Egisto Roggero, L'eredità del genio, 1898
concordanze di «sempre»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1898 | all'orecchio di Marino, sempre abbandonato su la balaustra | ||
2 | 1898 | suo padre!... ¶ Avrebbe egli sempre vinto? Sarebbe egli sempre | ||
3 | 1898 | sempre vinto? Sarebbe egli sempre riuscito?.... ¶ Quella sera, suo | ||
4 | 1898 | E lo aveva voluto sempre al suo fianco: ne | ||
5 | 1898 | avere una strana predilezione. Sempre così in compagnia con | ||
6 | 1898 | Gli amici lo avean sempre spinto, incoraggiato: le mostre | ||
7 | 1898 | aveva paura dello amore. ¶ Sempre avea sfuggito la passione | ||
8 | 1898 | sei in tempo! ¶ E sempre nel sole, come un | ||
9 | 1898 | come semplicemente! Ella, allora, sempre così accurata! Subito mi | ||
10 | 1898 | stava per fuggire per sempre. Ella aprì le pallide | ||
11 | 1898 | intorno a noi soffiava sempre più rabbioso e il | ||
12 | 1898 | la mano. E sorrise. Sempre così dolce il suo | ||
13 | 1898 | di fuori, sulle ville sempre verdi, sugli aranceti, sulle | ||
14 | 1898 | passati! Ma io ero sempre lo stesso e quella | ||
15 | 1898 | non era dunque lei, sempre, la stessa, di que | ||
16 | 1898 | miei venti anni. Eravamo sempre insieme: la malata in | ||
17 | 1898 | essere ancora amata, lei, sempre lei, nella figlia, dopo | ||
18 | 1898 | sì dolorosamente perduto - che sempre era rimasto, latente e | ||
19 | 1898 | così che finì per sempre, ineluttabilmente, il dolce sogno | ||
20 | 1898 | di morte ei chiamava sempre, pauroso fanciullo incosciente, la |