Pino Cacucci, Punti di fuga, 1992

ad aprirne una. Le sei. Bene che mi vada

po’ di birra. Le sei e mezzo. È stata

si risiede dice: “Tu sei americano!”. ¶ Ha gli occhi

ha veramente con me. ¶ “Sei americano o no?” ¶ “No

un altro. ¶ “E allora sei inglese,” dice inesausta. ¶ “Be

direi proprio.” ¶ “E allora sei canadese!” ¶ E io dico

stringe, dice: ¶ “Non ci sei andato tanto per il

anche ambizione, ma tu sei diverso, ne sono certo

ammazzasette! Cos’è, ti sei preso una giornata di

To’, ma allora non sei diventato muto.” ¶ “Il bove

inizio: è solo che sei un coglione.” ¶ Libero il

terra bruciata che ti sei fatto intorno. Bella alzata

quarantamila del contratto.” ¶ “Tu sei pazzo. Che posso farci

irrigidisce, e dice: “Ti sei fatto già individuare, allora

custodi…” ¶ “Certo, certo. Ci sei dentro fino al collo

è possibile…” dice piano. “Sei proprio tu, l’italiano

Mentre lo abbraccio mormora: “Sei ancora tale e quale

incredibile. ¶ “Sappiamo che non sei l’ultimo arrivato: gli

conto tuo, o ti sei beccato la parte che

le carte in tavola sei tu.” ¶ Si soffia il

il giorno che mi sei capitato fra i piedi

avrò visto alcune persone. Sei pratico di Versailles? Fatti

Devo ricordartelo io che sei l’unico che ne

Una noia mortale.” ¶ “O sei tu che invecchi.” ¶ “O

tu che invecchi.” ¶ “O sei tu che non sai

è scritto: “Monica, dove sei?”. ¶ “C’è un sacco

potrebbe essere l’ultima.” ¶ “Sei un disastro. Prima o

fino a quel punto sei vivo. Poi arrangiati da

piedi. “Che?! Ma dico, sei matto? Cosa ci dovresti

Avevi visto giusto…” ¶ “Quando sei comodo, mi trovi laggiù

immagino.” ¶ “Finora te la sei cavata, quindi puoi continuare

gioielli, e per questo sei passato alla banda di

Qualcosa mi dice che sei molto vicino a mettere

diverse, e addirittura non sei in grado di stabilire

quanto una tomba: perché sei solo, tanto per cominciare

e tutti sanno dove sei e cosa fai in

al mondo, perché ti sei abituato a vivere in

Yussif. Hanno saputo che sei stato laggiù, e si

primo nemico che ti sei fatto è stato il

in qualche altra maniera, sei libero di provarci,” dice

mercato di Argenteuil. Ci sei mai stato?” ¶ “Un paio

starai dicendo sul serio… Sei venuto fin là, con

scarpe. ¶ “Be’… alla fine sei davvero capitato nel posto

muggito poco incoraggiante. ¶ “Ti sei fatto fregare. Dai, alzati

panna?” chiede impastato. ¶ “Ti sei guardato allo specchio?” dico

diventata burro fuso…” ¶ “Ma sei sicuro?” ¶ “Ho paura di

Marsiglia.” ¶ “Dal quale ti sei sganciato in tempo, a

Figlio di puttana… non sei tu che hai dato

Mio Dio… Tu chi sei?! Che sta succedendo qua

Ma quant’è che sei là dentro?” ¶ “Due giorni

riempio la bocca con sei o sette zollette, mi

a lungo. Poi aggiunge: “Sei sicuro di non ricordare

vuoi mangiare, e ti sei guardato allo specchio, e

questo tempo te ne sei andato in giro con

all’aeroporto? Piuttosto, ti sei allontanato spesso da casa

primo turno?” chiede. ¶ “Ti sei sistemato così bene che

Ma bene! Vedo che sei in gran forma!” dice

scappare, o di colpirmi. ¶ “Sei tu… l’italiano? Sei

Sei tu… l’italiano? Sei l’italiano… Aspetta, per

l’è meritato,” aggiunge. ¶ “Sei un tipo molto elastico

la voglia di pestarlo. ¶ “Sei tu, allora, che hai

quest’ora…” ¶ “Ma davvero sei sempre riuscito a starmi

aggancia il segnale.” ¶ “Mi sei stato dietro fino al

situazione analoga.” ¶ “E ti sei avvicinato così, senza armi

intendere molte cose.” ¶ “Ne sei sicuro?” ¶ “Progettavano di piantare

Mi spieghi che accidenti sei andato a fare da

non scrivermi dove accidenti sei finito, io ti pianto