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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «sei»

nautoretestoannoconcordanza
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1908
mezzo; ora sono le sei... Veramente mi pare un
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intercedendo per me. ¶ - Tu sei una sciocca, Edoarda! - rispose
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per voi. Ma tu sei una sciocca, povera Edoarda
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fingere? - mi rispose tristemente. ¶ - Sei molto4 ingiusta con me
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colpa della tua immaginazione; sei fuori di strada, sei
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sei fuori di strada, sei malata. Non è come
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come oggi. Da che sei venuto qui, ogni tua
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per la quale ti sei battuto? ¶ - Ma non c
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altre. ¶ - Ma perchè vi sei andato? Le volevi bene
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semplice caso... ¶ - Eppure ti sei battuto per lei. ¶ - Per
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amicizia fra noi. Purtroppo sei sempre così piena di
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certo, so che tu sei buona, infinitamente buona con
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sono io per te? ¶ - Sei anche tu, Edoarda, un
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te. ¶ - Grazie. Tu mi sei amico, e te ne
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tua parola, devi mantenerla; sei presso alla rovina, carpisci
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lentezza. ¶ - Sì, tu solo. Sei amico d'entrambi ed
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credo, - risposi affrettatamente. ¶ - E sei deciso in modo irrevocabile
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VIII ¶ Erano circa le sei della sera quando giunsi
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senza indugio ad aprirmi. ¶ - Sei già stato a cercarmi
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vetro della pettiniera. ¶ - Dove sei stata? - le domandai con
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calma all'oggi, che sei qui, e al domani
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parli a questo modo, sei meno franco di me
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oggi. So che non sei stata per nulla dove
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ogni modo che non sei stata ove m'hai
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Vuol dire dunque che sei entrato nella mia camera
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uomo. E del resto sei liberissima di fare quello
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Del resto, ti ripeto, sei libera. Sei nel tuo
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ti ripeto, sei libera. Sei nel tuo pieno diritto
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tremavano. ¶ - Come vuoi tu! Sei anche libera di non
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Io tacqui, gelido. ¶ - Come sei perfido! perfido! Ecco, te
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sùbito del tu. ¶ - Ebbene sei una scioccherella! - rispose costei
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Ma, dimmi: tu che sei bella come un fiore
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via Appia. ¶ - Ma quando sei stato qui? - gli domandai
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grande Annibale. Tu non sei Fabio Massimo, sei però
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non sei Fabio Massimo, sei però Fabio il Temporeggiatore
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lassù!... buongiorno! Ancora non sei pronto? ¶ - Buon dì, - gli
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in quella società ove sei nato, vissuto finora, ed
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con voce affettuosa; - tu sei troppo sensibile, hai l
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volte: ¶ - Germano! Germano, dove sei? ¶ E subitamente, fra le
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un anniversario! Tu, che sei un uomo ragionevole, dimmi
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per la quale ti sei battuto è di una
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faccio questo pensiero. Mi sei così visibile, che vorrei
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incontro festosa. ¶ - Perchè non sei venuto a prendermi? - domandò
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nulla? ¶ - Ma no.... ¶ - Allora sei triste... un poco triste
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ti assicuro! ¶ - Oh, come sei brusco! - ella esclamò, sciogliendomi
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sempre via. Scommetto che sei stato con lui anche
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ombra. ¶ - Che brava donnina sei! - -le dissi gaiamente. ¶ - Perchè
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una casa, tu che sei sempre stata un po
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dissi: ¶ - Almeno, tu, che sei tanto falsa nell'amore
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ecco! So benissimo che sei stata l'amante sua
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Nulla. Solamente, quello che sei, quello che fai, quello
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sovr'esso congiunte. ¶ - Dove sei stato finora? - mi domandò
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tu, perchè non ti sei coricata? ¶ - Non avevo sonno
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puoi amarmi tu, che sei stato sempre un uomo
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mi piaci così come sei. ¶ Ed ecco, ella tornava
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pausa di silenzio. ¶ - Dove sei stato questa sera? ¶ - Te
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la interruppi subitamente: - perchè sei stata l'amante di
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per un braccio. ¶ - Perchè sei così agitata? ¶ - Vieni via
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un profumo forte. ¶ - Mi sei piaciuta sùbito, - continuai; - l
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affetti mutando paese. Non sei nel vero se pensi
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Scrivimi anzitutto se ora sei lieto per le cose
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bruciapelo: ¶ - È chiaro che sei divenuto l'amante d
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altra ragione, più delicata... ¶ - Sei stato il suo amante
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il brillante. ¶ - Oh, ma sei pazzo! - esclamò. - Lo sai
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hai comprato questo? Ma sei pazzo, ti dico! No
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ma ti ripeto che sei pazzo. ¶ - Guarda come ti
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tua, perchè finora ti sei nascosto. ¶ - Può darsi. Quand
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le cose. Tu, Guelfo, sei un irresoluto; null'altro
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un uomo onesto. ¶ - Ne sei ben certo? - egli fece
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merito, ammettiamolo pure. Tu sei dunque un onest'uomo
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segno. Quello che tu sei oggi, sono stato più
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L'abito che ti sei fatto è una maschera
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essere. Con esso ti sei dato un carattere, una
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un sensuale; tu non sei in fondo che un
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un amabile cinico, tu sei un cinico per svogliatezza
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sua serena indifferenza. Tu sei stato un arbitro32 finchè
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per andartene a picco. Sei, ti ripeto, un re
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scoperta straordinaria. ¶ Tu non sei fra quegli uomini ai
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anche il mio parere: sei stato uno sciocco. Insomma
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tu non sai vivere. Sei un sentimentale, un romantico
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a tutti gli altri. ¶ - Sei bizzarro anche tu! Guarda
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Dunque ascoltami. Ora ti sei concesso anche l'ultimo
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di amare? Quali sacrifici sei capace di compiere per
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volontà? No, Guelfo, tu sei un uomo tutto d
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di tutto perchè mi sei stato utile, anzi perchè
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che ti appartennero. Come sei smemorato! quante cose hai
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sua zia compresa, tu sei, tu devi essere una
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ramo di orchidee, con sei magnifici fiori uniti, d
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con amicizia, per ringraziarla. ¶ - Sei buona, Elena: ma non
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nulla, io. ¶ - Sì, tu sei molto buona, molto buona
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non mi appartieni più. Sei del tuo teatro adesso
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del tuo teatro adesso. Sei di tutti quelli che
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fra le braccia... e sei l'amante mia! l
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nulla. Vuoi? ¶ - No, no... sei buona, ma non voglio
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coraggio; e questa sola sei tu - sei ancora tu
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questa sola sei tu - sei ancora tu. Oh, non
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respirava con ansia. ¶ - Come sei crudele! - mi rispose. Gli
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oscurità della stanza. - Come sei crudele! ¶ Ancora, guardandola, mi
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io sola... ¶ - Che bambina sei! Devi pur comprendere che
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coi sensi; tu mi sei necessaria; il resto della
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che non conobbi mai. Sei venuta troppo tardi, e
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gridando con accanimento: «Quanto sei vile! Quanto sei vile
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Quanto sei vile! Quanto sei vile!» ¶ Mangiavamo a lato
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ami e non soffri. Sei crudele anche; la tua
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e, dopo un silenzio: ¶ - Sei buono con me, - rispose
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angoscia; - e tu? ¶ - Io?... sei stata la sola cosa
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voce sorda, - quasi violenta. ¶ - Sei tu che hai voluto
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allegrezza. ¶ - A proposito, Ludovico, sei stato a casa prima
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una faccia strabiliata. ¶ - Toh!... sei qui? E senza farmi
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saper nulla? Ma quando sei arrivato? ¶ - Iermattina, - gli risposi
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anche la Divina Provvidenza. Sei giù di cera, veh
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che mi hai mandato; sei sempre buono, troppo buono
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tu non esisti, non sei esistito mai! ¶ - Ma no
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mai! ¶ - Ma no, Fabio; sei fuori di strada. Edoarda
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amore. ¶ Volevo domandarle: «Dove sei stata? Che hai fatto
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d'abiti. ¶ - Non importa; sei tanto bella così. ¶ Ella
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di te. Ora ti sei vendicata: basta! ¶ - Vendicata? Non
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con brevità. ¶ - Da dove sei giunta ultimamente a Parigi
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No, di' pure. ¶ - Come sei vissuta da allora fin
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qualche volta, da Doucet. ¶ - Sei molto ricca dunque? ¶ Ella
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ne ami un altro? Sei stata d'un altro
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attrassi dolcemente. ¶ - Rispóndimi dunque. Sei stata d'un altro
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piacimento? Ebbene, Germano, ti sei ingannato! Senti, voglio dirti
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tu potessi partire... Invece sei partito, ed è stata
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che volevi! Ero tua. Sei stato il solo uomo
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di denari e... ¶ - Ah?... sei a corto di denari
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ho mezzi... e tu sei stato buono, veramente sei
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sei stato buono, veramente sei stato buono con me
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e so che tu sei molto pratico di queste
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vedi... ¶ - Lásciami dire; tu sei intimo del Wendel, non
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mi domandò improvvisamente: ¶ - Infine, sei dunque pentito della tua
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ma ora, da che sei tornato, evita manifestamente questo
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Che novità son queste? Sei pazzo ora? ¶ Io feci
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mio! Spiégami: cosa ti sei fitto in capo? Forse
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una cosa sola. Non sei cattivo, tutte le sciocchezze
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smarrimento che mi turbava. ¶ - Sei cambiata, - le mormorai; - ma
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mormorai; - ma per me sei ancora la stessa... e
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dorava il suo pallore. ¶ - Sei cambiata e sei la
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pallore. ¶ - Sei cambiata e sei la stessa, - ripetei. - Più
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dal Circolo verso le sei e stavo dormendo il
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a Roma, e dove sei stato, uomo misteriosissimo, in
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Dimmi: a che albergo sei sceso? ¶ - Al Quirinale. Vado
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con me. ¶ - Oh, oh!... sei un creditore molto smemorato
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definitivamente spezzato. ¶ - Oh, come sei tragico! ¶ - Di' piuttosto: rassegnato
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che può guadagnare in sei mesi. Dunque fa i
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non si può spuntarla! Sei tornato in pieno calore
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grossolani apprezzamenti. ¶ - Se stamane sei di malumore, me ne
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bizzarrissima idea che ti sei fitta in capo, mi
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Veh!... questa è nuova! Sei liberissimo di fare o
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una vera indegnità! ¶ - Ma sei pazzo! pazzo! - esclamai alzando
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senso comune! Forse che sei geloso di questa donna
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mi pare... ¶ - Oh, come sei ruvido! Perchè dici queste
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dici queste cose? Vedi, sei tu che mi offendi
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lame di sole, polverose. ¶ - Sei sempre lo stesso! - continuò
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a... nessuno? ¶ - Bambina che sei!... Penso a te, a
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scusa. È molto che sei qui? ¶ - Dieci minuti appena
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ti disturbi; tu non sei uso a pranzare così
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ma tu, per fortuna, sei un uomo discreto. ¶ - E
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presto? ¶ - Un lampo! E sei tuttavia d'una eleganza
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toglie... ¶ - Ah, baie! Tu sei nato con quattro camice
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dalla tua. ¶ - Su, via, sei pazzo! Prendiamo piuttosto una
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davanti frettoloso, borbottando: ¶ - Ah, sei qui?... Bravo! Ci rivedremo
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faccio - amore mio, - ma sei la sola persona che
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ma t'immagino qual sei, anzi mi sembra d
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conosco, eppure so come sei: un uomo robusto e
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hai una bella corporatura, sei d'ómeri quadrati ed
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Un bel giorno ti sei sentito spinto verso le
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o becchino che mi sei ancor distante, quando la