Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

appariva ovattata e mi sembrava di non sentire nemmeno

eppure nessuno di noi sembrava davvero soffrirne, anche perché

tanto che d’estate sembrava quasi che qualcuno le

che passava inosservata. Lei sembrava compiacersi di tutte quelle

tasca posteriore. Ciononostante, Beatrice sembrava crescere felice e spensierata

e il freddo non sembrava volerci risparmiare. Quella sera

transitate sulla Terra. Lui sembrava folgorato dall’ipotesi e

parole adatte e mi sembrava che tutto quello che

me in verità Popeye sembrava un vecchio rincitrullito senza

del sorriso di mamma sembrava già essere scritto il

gelato Bomboniera a me. Sembrava orgoglioso di aver portato

che da quell’altezza sembrava perdere tutta la sua

c’era Bagheera, che sembrava fregarsene dei nostri movimenti

miei romanzi preferiti!” ¶ Lui sembrava divertito. “Comunque sì, lo

in un angolo. Mi sembrava tutto così ingiusto: avrei

vestito e, invece, nessuno sembrava amarlo. La verità è

chiusi. A prima vista sembrava un vecchio ma, a

con loro, e Beethoven sembrava molto felice dei miei

una vita disgraziata, invece sembrava, a suo modo, se

resto della famiglia, non sembrava esserci traccia. ¶ “I miei

preparava la console. ¶ Sasà sembrava impazzito e non riusciva

quell’uomo cieco che sembrava vedere meglio di tanti

avevo gridato, estasiato. Mi sembrava di guardare uno dei

volgare che a noi sembrava più buona non solo

entusiasmo che quasi mi sembrava di dover partire con

giorni, ma a me sembrava davvero di vederli uno

un vento caldo che sembrava provenire dalle spalle del

età e, soprattutto, non sembrava essere la sorella di

per i ragazzi.” ¶ Lei sembrava sbigottita. “Non ci credo

testare la mia capacità. Sembrava divertirsi, e io con

invadere quel mondo mi sembrava insopportabile e affascinante allo

malconcio nel quale non sembrava credere fino in fondo

era fatta guidare. Non sembrava colpita dalla casa, non

e aveva sorriso. ¶ Mi sembrava di non avere le

di loro perché mi sembrava stonassero nel caos, sagome

il nostro rapporto non sembrava più quello di prima

nello stereo, ma non sembrava mai veramente interessata a

ero nervoso perché Viola sembrava ormai annoiarsi anche ad

tempo trascorso con me sembrava più un ripiego, un

alla vita, ora mi sembrava l’atto codardo di

il mio sfogo e sembrava avercela con me. Eppure

rovente che quasi mi sembrava potesse sciogliere le mie

il segnale? L’oggetto?” Sembrava più che altro divertito

inimicarmi Viola, che già sembrava pentita di essere venuta

e a volte mi sembrava quasi di scorgerle negli

che neanche lei mi sembrava poi tanto esperta, invece

uno stronzo!” ¶ La descrizione sembrava quella di un cane

stereo della sua auto sembrava avvolgere l’intera strada

volto tirato e non sembrava allegro come sempre. ¶ “Ciao

stavo scrivendo e che sembrava procedere a buon ritmo

luogo che non mi sembrava di conoscere, al mare

l’isola di Procida sembrava dormire tranquilla, protetta dall

con la rabbia che sembrava esplodermi nel petto e

una persona che mi sembrava di non conoscere. Perciò

sono un po’ stanco.” ¶ Sembrava parecchio debilitato. Restai con

di papà balbettava e sembrava sciogliersi come neve al

dalla colonia, infatti, Sasà sembrava un altro: portava i

ero rimasto senza parole. Sembrava essersi trasformata, con i

mi aveva stretto forte. Sembrava un’altra, non solo

a fine estate Red sembrava essersi tramutato in una

farsi sempre più scuro. Sembrava che dovesse piovere da

quale tenevo e mi sembrava giusto donarla a lui

di quel figlio che sembrava aver retto all’urto