Enzo Bonaventura, L'educazione della volontà, 1927

del pieno dominio di sè, nell'autonomia della personalità

feconda di pratici risultati, se una robusta volontà non

sublima, che altro troviamo se non la pazienza e

sarebbe mai stato possibile se una grandissima volontà non

ricchezze e di gioie. ¶ Se tanto è il valore

una seconda natura: e se pur ci è occorsa

le azioni volontarie. ¶ Eppure, se noi guardiamo con occhio

quello che non è se non un vile abbandono

un vile abbandono di sè in preda ad una

che si riporta dominando se stessi. ¶ Nè è da

sia possibile sperimentare in sè stesso che cosa sia

dominare una passione. E se abbiamo recato prima d

soprattutto nel dominio di sè stessi. ¶ PROVE UMILI. ¶ Aggiungiamo

prendere il borsellino! Ma se abbiamo saputo vincere le

forse contribuire a sfamarlo; se abbiamo così eretta la

dovere della sincerità? Ma se riusciamo a vincere il

liberi e padroni di sè stessi, non servire ma

pratica di questo volumetto, se vorrà seguirci con benevole

mai «voluto» davvero, anche se ne ha avuto lui

avuto lui stesso o se ne ha dato ad

volontà. Divenuto adulto, costui, se avrà fatto sua un

armi della polemica, e, se pur si convincerà di

pur di non abbandonarla; se avrà avuto una lite

prova di forza» a sè e agli altri. Quante

un individuo sa dominare sè stesso, tanto più cerca

propria incapacità a dominare sè stessi si lasciano indurre

sacrificare qualche cosa di sè ai supremi fini del

per cui uno pone sè stesso innanzi a tutti

movimenti meccanici, e anche se li conoscesse e potesse

non saprebbe eleggerli da sè nè dominarli, così l

suo avvenire, ed anche se può indovinare i termini

grado di scegliere da sè la sua meta. Per

è dominio cosciente di sè, è valutazione e scelta

quello del fakiro, anche se per virtù di un

e tenace dominio di sè stessi. ¶ Sgombrato il terreno

della Volontà ¶ Regole fondamentali. ¶ Se educare la volontà significa

gracili in chi da sè non sappia educarsi. Non

venerare al disopra di sè la maestà di una

interiore» che ognuno da sè può donarsi con un

mentre tutti hanno in sè stessi tutto ciò che

è rozza, è dura: se la trascurate, non darà

volontà, da essa dipende se possiamo guardare con sereno

di quel dominio di sè in cui si esprime

cui tutti possono soddisfare, se ci si mettono con

cerca di non gridare se altri ti punge con

importanza è di incominciare: se non fate il primo

nomi e con date; se si abbandona l'esercizio

si abbandona l'esercizio, se lo si sospende, se

se lo si sospende, se ci si stanca, si

per nessuna altra ragione se non per questa, che

gli giovi mai. Ma, se dovesse capitargli un incendio

valore della rinunzia in sè, e nemmeno per il

giorno in cose per sè stesse inutili, come nell

esser facile resistere! E se la resistenza non è

in quelle degli eserciti, se una piccola vittoria fa

tipo di «menzogna a sè stesso» è uno dei

sempre assolutamente sinceri con sè stessi e spingere con

soltanto la conoscenza di sè stesso: anche una più

cui disponiamo: l'ambizione, se è talvolta incentivo a

macchina che ci uccide se è più forte di

meraviglioso strumento di progresso se siamo noi a guidarla

continuo vigilante controllo sopra sè stessi e quindi una

le provviste portate da sè nel proprio sacco, e

rivela i suoi misteri se non a chi la

mani. ¶ L'ATTENZIONE. ¶ Ma se a tutti è utile

è risoluto, allontanare da sè tutte le cause di

le altre nell'atrofia, se la volontà non intervenisse

ragazzo dovrà capire che, se pur si annoia nell

uno studio, che per sè non lo attrae. E

non lo attrae. E se non riesce ad interessarsi

sviluppo della mente, anche se immediati non ne appaiono

sarà un bel vantaggio se, volontariamente, avrà reso poi

ha altra guida che sè stesso ed è il

diventano assai più leggere. Se c'è da fare

del tutto superficiale, anche se estesa, attraverso i giornali

una estesa cultura anche se, per necessità, un poco

orienti la sua vita. Se nessuno sembra a prima

interesse allora verrà da sè perchè ogni cosa ha

distrae? chi non vigila sè stesso, chi abbandona il

abbandona il controllo di sè, chi non dirige il

in grado di chiamar sè stesso e di rispondere

forte e padrone di sè medesimo non si apre

i più tardi. E se la folla tributa ad

lettore di queste pagine, se vuol trarne un serio

forte, cosciente, padrone di sè e ricco di energie

alla intera nazione. Donare sè stessi, e il tutto

e il tutto di sè, e con gioia serena

i romanzacci malsani, anche se di moda; non si

più energico rifiuto. E se qualche depravato cerca di

sforzo diuturno per perfezionare sè stessi e i propri

una sempre maggior perfezione. Se l'animo nostro non

si chiude alla speranza, se anzi è sostenuto dalla

pensa, di solito, che, se noi lo vorremo, non

alla terra: ¶ chè volontà, se non vuol, non s

natura face in foco, ¶ se mille volte violenza il