
1440
stimarebbe a meno che se uno innamorato, come se
13
1440
se uno innamorato, come se raro per amore sono
14
1440
de' nostri satisfare. E se a te gli studi
15
1440
assai sono, grati, e se più che l'usato
16
1440
accettissimi. Adunque ora, Lionardo, se da noi qui ti
17
1440
in quell'ombra discernono se ivi più fosse o
18
1440
tenebre della poca per e non bene alluminata
19
1440
materia atto e sufficiente, se io mi confidassi entrando
20
1440
A' dotti potrei io se non dire cose a
21
1440
fu il favellare inutile se non quando sia chi
22
1440
ben t'ascolti. ¶ BATTISTA ¶ Se io non conoscessi la
23
1440
molto pregartene. Ma te, se altro non tiene a
24
1440
amico e fratello. E se tu qui degenerassi testé
25
1440
tua usitata facilità, e se poco e' nostri studii
26
1440
non aspettate da me se non quanto di cosa
27
1440
grave. O fortuna, quanto se' contro alla famiglia nostra
28
1440
non altro gli bisogna se non dar modo di
29
1440
e lascivia venerea. E se non fusse perché come
30
1440
mondo, come ciascuno da stessi può immaginando conoscere
31
1440
quale nutrissino e difendessino stessi e il nato
32
1440
il marito, né a né a' suoi cosa
33
1440
per più che per stessi insiem' e per
34
1440
che fosse nato per stessi in prima sostentare
35
1440
giovani avere a reggere , e per questo reputano
36
1440
odioso incarco convenirli sostenere e la donna e
37
1440
voluntà paterne. A chi arà affannato per acquistare
38
1440
pesarà non avere doppo vero erede e conservadore
39
1440
può in tutto riputare spento né mancato, però
40
1440
altro sopra tutto desiderava se non come ella piangendo
41
1440
è chi per povertà scusi, sia questa e
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1440
molti insieme non sarà se non facile e devutissima
43
1440
restituire più uomini a se congiuntissimi nel sangue e
44
1440
padri ne' loro testamenti: "Se tu al tempo ragionevole
45
1440
a statuire e confermare stessi che a procreare
46
1440
non rifiutino alcuna nuora se non quelle le quali
47
1440
biasimo. Del resto contenti chi arà a contentare
48
1440
che ottimo sarà indizio se la fanciulla si troverà
49
1440
intero e fermo. E se in te, come spero
50
1440
essere tale che molto stessi possa non solo
51
1440
parte molto lodatissimi. E se tu, Lionardo, per non
52
1440
loro detto contraporti, e se ora a te fu
53
1440
tu a troppa baldanza se io, per imparare da
54
1440
contro la sentenza tua? Se a me fia licito
55
1440
potrei riputarti a biasimo se tu, più che in
56
1440
Io non potrò riputare se non continentissimo te, el
57
1440
Pure ardirò, Lionardo. E se io forse dicessi cosa
58
1440
quanto per essercitarmi. E se io ti paressi in
59
1440
nato a produrre di stessi e ampliare sua
60
1440
infima parte sentono in le forze d'amore
61
1440
e ferocità contendono. E se questo manifesto appare in
62
1440
a rafrenare e fermare stessi con ragione e
63
1440
quale uomo, certo prudentissimo, se lo amore fusse cosa
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1440
riputar grandissimo, però che se la benivolenza sorge da
65
1440
gratissimo piacere e diletto; se la benivolenza cresce per
66
1440
familiarità che colla moglie; se l'amore si collega
67
1440
donna e continua compagna; se l'amicizia sta compagna
68
1440
province orientali reina, quale, se ben mi ramenta, Curzio
69
1440
sapere volere o seguire se non quanto stimino essere
70
1440
colui al quale esso stessi tiene dedicato. E
71
1440
forza adunque sarà questa, se amore potrà in uno
72
1440
in te. Ma guarda se così convenga, come diceva
73
1440
E anche non so se a que' tuoi filosofi
74
1440
Stimo voleva persuadere solo essere amando libero, ove
75
1440
qui monstrava l'amore? Se questi animi superbi e
76
1440
cupidità, brutto amore, poiché se' ubidito dagli animi ricchi
77
1440
veggo l'amicizia in conservi forze quanto l
78
1440
ti parere quasi come se io difendessi la causa
79
1440
essere studioso. Lodoti, Battista, se hai voluto così meco
80
1440
alcuni innamorati, quasi come se noi ricercassimo chi tra
81
1440
tanto, che chi in lo riceve, costui in
82
1440
si ritruovi fuori di stessi, e nel seno
83
1440
animali bruti e vili, se in lui non fusse
84
1440
aodii il vizio, e stesso inciti con buone
85
1440
in ogni lascivo apetito medesimo rafreni e contenga
86
1440
a lui nulla rimarrà se non le sole membra
87
1440
involge nelle voluttà, e stessi al continuo desta
88
1440
danza e leggerezza assai stessi infiamma, non pare
89
1440
imbecillita la natura umana, se a noi fosse forza
90
1440
sarebbe infelicità la nostra, se presi d'amore mai
91
1440
veemente suo amore a stessi. Fu questo, Battista
92
1440
donare all'amico, privarne , cederne a chi già
93
1440
tutto con furia, e se mai ti vuole grande
94
1440
mai ti vuole grande, se t'adorna, se ti
95
1440
grande, se t'adorna, se ti rende fortunato e
96
1440
per te, ma per stessi contentarsi. Vero. Ma
97
1440
non le sapere. E se tu vi poni mente
98
1440
si troverebbono volesseno in avere tanta fermezza agli
99
1440
stato sollazzo e piacere, se io non vedessi testé
100
1440
dài nuova fatica, come se tu non sapessi quanto
101
1440
possa in ogni cosa. Se la sollecitudine d'uno
102
1440
nuovo ridisse: "Operam perdidi"; se questo in una bestia
103
1440
e' tuoi figliuoli sappiano se non quanto sia mestiere
104
1440
seconda dota restò, a testé quanto prima tutto
105
1440
chi è desidioso in , chi non cura emendare
106
1440
cura emendare e correggere stesso, si porge desidioso
107
1440
Ma tu, Adovardo, che se' quanto sia possibile sollecito
108
1440
tutto si fa; Adovardo, se tu puoi questo, quanto
109
1440
lieti. Ma dimmi, Lionardo, se tu avessi fanciugli, tu
110
1440
cappare piggior consiglio. ¶ LIONARDO ¶ Se io avessi figliuoli, io
111
1440
benché in tutto non se gli avenga, chi quanto
112
1440
avenga, chi quanto in può s'adopera in
113
1440
servile, ma col quale, se maligna fortuna acadesse, potesse
114
1440
le sue necessitati satisfacere? Se la instabilità delle cose
115
1440
a ogni fortuna. E se in casa nostra mai
116
1440
adunque al continuo in soffra questi tanti sospetti
117
1440
figliuoli contumaci e superbi, se già tu non volessi
118
1440
prima a essere diligente se non quando el figliuolo
119
1440
tutto sia fatto vizioso. Se 'l padre serà sempre
120
1440
dividerà el figliuolo da , né lo scaccerà come
121
1440
sozze, pericolose, infame a e a' suoi. Ma
122
1440
e' gentili ingegni in per male ove siano
123
1440
questo permetteno utile rimedio. Se il figliuolo tuo non
124
1440
nollo avere per figliuolo. Se non ti ubbidisce come
125
1440
abbatterà in alcuna età se non ricevere da' suoi
126
1440
scemare osservanza e subiezione, se ne' maggiori non cresce
127
1440
ignavia. ¶ ADOVARDO ¶ O Lionardo, se tutti e' padri ascoltassino
128
1440
acquistare virtù e fama, se la fortuna di queste
129
1440
serà con noi avara, se inverso de' padri diligenti
130
1440
guidarli? ¶ LIONARDO ¶ Domandimi tu se io mi vergognassi essere
131
1440
vergognassi essere povero, o se io temessi che la
132
1440
studioso e modesto? E se tu annoverrai bene, più
133
1440
virtù è troppa di stessa contenta. Assai sarà
134
1440
questo più mi piacerà se io vederò che tu
135
1440
scrittori quanto hai veduto se' eruditissimo? Quale stolto cercasse
136
1440
cavalcare. Partissi. Noi rimanemmo, se Lorenzo ci comandasse. ¶ LIBER
137
1440
e certo maggior contentamento, se voi ancora insieme avessi
138
1440
LIONARDO ¶ Quasi, Battista, come se a te non stessi
139
1440
non gl' essere grato se io non gli consentiva
140
1440
pruova e giudicio in stessi osservava. E onde
141
1440
carissimo e accettissimo. Ma se Adovardo, uomo quanto vedi
142
1440
beneficio e benivolenza. Però, se Adovardo, il quale per
143
1440
suoi per ora presenti, se costui prepone l'amore
144
1440
maravigliarci. Credi tu, Battista, se Adovardo avessi de' veri
145
1440
paiono forse leggieri, e se quegli filosafi tanto in
146
1440
quegli filosafi tanto in stessi poterono, tu forse
147
1440
ne' nostri possibile? E se quegli maturi tanto poterono
148
1440
maturi tanto poterono in statuire e seguire, stimi
149
1440
mal composite parole, come se noi in presenza di
150
1440
tu più di me se' esperto e dotto; ma
151
1440
tutte le cose molto adopera quanto sia dovuto
152
1440
tali che le possino stessi in sua età
153
1440
propulsare quel che a fusse contrario e nocivo
154
1440
vizioso esservi mancamento. Pertanto, se la sentenza di costoro
155
1440
natura venire quanto per possa perfetta, a me
156
1440
non è virtù altro se none in sé perfetta
157
1440
altro se none in perfetta e ben produtta
158
1440
appetiti degli uomini, come, se ben mi ramenta, già
159
1440
questo avari e tegnenti. Se adunque ne' tuoi apparirà
160
1440
elegantissime e prestantissime. E se gli vedrai robusti, altieri
161
1440
pare officio a' padri, se il fanciullo declina a
162
1440
e lodate cose; e se da sé il figliuolo
163
1440
cose; e se da il figliuolo fusse nella
164
1440
stimo troppo gran fatica, se in parte alcuna sono
165
1440
potevano vincere più facile se non in Italia colle
166
1440
miglior cura emendatolo. E se pure il vizio abbonda
167
1440
grazia riceuti, né in stessi contenti, non lieti
168
1440
che quella quale a stessi prieme l'animo
169
1440
essere biasimato, sempre stimano essere dagli altri uomini
170
1440
riposare coll'animo. Vedilo, se vince, stare in agonia
171
1440
e' danari; e così, se perde, si consuma di
172
1440
la voluttà. Questa in conduce e' tradimenti inverso
173
1440
insieme molto stimino in stessi e onorino in
174
1440
e a meritare in stesso pari lode e
175
1440
disoneste e brutte. Ma se ne' figliuoli nostri fussero
176
1440
e odio, o vero stessi abandona, disfidasi e
177
1440
cura onestarsi; e così, se ne' figliuoli sono virtù
178
1440
ne' figliuoli e' vizii se non poi che sono
179
1440
sanza lettere sarà mai se non rustico riputato. E
180
1440
de' maggiori acquistino in tanto grandissimo contentamento, quanto
181
1440
spazio alcuno, quale in tanto sia grato e
182
1440
è sì premiata fatica, se fatica si chiama più
183
1440
nostra famiglia Alberta fiorivano. Se cosa alcuna si truova
184
1440
né stimino averli insegnato se none veggono in tutto
185
1440
che a uno vaso: se da prima tu forse
186
1440
poi ne serba in sapore. Però si vogliono
187
1440
all'altre faccende fu se none utilissimo. E quanto
188
1440
virile. Forse a' vecchi se ne permette alcuno, scacchi
189
1440
e impigrirsi: loro in piglino essercizii; muovano persona
190
1440
palla perduto cento, davane se non cinquanta. Adunque disseli
191
1440
Che mi daresti tu, se io con una sola
192
1440
Né a me dispiacerebbe se i fanciulli avessero per
193
1440
deboli che quasi sostengano , più si loda el
194
1440
Egizii persino da fanciulli adusavano a star sotto
195
1440
e' quali prima in avevano qualche vizio, poi
196
1440
essercitandosi in cose lodatissime corressero. Metrodoro, quel filosofo
197
1440
si vede essere fatigoso. Se in costoro in cose
198
1440
le cose mai fu se non lodatissimo. Piglinsi e
199
1440
lividi, vergheggiati, e spesso se' necessitato tu stessi darli
200
1440
E piacerammi o dilettarti, se così aspetti, o trarti
201
1440
animo questa mala opinione, se così forse bisogna. E
202
1440
antiquo e famosissimo filosofo, se a lui fusse licito
203
1440
chi stimi le ricchezze se non faticose e incommode
204
1440
bene usarle, e sarà se non dannosa ogni ricchezza
205
1440
la qual abbia in servitù e maninconie, come
206
1440
virtù, farli imparare reggere in prima ed emendare
207
1440
altra minor cosa. ¶ E se i padri da sé
208
1440
se i padri da non sono atti, o
209
1440
per altri maggior faccendi (se alcuna n'è maggiore
210
1440
civili, e stimava in officio de' padri insegnare
211
1440
ornatissimi. ¶ Così farei io, se io fussi padre. Ogni
212
1440
costumati e riverenti; e se pure e' fanciulli sdrucciolassino
213
1440
tarentino el quale disse: "Se io non fussi crucciato
214
1440
pigliarne punizione in altrui, se prima non deponeva in
215
1440
prima non deponeva in la sua ira. Né
216
1440
buoni consigli, sempre in stesso troppo fidarsi e
217
1440
lo indurito e incaparbito stessi rompe ad ira
218
1440
truova chi già in stesso abituato a non
219
1440
abituato a non patire se non quanto gli agradi
220
1440
agli altri soprastare, costui, se caso alcuno se gli
221
1440
costui, se caso alcuno se gli oppone e interrompe
222
1440
pare non curi dare stessi in precipizii e
223
1440
E così chi di stessi poco fa cura
224
1440
gara dispiaccia quanto in la veggano men lodevole
225
1440
a molti vizii. E se a' padri duole quella
226
1440
più". E, sciocchi babbi, se 'l fanciullo arà scalfito
227
1440
si lascia adrieto; ma se el fanciullo cade coll
228
1440
di fare e rispondere se non quello che gli
229
1440
quello che gli pare, se ruina in quella golosità
230
1440
ruina in quella golosità, se profonda in quella ostinata
231
1440
El padre adunque in stesso goloso e lascivio
232
1440
arei io per iscusati se per fare e' suoi
233
1440
facciano piangere loro. E se pure truovi di questi
234
1440
quel vizio che a in sé non dispiace
235
1440
che a sé in non dispiace, questi essendo
236
1440
vizii in quali sentano essere quasi infami, battono
237
1440
iniustissimi, che non emendano prima di quello che
238
1440
prima con essemplo di stessi insegnando, e con
239
1440
poco altro merita laude se non quello che sia
240
1440
mai si vorrebbe ragionare se non di cose buone
241
1440
adunque così è, Adovardo, se le sollecitudine de' padri
242
1440
grandissimo alla famiglia nostra se tanto numero di figliuoli
243
1440
chi duole vederli piangere se forse cadendo un poco
244
1440
moglie". Ben sai tu se io vi sono di
245
1440
stesso infiammato satisfarvi, o se pure credete il vostro
246
1440
abbiamo riso assai. Quanto se io avessi fanciugli, io
247
1440
aspetti. Piglierei questa licenza se la donna per sinistro
248
1440
simili mali. E credo se la balia o da
249
1440
la balia o da fia, o per uso
250
1440
pigli nutrimento appropriato a e ne' primi bisogni
251
1440
loro dati, che dolersi se chi te gli prestò
252
1440
chi te gli prestò se gli ha in tempo
253
1440
ragionevole animo disse, sapea avere generato un uomo
254
1440
non gli parea intollerabile se chi era nato per
255
1440
sciocco, el quale in non sia certissimo come
256
1440
che nella prima infanzia, se già e' grandi e
257
1440
el quale non tenga quanto si richiede moderato
258
1440
carissimi. La qual cosa se alcuno biasima, insieme vitupera
259
1440
si scrive vidde a nati divo Augusto Cesare
260
1440
e speri ciascun padre essere simile a Dionisio
261
1440
sarebbono però a' padri se non pieni di maninconia
262
1440
alla nostra antichissima libertà, se chi have adempiere nella
263
1440
molte ricchezze. Non so se in noi Toscani questo
264
1440
i suoi cittadini. E se così fusse, quanto saranno
265
1440
innumerabili. ¶ LIONARDO ¶ Quanto, Adovardo, se io ti dicessi ch
266
1440
veste nera. Sì che, se i padri fussero più
267
1440
patria sua e a stesso. I figliuoli costumati
268
1440
Apollonio alabandese retorico quale, se i giovani non gli
269
1440
gli afaceano, e non se gli lasciava apresso perdere
270
1440
prudenti vecchi era commendato, essercitavano. E se fussero
271
1440
commendato, sé essercitavano. E se fussero stati a' buoni
272
1440
con esso crescono. E se forse non fussero o
273
1440
leggieri essercizii, e sempre se gli preponga essercitazioni quanto
274
1440
virili e onorate. E se non fussero idonei e
275
1440
a quelle lodatissime, e se fussero inutili ad altro
276
1440
fermarne perfetta cognizione. E se tu credessi nell'altre
277
1440
e attristagli la solitudine; se tu in costoro credessi
278
1440
manifesti, co' quali porgano tale che gli uomini
279
1440
grillare colle mani, allora se vi badano, se vi
280
1440
allora se vi badano, se vi si destano, dimonstrano
281
1440
e all'arme. E se più loro piace que
282
1440
perché e' non volea, se alcuna pazzia toccasse loro
283
1440
passioni d'animo, che se tu più dì v
284
1440
gli rispose, favellava da a sé. "Guarda", disse
285
1440
favellava da sé a . "Guarda", disse Catone, "che
286
1440
ascoltare e rispondere a stessi, più era facile
287
1440
non s'appartenga, parrà se non leggiere, e stimeralla
288
1440
colle quali ciascuno può stesso senza pericolo alcuno
289
1440
e ricordare e di stessi porgere lodatissimo essemplo
290
1440
giovani ubidendo e imitando". ¶ Se queste e molte più
291
1440
padri delle famiglie necessarie; se la cura del reggere
292
1440
animo adirizzarla e ristituirla se già fusse dagli urti
293
1440
stato ove ti truovi. Se tu se' obligato a
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ti truovi. Se tu se' obligato a chi nella
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a quello sarai obligatissimo. Se e' si debba ogni
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tuo a chi tu se' più che alcuno altro
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a te stesso obligatissimo. Se dell'avere, del bene
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quale tu hai avuto se non la roba la
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il nutrimento tanto tempo, se none il nutrimento l
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prima a' quali conoscono essere più che agli
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debolezze loro; sperino in da' suoi minori quella
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miei maggiori mi vedesse se non ritto e aparecchiato
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non ritto e aparecchiato se cosa mi volessino comandare
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reduttomi tra' giovani amici, se prima come da padre
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fra te stesso. E se conoscerai te non essere
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può la virtù per sola, rendere beato e
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tutte l'opere dedica a seguire e osservare
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precetto col quale alontani da' vizii e fugga
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e arte vaglia di nelle seconde e quiete
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teneri e deboli anni, se none in tutto, in
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in voi stessi triunfo, se arete in ogni vita
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altri mortali. Chi in arà virtù, a costui
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costui el quale arà stessi dedicato ad aumentare
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inutile pompe de' mortorii, se non perché la piatà
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sia lodata e approvata? Se così credete, non serà
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potrebbe stimare, - disse Adovardo, - se none chi in sé
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se none chi in stessi lo pruova, quanto
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per dimonstrare quanto in sia fede e merito
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delle cose amate, stimando già esserne privato, non
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venerea molto più in mi par feroce e
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e quasi sempre di lascia inimistà. Né anche
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sua radice e nascimento, se già a te altro
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me non più là se non quanto mi pareva
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quello in che tu se' affaticatoti più t'è
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metta in animo a cosa cara più che
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cosa cara più che stesso, e così c
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a buona fortuna. E se la natura non richiedesse
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più altri affanni in grandi e gravi el
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che ogni cosa procreata stessi conservi, ricevendo da
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quelli che sono di usciti e per sé
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sé usciti e per nati. E confesso a
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voi padri essere non se non debito avere cura
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Né ora ti domando se quella così fatta sollecitudine
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crescimenti o fini in abbia ciascuno amore. Né
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e così per tutti se ne dice ch'e
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e dolce prima età. Se adunque così è, Adovardo
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me maravigliarmi e dolermi se tanto valesse contro agli
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iniqua e maligna, e se così a lei fosse
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e dagli amici sentiano essere amate e reverite
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parse da voler conoscere se mai tanto nelle cose
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possa la fortuna, e se a lei sia questa
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unde, nelle quali stolti stessi precipitorono. E così
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forza furne cagione. ¶ Ma se alcuno con diligenza qui
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propagarsi a gloria, e stessi molto commendarsi alla
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cittadini, che in adornar con delizie e sopra
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e strenuissime opere a prescrivono? E come diremo
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fortuna solo a chi se gli sottomette. ¶ E in
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loro sequì la fortuna se non facile e seconda
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o l’altre nazioni se l’hanno per nostra
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chi nolla vuole. E se così si conosce la
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suoi immanissimi flutti, ove stessi abandonano, infrange e
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tante singularissime cose, come se voi per vostro intelletto
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espettazione non altro cercare se non di rendermivi oveunque
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animo non potervi Battista se non piacere, poiché in
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vostre. E questo, vero, se io vedrò che voi
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degni di memoria, e se me qui stimarete qual
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ciascuno di noi quanto stesso ama, sarebbono a
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e poco acerbe perderle, se io potessi di me
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solea Iulio Cesare di dire, sé alla età
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Cesare di sé dire, alla età, alla felicità
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nella patria mia potere, se non con qualche pregio
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giacere tra’ miei passati! Se la fortuna non me
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me lo permette, o se la natura qui usa
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el corso suo, o se pure io sono nato
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di casa nostra. Ma se altro destino richiede questo
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sarai da lodarti, Lorenzo, se starai di miglior voglia
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stima con noi insieme, se noi non siamo troppo
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me ascritto ad imprudenza se per incender costoro ad
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costoro sono stati da sempre ubidienti, riverenti, e
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della gioventù, nella quale se alcuno vizio era, quello
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per proprio ingegno da a sé depravato e
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ingegno da sé a depravato e corrotto, ora
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da piccioli porgere di ottima indole, avere in
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ottima indole, avere in aere e aspetto molto
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e umani che siano, se non saranno molto nella
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grado, tanto sentiranno in maggior fracasso. Le priete
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famiglia. Né però è se non lodata, pia e
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volontà fredde a onorare stessi insieme e magnificare
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a me pare opera se non molto dignissima e
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anzi da qualunque di stessi vorrà da' minori
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mantenersi il pregio in della vecchiezza, el qual
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accrescere e conservare in maggiore autorità e dignità
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di casa negligente sappia meritare gran biasimo, se
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sé meritare gran biasimo, se in parte alcuna lascia
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e grandire e' nostri, se noi li terremo adrieto
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non fusse per altro se none per avermi scarico
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GIANNOZZO ¶ Dicotelo. Per vedere se quella voglia m'uscisse
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GIANNOZZO ¶ Però non è se non dovuto che a
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masserizia. Ma non so se io mi giudico il
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quali cose da per ciascuna sarà non piccolissima
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a chi sia in buono, e non in
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truova piacevole quanto contentare stesso, e assai si
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come sarebbe poco onore se la donna traficasse fra
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e conversare. Non so se tu in questo mi
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mani, tutto essaminano, persino se le lucerne avessino i
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fare ingiuria ad alcuno se procurano e' fatti suoi
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e' fatti suoi, o se danno sue legge e
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masseriziuole domestiche. Non so se io erro qui. Tu
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casa le cose e stessi con ozio, timore
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e' dimonstrano più piacerli essere femina che uomo
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opere virtuose dimostra piacerli essere virtuoso; a chi
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e più gli comandai, se mai s'abattesse a
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per levarli ogni appetito se mai desiderasse vedere o
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più desiderose di sapere se altri conosce e' costumi
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consiglio, pazzi per certo se credono la moglie ne
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meno prudente che fortunato, se mai la donna vostra
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osservava, che mai ragionava se none della masserizia o
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dannoso e arestine disagio se noi ne fossimo straccurati
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noi doviamo bene contentarcene: se noi sapremo conservalle, queste
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per la patria sua, se forse di loro qualcuno
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non ha per male se 'l compagno lo desta
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molto arò per bene, se tu mai vedrai in
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a te non spiacerà se io te desterò dove
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o pure essa da in queste tutte era
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sarebbe cosa da ridere se io gli avessi voluto
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sola. Non so io se quelli tuoi antichi li
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santissime cose pregatone Iddio, se in esse noi non
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disonesta. Però, moglie mia, se vuol fuggire ogni specie
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donde mai si lieva se non tutta brutta di
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usa. Dissili: "Donna mia, se la mattina tu con
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più bianca sì, ma se poi fra dì il
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quelli unguenti. E dimmi, se tu seguissi pur lavandola
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frollo. Certo sì. E se queste adunque pultiglie tanto
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vedi l'avorio per durare eterno, stima certo
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dubitare che quelli veneni, se tu poni mente, tutte
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vive, non per altro se none perché a loro
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che tu a me se' candida troppo e colorita
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non hai a piacere se non a me in
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in mente come tu se' fatta senza liscio. Di
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Di quelli di fuori, se tu amerai me, stima
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volse dall'altro cosa se non tutta onesta. ¶ LIONARDO
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credo vi dovesti turbare se in questo la donna
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due le migliori parti. Se pel temporale nocivo o
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a te non assegnerà se non danno e perdita
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dell'utile riterrà a le più e le
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1440
e vino, credo io se ne troverebbe assai. E
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quali e' pinocchi da nascono fessi: lo scorzo
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sappia, utile molto grande, se quelli piantati fruttassono bene
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piantati fruttassono bene; e se non fruttassono, a me
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conoscente, graziosa, fidata, veridica. Se tu la governi con
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lieta e redolentissima. E, se ti degni starti seco
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e d'utile. E se la villa da te
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con diletto, da tutti se' con piacere e volentieri
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e' figliuoli vostri? ¶ GIANNOZZO ¶ Se i figliuoli miei non
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in età a conversare se non con buoni, certo
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non può bene giudicare se lo strumento sia buono
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prestantissime cose, commove e stessi incita a virtù
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me così ti dico: se io avessi villa simile
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bene vestita, però che, se io in questo fussi
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me piacquono mai vedelli, se non solo a' buffoni
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bene, a ciascuno secondo se gli richiedesse. ¶ LIONARDO ¶ E
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frutti della possessione? ¶ GIANNOZZO ¶ Se quelli m'avanzassino, perché
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porrei mano più oltre se non a provedere e
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a' fattori d'errare. Se 'l fattore vederà niuna
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fosse cadutovi errore alcuno, se non oggi, domani subito
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si gli rimedierebbe. E se cosa fosse ascosa sotto
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inchiostro. ¶ LIONARDO ¶ Non so se io questo m'intendo
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pare troppo utilissimo, imperoché, se tu indugi d'oggi
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favellare de' fatti suoi se non per bocca altrui
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il quale non vedrà se non con gli occhi
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mali? ¶ LIONARDO ¶ Buoni. ¶ GIANNOZZO ¶ Se fiano buoni, mi rendo
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agli altrui. ¶ LIONARDO ¶ O se fossoro mali? ¶ GIANNOZZO ¶ Come
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strani? ¶ LIONARDO ¶ Certo. Ma se, come alcuna volta accade
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te saprebbe egli peggio se uno tuo avesse de
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de' beni tuoi, che se uno strano se gli
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che se uno strano se gli rapisse? ¶ LIONARDO ¶ Meno
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Meno a me dorrebbe se a uno de' miei
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ma più mi sdegnerei se di chi più mi
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assai, quale lo strano se ne porta, non torna
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a' nipoti tuoi utile. Se lo strano teco diventa
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ne sa grado; ma, se da te il parente
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né grado, né merito, se tu sarai buono e
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a te bisognerà temere, se tu così sarai diligente
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che de' tuoi. E se così è, se a
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E se così è, se a noi per bene
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buoni e atti, e se da sé non sono
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atti, e se da non sono, con ogni
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E quanto giustissima! Mai, se tu puoi avere de
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poco stimerà ove a ne risulti bene. Ma
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di famiglia non è se non gran biasimo, possendo
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loro perderà tempo? ¶ LIONARDO ¶ Se ciascuno farà qualche cosa
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GIANNOZZO ¶ Non basta. Anzi se ciascuno farà quello se
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se ciascuno farà quello se gli apparterrà; se la
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quello se gli apparterrà; se la donna governerà e
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fanciulli studieranno d'imparare; se gli altri attenderanno a
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perderanno tempo? ¶ LIONARDO ¶ Credo se faranno nulla. ¶ GIANNOZZO ¶ Certo
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Certo sì; e ancora se quello quale può fare
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due o più; e se dove bisogna due o
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sudi uno solo; e se a uno o più
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egli è peggio che se facessino nulla, però che
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e amore fare quello se gli appartiene, si vuole
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Pur qualche cosa più, se se ne versasse, guastasse
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qualche cosa più, se se ne versasse, guastasse, perdesse
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al bisogno. ¶ LIONARDO ¶ E se ne avanzasse? ¶ GIANNOZZO ¶ Penso
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uno amico, o vero se pur bisognasse per noi
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GIANNOZZO ¶ O figliuolo mio, se io fussi di questa
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buone alla sanità. E se ivi fusse quantità di
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forestieri inimici, e notarei se questo luogo fusse da
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questo luogo fusse da fertile, o se pur
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da sé fertile, o se pur gli bisognasse chiedere