Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

ché il portone era sempre aperto e, in compagnia

fatto che Palermo è sempre stata un calderone di

Era stanca di dover sempre rinunciare a tutto. Mai

fortunato, l’indirizzo è sempre quello” pensò e alla

Potremmo rimanere amici per sempre, ché quando uno si

pure tu, benedetto figlio, sempre a fumare!» lo rimproverò

La picciridda rimarrà per sempre nica.» ¶ «Vuole dire che

carattere aggressivo, si era sempre considerato mite, eppure aveva

tira, la mano rimaneva sempre troppo lontana dalla fruttiera

passa oggi, ah? Fai sempre la sconzajoco» la rimproverò

insonni, non reggevano. Succedeva sempre più spesso che si

incline alla tenerezza era sempre sul punto di spezzarsi

momentooo, la notte insegue sempre il giornooo…». Improvviso, un

mani si inseguivano. ¶ «Ho sempre desiderato una donna come

Gaetano. ¶ «No, quella è sempre uguale. Impettita che pare

le favole?» ¶ «Ho capito, sempre tu» la interruppe l

governo. Lieto che meriti sempre particolare fiducia e grande

tua delicata missione. Procura sempre che tutti ti stimino

con l’affetto di sempre, prega per me. ¶ Aldo

tempi, si era scoperto sempre più nervoso, la testa

core?» ¶ “Non posso tenermi sempre tutto dentro” si disse

Maresciallo, mia moglie ha sempre qualcosa da fare e

a fine mese. Pensa sempre ai soldi, lei.» ¶ «Magari

sarai stanco di cavartela sempre da solo. Guagliò, ti

agli Esteri che fa sempre di testa sua, La

via. Io invece sono sempre qui, estate e inverno

le tue finestre sono sempre aperte, ho dovuto ascoltarti

rappresentante delle istituzioni, da sempre assenti nel quartiere, avrebbe

mafia, non perdesse per sempre la propria anima. Era

più di quella vita sempre uguale. Le giornate da

l’abitudine di alzarsi sempre più tardi e di

di politica, ne aveva sempre una: i giovani, le

luce. ¶ Antonio però aveva sempre più spesso da ridire

sarei rispettato.” Gli capitava sempre più spesso di fantasticare

Pilusu. ¶ I colpi divennero sempre più frequenti e violenti

remoto e diverso, vale sempre di più, chiede di

più, chiede di valere sempre di più, non accetta

la moglie in pista. ¶ «Sempre di più…» le sussurrò

gronda ce n’era sempre un po’: verde brillante

Mario, che sembrava saperne sempre più degli altri. «Il

si afferma con forza sempre crescente, tutelata dalla cosciente

riprese a scorrere come sempre. Melina tornò al suo

Mamma Africa, che aveva sempre pronti un dolcetto e

di riserbo che da sempre la teneva al riparo

camera da letto erano sempre ben serrate. ¶ L’amica

turno, ce n’era sempre qualcuna che saltava la

grevia, patre parrino, è sempre stata così, grevia come

suo isolamento. Si era sempre comportata bene, perché d

mano. «In casa manca sempre qualcosa» diceva ai vicini

una scusa c’era sempre per andare a fare

maresciallo» ringhiò Mario. ¶ «Comunque sempre sbirro rimane» rispose quella

una moglie debba essere sempre sottomessa. Ma sull’altare

lasciato che Mario diventasse sempre più prepotente. E comunque

e Melina s’inasprirono sempre di più, sguazzando nell

microcosmo di esseri umani sempre in attesa ora di

certo compiacimento. “Struppiata, ma sempre famigghia è” pensò. ¶ Micetta

tempo, era un mistero. Sempre in giro per il

risata: costretta a cercare sempre la mediazione, ogni tanto

potuto studiare; ma era sempre pronta a difendere i

loro legame si rinsaldava sempre più. ¶ Mario si recò

mai soddisfatto, si acuì sempre più e rosicchiò le

studiare, ma c’era sempre un problema urgente da

atteggiamento di una mamma sempre in servizio. Alta, imponente

lo respingeva, ogni giorno sempre con meno vigore. Combattevano

mai una volta andare, sempre e solo venire. ¶ «Però

fiducia illimitata ed era sempre serena. Si arrabbiava solo

con la realtà. Avevano sempre condiviso tutto, ogni paura

Caterina. «Il verbo è sempre quello.» ¶ «Scusa, visto che

con i genitori erano sempre più difficili. Il padre

con te, ti ho sempre lasciato fare quello che

fatto è che ho sempre avuto paura di te

dove sono stata avevo sempre paura che il buio

buio potesse durare per sempre.» ¶ In piazzetta il sole

come se lo fossi sempre.» ¶ «Ma non hai nemmeno

anno che finisce mette sempre tristezza e Maruzza già

miei genitori e ho sempre avuto un gran bisogno

nostre strade si incrociano sempre» considerò Mario sorpreso e

un amico ma rimaneva sempre uno sbirro. ¶ Mario alzò

di fogli bianchi. ¶ «Hai sempre e solo letto, è

ha fame; che ha sempre lenzuola pulite, perché non

miei libri c’è sempre. In questo nuovo romanzo

scritta e l’uomo sempre quello è, con le