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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

concordanze di «sei»

nautoretestoannoconcordanza
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del Giappone: che dopo sei parole aveva messo alla
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naso. «Ma se qui sei cento volte più al
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sagrato; percorrevano, impiegandoci anche sei, o anche dieci minuti
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con lo zio Antenore sei stato perfido.... sì, perfido
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tu, dal momento che sei un economista....». E lo
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tutti gli Antenori Delada!...». ¶ «Sei un cattivo, ecco che
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cattivo, ecco che cosa sei: e la Madonna non
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da farla crepare soffocata: «Sei un vero tesoro!», e
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Giovanna, povera Giovanna, ti sei fatta male», e poi
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di interminabili reprimende. «Ti sei fatta male, eh?... ma
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paparino? bravo paparino che sei tornato presto! Un bacio
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ma trascurata già da sei giorni, in quella circostanza
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Corbetta, tre Perego, e sei Caviggioni: fra le schede
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del sapere: e dei sei Caviggioni in particolare. ¶ Invano
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magazzino delle vecchie, con sei e perfino sette denti
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un altro. ¶ Verso le sei, come non bastasse, avevano
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questo tutto quello che sei capace di fare, caro
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corruccio del lindo gentiluomo. ¶ «.... Sei tu che sei peggio
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gentiluomo. ¶ «.... Sei tu che sei peggio di qualunque altro
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son visti arrivare addosso sei o sette in un
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un taxì, ora che sei ingegnere?», disse donna Elsa
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lasciandola addietro oramai di sei o sette passi: «.... facciamo
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paralumi di carta di sei soldi l’uno, a
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stare quel ginocchio!... Ti sei fatto male un’altra
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una Legnano». ¶ «Una Bianchi! sei stupido!... mamma, non è
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con lo scollo.... «Come sei bella, Elsa!». L’ammirava
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i ciclisti. ¶ «Lasciamelo dire, sei bella!...»: e la vedova
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così bella.... così giovane.... Sei sciupata....». ¶ «Sciupata?... perchè sciupata
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allegra; divèrtiti intanto che sei ancora in tempo. Non
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me! Tu poi! Che sei come me, che sei
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sei come me, che sei più bella di me
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bella di me.... che sei giovane....»: la guardò con
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una medichessa. «Se non sei felice.... se non hai
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altro una Royal Manchester. «Sei stupido!». «E tu sei
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Sei stupido!». «E tu sei scemo!». «Finitela!», si inviperì
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raccolti un cinque o sei.... Con le pinze, sigüra
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Dopo le prove, alle sei. ¶ A un certo punto
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parlando con cinque o sei alla volta: c’erano
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otto o cinque che sei! Come un ritornello insensato
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un simbolo idiomatico inadeguato (sei-settecentesco), dalla esplicita e
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uscito a puntate in sei numeri della Nuova Antologia