Pino Cacucci, Nahui, 2005

bravo gentiluomo quale sicuramente sei?” ¶ “Onorato, signora. Ma lei

devi. In questa casa sei al sicuro. Non ti

con te. Ma tu sei così diversa dagli altri

domani, ti dica che sei figlia di un traditore

quanto vorrei vederti felice. Sei nel fiore degli anni

nel fiore degli anni, sei la più bella ragazza

anche te, purtroppo. Perché sei la figlia del generale

della loro camera. ¶ “Papà, sei tornato, finalmente.” La vide

stai dicendo che ti sei offerta a lui e

in questa casa, quello sei tu, maledetto il giorno

irremovibile. ¶ “Che ti prende? Sei stanco? Forse avrei fatto

Nahui Olín. ¶ Erano trascorsi sei giorni dall’incontro nella

da passeggio? Negli ultimi sei giorni gli accadeva spesso

Per tutti gli altri sei il Doctor Atl, per

come una povera sprovveduta. “Sei così formale da scandalizzarti

della vita: gioire perché sei vivo, e cosciente che

Non voglio... Non adesso... Sei una carogna, mi hai

carogna, mi hai ferita, sei crudele, non meriti che

come un padre... Ti sei fatta sbattere dal generale

a bassa voce: “Tu sei stata madre. Perché non

non so neppure chi sei. Chi sei, Nahui? Chi

neppure chi sei. Chi sei, Nahui? Chi sei... Carmen

Chi sei, Nahui? Chi sei... Carmen? Chi sei stata

Chi sei... Carmen? Chi sei stata, e chi sei

sei stata, e chi sei adesso? Maledizione, io non

Altro che yegua fina, sei solo una cagna in

aveva nei polmoni: “Tu sei pazza! Sei da rinchiudere

polmoni: “Tu sei pazza! Sei da rinchiudere in manicomio

e a quando mi sei capitata davanti!”. ¶ Spinse di

abbassasse di scatto... ¶ Calma. Sei stato davanti a un

tre spari, quattro, cinque, sei boati, sempre più assordanti

con le donne ma sei solo un codardo. ¶ Ti

suscita nostalgia quando ne sei lontano da troppo tempo

degli sguardi altrui... ¶ Non sei tu che mi porti