Luigi Pulci, Morgante, 1483

prima ¶ per obedir chi sempre obedir debbe ¶ la mente

sua grandezza ¶ possiedi e sempre potrai possedere: ¶ ogni costume

sta nascosa ¶ per guastar sempre ciascun nostro effetto. ¶ Mentre

a dire: ¶ - Abbiàn noi sempre Orlando a obedire? ¶ Io

Almonte; ¶ ma egli ebbe sempre l'occhio allo stendardo

il traditore ¶ di Gan sempre ricorda per la via

oggi m'hai data! ¶ Sempre ti sono, o Signor

Chi bussa qua? - pur sempre borbottando. ¶ - Tu 'l saprai

il tuo Iddio mio sempre omai sarà, ¶ dimmi del

e com'io dissi, sempre mai suggetto ¶ esser ti

tanto ¶ che vuol che sempre il suo giudicio morda

peccato; ¶ andò poi predicando sempre Cristo, ¶ e fatto è

dove e' solea ber sempre appiè del monte. ¶ Giunto

me ne porto per sempre nel core ¶ l'abate

il nome, ¶ ma dirò sempre, s'io son domandato

sia il nocchiere intento sempre e fisso ¶ alla tua

n'andian cercando. ¶ Così sempre s'affanna il corpo

apparata la magione: ¶ sarò sempre fidato e buono ostiere

Salamone ¶ e Berlinghier, che sempre molto amai; ¶ a Ulivier

manda in sul campo sempre un suo fratello, ¶ molto

e nel suo padiglion sempre gli tenne, ¶ e molte

dove e' vada, ¶ e sempre drieto a Rondel gli

ho adorato ¶ a torto sempre, io ti rinnegheròe, ¶ poi

il suo fratello; ¶ Morgante sempre alla staffa seguia. ¶ Meredïana

io ho de' traditor sempre sospetto, ¶ e Gan fu

sto, come il caval, sempre in cagnesco. ¶ Venne a

Signor divino ¶ ch'aiuta sempre ognun c'ha la

si partìe, ¶ tanto che sempre ne sospireròe. - ¶ Quando Rinaldo

scorge il camino, ¶ farò sempre al cantar quel ch

vi scampi e sia sempre in aiuto. ¶ CANTARE QUARTO

tengo saldo, ¶ non arà sempre a ogni colpo schermo

lïone innanzi va soletto ¶ sempre mostrando a costoro il

avevan menato ¶ si stette sempre di mezzo a vedere

cosa sia vostro. ¶ Ma sempre piangerò se questo è

e' non sia alfin sempre amato chi ama, ¶ e

così degli amanti è sempre usanza. ¶ Ella avea detto

disse in parlar saracino ¶ - sempre di te ci sarem

più caldo: ¶ così più sempre Ulivier s'innamora ¶ quanto

sì giuste imprese ¶ sarò sempre disposto a tuo comando

al re pagano ¶ che sempre sare' suo, dovunque e

col suo dolce ha sempre amaro: ¶ questa fanciulla così

quel vecchio avanzi, ¶ che sempre più gli spariva dinanzi

per rispetto; ¶ e destrier sempre troverran dell'erba, ¶ ma

facea saltar Baiardo, ¶ avendo sempre al protino riguardo. ¶ Pareva

la porta: ¶ co' pazzi sempre fu poco guadagno. ¶ Il

hai fatta. ¶ Così fo sempre a ogni bestia matta

lïon, come e' suole, ¶ sempre la strada mostrava a

come prima, ¶ la notte sempre e 'l giorno Forisena

disse: - S'io vivessi sempre, ¶ convien sol Forisena il

amar si possi, amerò sempre lei. ¶ Non si diparte

o in Ponente, ¶ amerò sempre Forisena bella, ¶ però che

e la maglia. ¶ Rinaldo sempre all'elmetto martella, ¶ perché

dia ristoro ¶ e guardi sempre d'ogni morte strana

di piacerti mi sarà sempre agio. - ¶ Disse Morgante: - Andate

d'un tratto: ¶ così sempre a' nimici far si

più sicuro, ¶ però che sempre è nel combatter danno

ognun che getta facea sempre còlta. ¶ Pur molti morti

par che bruttura cognosca ¶ sempre col pezzo ne lieva

potea racconsolar per nulla. ¶ Sempre Fortuna alle gran cose

volte e cento; ¶ e sempre avvenir questo troverrai ¶ a

il torto; ¶ so che sempre ove io sia l

io t'ho donato, sempre in Orïente; ¶ e se

terrò questo gioiello: ¶ questo sempre sarà presso al mio

vi guardi e sia sempre con voi. ¶ CANTARE OTTAVO

perché tu sia poi sempre il mio signore. - ¶ Ulivier

che la soleva aver sempre alla mente; ¶ e la

Gan mille salute manda ¶ sempre parato a ogni tuo

lasciò andare, ¶ e disse: - Sempre avvien che chi minaccia

falli troppo: ¶ usanza è sempre di gentil baroni ¶ che

ogni gentilezza ¶ perduta è sempre a chi quella non

dicendo: - Il regno mio sempre e la vita ¶ in

sconsolato? ¶ Tu mi dicevi sempre esser costante; ¶ or tu

dissi, ed io son sempre seco. - ¶ In poco tempo

a Meredïana; ¶ nelle battaglie sempre lo menava, ¶ e molta

agli occhi miei fia sempre stella». ¶ Gran festa fu

Faburro: - O cavalier sovrani, ¶ sempre ho sentito un proverbio

colla sua gente bella ¶ sempre più inverso Montalbano è

nell'avversitade ¶ il savio sempre; e nel tempo felice

pagano stuolo. ¶ Cristo sia sempre il vostro aiuto solo

facea l'agnusdei ¶ rivolto sempre alla sua dama bella

bella, ¶ e quanto può sempre s'appressa a quella

facea più stretta; ¶ pur sempre innanzi a suo poter

parevan cannoni ¶ che gettan sempre fuor da ogni lato

cavallo, e come stolto ¶ sempre mi tratti e poi

certo ogni offesa, ¶ ma sempre pur nella memoria resta

d'ogni mal mio sempre è cagione». ¶ Altri dicìen

vide molto lietamente ¶ e sempre a man sinistra se

disse: - Oh! Cristo sia sempre laudato! ¶ Se vuoi ch

parla come stolto: ¶ ché sempre in questa corte sono

sanza paura, ¶ e vuolsi sempre usargli gentilezza. - ¶ Ma manco

scalda il petto, ¶ che sempre fa valoroso chi ama

due serpenti insieme riscaldati: ¶ sempre l'accetta o 'l

io t'ho servito sempre, assai ne godo: ¶ tu

Ma come avvien che sempre la Fortuna ¶ si diletta

veder diverse cose, ¶ e sempre volge come fa la

e col gridar difendi sempre il torto. ¶ Non so

e 'l torto hai sempre, e fa'mi poco

andorno. ¶ E solean questi sempre per antico ¶ dismontare alla

bella al cavaliere adorno ¶ sempre teneva quel dì fiso

che nostra corte ¶ vituperasti sempre e Carlo Mano, ¶ e

Fa' che tu creda sempre a Ganellone: ¶ ben ti

ch'a Gano avea sempre creduto ¶ e seguitato n

magno e perfetto; ¶ e sempre piagnerò questo peccato, ¶ e

che non soggiorna ¶ e sempre inganni della mente preme

Se viver non vuoi sempre con vergogna, ¶ Rinaldo al

ho l'orgoglio; ¶ e sempre col nimico questo osservo

fatto gisse, ¶ e come sempre insino all'ultima ora

tempo Orlando, ¶ per venir sempre la sua fé servando

con molti angeli santi ¶ sempre cantando dolce melodia: ¶ tutto

cavalier possente; ¶ Macon sia sempre la vostra difesa. ¶ Se

si vuole ¶ e punir sempre i frodolenti e pravi

sia governato; e poi sempre ti dono ¶ l'anima

come o quando, ¶ ché sempre disïato ho di vederti

è riservata, ¶ come fu sempre, e da tutti onorata

la sua prodezza, ¶ e sempre non si può di

al palazzo reale, ¶ Marsilio sempre tenne per la mana

serviva di coppa ¶ Rinaldo sempre, e' begli occhi lucenti

ancor s'assicurava, ¶ tenendo sempre in cagnesco le ciglia

per lor mando: ¶ e sempre, dama, a te mi

mia vendetta ¶ facessi, adorerei sempre per santo. - ¶ Disse Rinaldo

noi siàn tutti omai ¶ sempre tuoi servi e schiavi

arai ¶ ed ora e sempre, vivendo in etterno: ¶ faccisi

potenze; ¶ ch'io arò sempre in tutti i miei

padiglione adorno, ¶ il qual sempre terrai per lo mio

tuo amor tal padiglione ¶ sempre terrò, ché così vuol

a tua magnificenzia. ¶ Questo sempre terrò per lo tuo

che nol facessi, ¶ salvando sempre e l'onore e

che la Corona sua, sempre onorata, ¶ combatter non è

gli ho fatto onore ¶ sempre dal dì che in

scultando ¶ nel cor per sempre, se Macon mi vaglia

alla mia vita, ¶ ma sempre, in verità, baron gentile

l'ossa. - ¶ Rispose Orlando: - Sempre ove a te paia

fusti mostrata; ¶ e se' sempre poi stata la mia

sella sarà buono. ¶ Così sempre la notte avvenir suole

con esso favella; ¶ Orlando sempre allato ha Chiarïella. ¶ Vennevi

vergognosa, ¶ nelle promesse sue sempre virile, ¶ alcuna volta un

ed annitrisce e raspa, ¶ sempre le zampe palleggiava e

le più brutte; ¶ e sempre di sua man servì

vi penso, io piango sempre mai». ¶ Quell'altro, che

di cerusia ¶ con chi sempre ara o macina o

gigante è cascato. ¶ Terigi sempre l'aveva seguìto. ¶ Or

e poi la notte, ¶ sempre per balzi e per

parto ed ora e sempre, ¶ Virgine pura, Virgine beata

è sotto. ¶ Or, perché sempre mi puoi comandare, ¶ colui

ch'io gli ho sempre onorati notte e giorno

al padre allega ¶ che sempre più l'onor che

il Veglio: - Io fui sempre suo amico ¶ per ogni

vo' che tuo sia sempre a tuo talento ¶ questo

Virgine in cui sol sempre sperai, ¶ o Redentor della

ringrazio e lodo: ¶ giustizia sempre amai sopr'ogni cosa

io ho perduto; ¶ pur sempre la sua fé servar

ira ¶ diceva: - A desinar sempre ed a cena ¶ ricorderommi

gigante: - E' non son sempre equali, ¶ come tu sai

al romore, ¶ come avvien sempre d'ogni maraviglia: ¶ ognun

l'abbi onorata ¶ Orlando sempre, insin che l'ha

altro cantar bello. ¶ Guardivi sempre l'agnol Rafaello. ¶ CANTARE

ubbidire; ¶ e vo' che sempre insieme noi viviamo: ¶ dove

tu andrai, io sarò sempre teco, ¶ e basti solo

prigione. - ¶ Disse il pagan: - Sempre a' comandi vostri ¶ sarò

che cagion tu tien' sempre l'elmetto? ¶ Ch'io

la cosa a sesta: ¶ sempre color che sconosciuti vanno

avea molta letizia ¶ e sempre per la via gli

Davìd e gli altri sempre lieti, ¶ e Moïsè legista

un gaglioffo vil che sempre fusti? - ¶ E volle dargli

cassetta de' danari; ¶ ma sempre in sagrestia fo il

il maio, ¶ io rubo sempre dove io sono usato

poi ravvïato il bandolo. ¶ Sempre le brighe compero a

ch'io dico fia sempre il contrario. ¶ Vorrei veder

chieggo a ognuno, ¶ e sempre dico cosa che dispiaccia

e che di compagnia sempre viviamo. ¶ Io so per

è dar le frutte ¶ sempre al partir, quando il

e 'nsino a qui sempre all'oste, ov'io

questo solo? ¶ Io rubo sempre ciò ch'io do

dove tu vai, to' sempre qualche cosa; ¶ ch'io

la marina, ¶ ed ho sempre rubato ciò ch'io

com'io sono usato ¶ sempre a camino, insieme conteremo

vorrai, pagherotti: ¶ io ho sempre calcata la scarsella. ¶ Deh

profferer tra noi per sempre è fatto. ¶ Io sento

le staia rase, ¶ ma sempre in ogni parte dov

l battaglio s'accosta: ¶ sempre con esso ne fo

il Signor vostro, ¶ laudate sempre il nome del Signore

nostro ¶ da ora a sempre insino all'ultime ore

a sentire, ¶ però che sempre il lamento rinnalza; ¶ una

Filomena; ¶ ma del Nil sempre segnavo la rena. ¶ Mentre

mio mal seppi; ¶ ma sempre lacrimosi e meschinelli, ¶ dovunque

in testa! ¶ E stavo sempre in canti, in suoni

Morgante per la man sempre la mena, ¶ però ch

L'arte mia fu sempre cuoco. - ¶ Comincia la camella

tosto, ¶ ché tu fai sempre sopra a me disegno

Dicea Margutte: - Io ho sempre mai inteso ¶ che gnun

non mi terrai ¶ legato sempre stretto col guinzaglio, ¶ prima

volevono a Belfiore, ¶ che sempre lungo la riva s

sono ingrata; ¶ ed arò sempre scritto nel mio core

crudel malandrino; ¶ e come sempre l'aveva onorata ¶ e

tutto il camino, ¶ e sempre per la man l

Filomen ringrazia assai, ¶ dicendo: - Sempre tuo servo m'arai

servo m'arai, ¶ e sempre sarò teco vivo e

farei troppo torto. ¶ Ma sempre mi comanda, dov'io

un matto; ¶ e stava sempre pinzo e grasso ed

che in tavola viene ¶ sempre faceva la credenza e

La notte al capezzal sempre ha l'orciuolo ¶ e

grado in grado; ¶ e sempre in mano avea il

a' ferri ¶ a pregar sempre di lei si ricordi

gli usatti, ¶ e fusti sempre mai sconcio e villano

la giustizia ha infin sempre suo loco. ¶ Morgante attraversando

come in te fu sempre umiltade, ¶ aiuta or me

mastro giustiziere ¶ tanto che sempre potrà ben godere. ¶ E

e 'l mar pur sempre disopra sù passa. ¶ E

il fischio, ¶ come avvien sempre in un estremo rischio

setta, ¶ e vestirò pur sempre oscuro e negro ¶ come

diavolo incantato ¶ e vuol sempre veder cose terribile, ¶ diceva

difendere; ¶ e 'l savio sempre fugge la quistione, ¶ ed

di cor magnalmo è sempre usanza ¶ veder com'ella

vo' venire, ¶ e così sempre vivere e morire. ¶ Egli

guerrier, ma son ginìa: ¶ sempre al principio assai si

che fieno imperi, ¶ e sempre arà di qua gran

sì gran mancia ¶ che sempre ognun di voi contento

maliziosa e pronta, ¶ e sempre aveva spiriti incantati, ¶ e

più che fratello amor sempre ci ha mostro. - ¶ E

la Fortuna; ¶ e dà sempre nel brocco a mezzo

Questi son rubator che sempre stanno ¶ per questi boschi

il pane celestiale, ¶ e sempre ci ristora d'ogni

traditore ¶ di Ganellone, e sempre lacrimando: ¶ - Dove se' tu

non lasciàn però per sempre Orlando. ¶ E' si partì

o sotto il pruno, ¶ sempre germuglia alfin la cortesia

più, quanto più vali: ¶ sempre il servigio il cuor

Macon, ristorerotti! -; ¶ che solea sempre dar bastoni o spade

vuol con seco Orlando sempre allato; ¶ e tutto lieto

forti, ¶ e soglion dirizzar sempre ta' torti. ¶ Forse conoscon

esser disperata, ¶ come avvien sempre, e che pensar bisogna

ognun sa, ¶ gli arditi sempre, e' timidi rifiuta. ¶ Filiberta

e' si pensò per sempre essere iddeo; ¶ e' si

vedi che taglia, ¶ ma sempre a luogo e tempo

tu vai ti verrà sempre appresso: ¶ non l'hai

dintorno al quale è sempre Micael, ¶ e canta fra

Orlando disse: - Io son sempre sellato. ¶ Parmi mill'anni

ramarro, ¶ e stata è sempre di buona cucina, ¶ e

così m'hai trattato sempre mai. ¶ Io ti conosco

m'incresce, rimbambito, ¶ che sempre ogni segreto ti ragiona

alla stagliata, ¶ non creder sempre per la calpestata: ¶ per

valle e piano, ¶ e sempre traditor gridano a Gano

nipote ¶ e pentirassi aver sempre creduto ¶ a Ganellon, graffiandosi

con Orlando: - Odi capocchio! ¶ Sempre in ogni buon luogo

tuo bicchiere ¶ e mangia sempre e dorme e parla

suol molto dormire, ¶ ma sempre investigar del suo nimico

di grilli, ¶ e fusti sempre pazzo e sbardellato. - ¶ Diceva

non si può far sempre in ogni parte: ¶ convien

se sapessi d'ognun sempre i vestigi: ¶ i negromanti

non dicon ciò che sempre sanno. ¶ Tutta la notte

dice l'asinello, ¶ che sempre par che la coda

Orlando paura già aveva: ¶ sempre chi piglia i lïoni

tua setta ¶ e fusti sempre, e tutti i tuoi

mi vergogno a dillo; ¶ sempre il balen si vede

adorno, ¶ tanto mi son sempre di lui piaciute ¶ tutte

magno imperadore ¶ Calavrïon menò sempre per mano; ¶ e volle

opra tua cattiva: ¶ che sempre se' di tirannia vivuto

così giuro; ¶ io ho sempre bramato di vedello: ¶ di

presente. ¶ La ingratitù fu sempre ne' signori, ¶ e 'nvidia

penson contro a me sempre lacciuoli: ¶ voglionsi tutti per

ogni giorno, ¶ tanto che sempre va pel mondo attorno

n'aveva tenuta favella ¶ sempre a camin costui, come

e gusta, ¶ e però sempre il sapïente manda. ¶ Al

della Brunetta, che tua sempre fia. - ¶ E dèttegli un

dove tu andrai sarotti sempre a' fianchi. ¶ Andiàn pur

tu fretta! ¶ E' fu sempre un ribaldo, un traditore

Baiardo mio?» diceva; ¶ e sempre tonda menava Frusberta: ¶ a

ostinato e ribaldo, ¶ attento sempre teneva l'orecchio, ¶ e

attenda a sollazzare, ¶ e sempre il primo, caldo si

il sabato non paga sempre Cristo: ¶ e' non vi

e 'l coltel tossicato sempre al fianco, ¶ e lascerà

come reo traditor che sempre fusti. - ¶ Gano alfin pure

Danese rispose: ¶ - Io son sempre il berzaglio a ogni

frustare, ¶ che t'ha sempre trattato come uom grosso

volta i tradimenti! ¶ Fa' sempre bene e giudica te

tu ne menti! ¶ E sempre intorno a Carlo era

così vuol ragione; ¶ ma sempre Carlo col suo titol

il verso del Poeta: ¶ «sempre a quel ver c

la mischia appiccata; ¶ ma sempre non si cade del

di quel popol pazzo. ¶ Sempre in alto la spada

giù cade, ¶ così par sempre la battaglia mossa; ¶ ma

mie imprese ¶ aiuto darà sempre con effetto; ¶ ché la

gli stava appresso, ¶ così sempre era rotto ogni disegno

traditor che t'ha sempre ingannato? ¶ Non sai tu

in un cor traditor sempre ostinato? ¶ Tu pensi il

mal contenti, ¶ ed ebbon sempre ferma oppinïone ¶ che Gan

inganni ¶ chi s'è sempre veduto in uno specchio

Bianciardino. - E cavalcando ¶ avea sempre alla bocca o l

quando si guadagna; ¶ ma sempre assai s'acquista d

fia mandato, ¶ il qual sempre tributo poi sarebbe; ¶ e

e questo fia poi sempre il tuo tributo. ¶ Màndati

obbedir, come e' fe' sempre, Carlo. ¶ Non so se

gesta, ¶ però che vuol sempre esser con Orlando. - ¶ Disse

mando, ¶ e vo' che sempre per mio amor la

Carlo tuttavia sollecitava, ¶ e sempre l'onor suo gli

vostri arïopaghi, ¶ gente pur sempre di mal dicer vaghi

un Primo onnipotente ¶ dove sempre ogni cosa in uno

quel ch'egli è sempre stato: ¶ però questa fatica

che fece gli è sempre presente ¶ perché e' fu

al ben far fu sempre a tempo. ¶ Giusto è

in aria stanno, ¶ mostrando sempre falsitate e inganno. ¶ Vannosi

ch'ognun Gan vedea ¶ sempre con Carlo che fa

Mecche fu arrivato, ¶ e sempre lo seguia per monte

Laudato sia Macone! ¶ ché sempre quello invoco, onoro, essalto

ciel crucciato, ¶ tanto che sempre andian di male in

qualche convito magno ¶ vedrai sempre, e parata l'osteria

che la porta è sempre aperta ¶ e insino a

dagli umani; ¶ tanto che sempre alcun tempo innalzorno, ¶ e

piromanzia; ¶ e molti geomanti sempre avea, ¶ e sperimenti assai

d'ogni luogo strano ¶ sempre attraverso, e folgor par

ch'io dico: ¶ che sempre in ogni parte si

tema. ¶ Ognun sa quasi sempre dove e' nasce, ¶ ma

accetto. ¶ Per noi fien sempre perdute le chiavi: ¶ Maestà

padiglion sì bello ¶ che sempre per suo amor l

il qual non è sempre piloso: ¶ la state è

Guottibuoffi v'era, ¶ che sempre stava la notte assentito

di Malagigi ¶ adempiute per sempre a questa volta! ¶ Io

valle, ¶ oggi sarai per sempre sanguinosa! - ¶ Quivi eran molti

frutti: ¶ io l'ho sempre veduto in uno specchio

l'armi; ¶ ma perché sempre gli portai amore, ¶ credea

fo poco conto e sempre feci ¶ respetto a conseguir

vento fracasso, ¶ ed avea sempre appresso il conte Anselmo

gli raccomandi; ¶ però che sempre potrai comandarmi, ¶ ché di

ché non si può sempre esser savio in fretta

onde l'anima mia sempre sospira, ¶ ch'io so

pagan prima morranno ¶ che sempre si dirà di Runcisvalle

possibile. ¶ E' si vedea sempre in alto le mane

e nuove: ¶ egli avea sempre assai pagan dintorno, ¶ ma

il giorno seco ¶ appresso sempre il buon duca Egibardo

mondo, che nel core ¶ sempre poi t'ebbi, e

ch'io t'arò sempre, come il Veglio, amico

pagan si scaglia, ¶ dicendo sempre: - Tu m'hai fatto

la terra Astolfo: ¶ ché sempre amato assai l'aveva

un tratto, ¶ ch'aiuta sempre i buon quando e

traditor sottile, ¶ tanto più sempre per natura è vile

catene e le palle ¶ sempre quel dì sopra gli

a morto o festa; ¶ sempre tuon sordi con baleni

ciuffa: ¶ e' n'avean sempre un mazzo per le

Betleemme, ¶ il qual tien sempre degli amici cura; ¶ e

per grande ira scoppia, ¶ sempre la furia e la

che in terra per sempre acquattossi. ¶ Il caval si

assicura, ¶ come de' paladin sempre era usanza, ¶ sopra un

lui se l'ha sempre cercato. ¶ D'Alda la

tue squadre. ¶ Io ho sempre difese quelle al mondo

ella è in Ciel sempre avvocata vostra. ¶ E perch

l'anima tua fia sempre lieta, ¶ e sentirai cantar

sarai con lui qual sempre fusti. ¶ Vedi quel sol

che piace a Dio sempre a' buon piacque. ¶ Orlando

pareva di fuoco, ¶ e sempre raggi cadean dalle stelle

qui siamo, ¶ e piacque sempre a Dio le giuste

s'annulle. ¶ E così sempre per tutto il vïaggio

notte e 'l giorno sempre in su le selle

spada del Ciel sia sempre sopra, ¶ e s'alcun

son sute ¶ a mensa, sempre anche perduta è questa

n'avea sospetto, ¶ e sempre Blanda dicea, meschinella: ¶ «O

dagli iddei»; ¶ e così sempre in tuo favor rispose

è morto; ¶ e dicea sempre nel suo sospirare: ¶ - Chi

lo etterno giudicio è sempre appresso ¶ quando tu credi

cosa ti farà molesta, ¶ sempre la prima impressïon pur

altro antico aüttore, ¶ e sempre tien' la paura in

cortesia per cortesia; ¶ e sempre il tenne poi sopra

via, ¶ che va pur sempre al suo cammin diritto

caduca vista ¶ fasciata è sempre d'un oscuro velo

è da lui preveduto, ¶ sempre al tempo opportun debito

ognun secondo l'opra. ¶ Sempre i giusti son primi

chiari: ¶ per carità per sempre vi sia detto; ¶ e

di venire a porto ¶ sempre d'ognun che si

e tradito, ¶ fe' come sempre i sapïenti ferno, ¶ che

quivi in canti fia sempre sanza lutti; ¶ quivi il

il pan gusterà che sempre piace; ¶ quivi impetri per

parente o compagno ¶ partia sempre da lui contento e

a caccia andare spesso, ¶ sempre l'ozio dannando, come

ch'era Berta chiamata, ¶ sempre la tenne con debito

io pensi star surto sempre fermo, ¶ ché, s'io

Ciel che mi fia sempre schermo; ¶ ma non pensai

il suo libro è sempre aperto, ¶ e di Esdram

come paleo, ¶ ed ho sempre la sferza in su

il tracio Orfeo, ¶ e sempre intorno ha di Parnaso

magno Mecenate ¶ a cui sempre ogni musa è perizoma

che lei desia, ¶ ché sempre chiederà quel che a