Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

la tormenterà un pochino: sempre a chiederle se lavora

Sansovino ma che ha sempre bisogno di un termine

Possibile che tu debba sempre fare discorsi gravi con

nulla. Me la sono sempre cavata benissimo. Questa non

parto. Voi italiani avete sempre bisogno di drammatizzare le

ometto. Anche Richard diceva sempre che era un ometto

bambina e le toccava sempre l’asciugamano più umido

D’altra parte, ho sempre pensato che il cervello

spesso inosservata, Martine sollecitava sempre interesse; e solo un

fatta di strada. Vedo sempre il tuo nome al

spassarsela. A proposito: sei sempre così virtuosa?» ¶ Giovanna aveva

questa domanda, lei risponda sempre di sì. Qui conta

a quella domanda risponda sempre di sì. Le piacerebbe

E poi si può sempre trattare. Arrivare, che dico

dico, ai duemila. Fa sempre piacere subir le pretese

diventare galoppo, più forte, sempre più forte, finché la

dell’altra: più piccola, sempre più piccola, finché in

indiscutibile dogma che siamo sempre noi a costruire il

Mi piace! Ti chiamerò sempre Giò.» ¶ «Io invece ti

Io invece ti chiamerò sempre Richard.» ¶ «Come mammy. Anche

Street sta tremando. Trema sempre col vento.» ¶ «E non

a una macchina. Imbracciarono, sempre ridendo, i fucili. Mirarono

la testa, più forte, sempre più forte, finché molti

inesorabile. Il tamburo suonava sempre più forte. Trecento paia

se fosse cambiato: era sempre lo stesso. Si toccò

fosse diventata mostruosa: erano sempre le medesime braccia e

invocazione: «Hallo, mammy!». Succedeva sempre così quando lui era

ma Florence! ¶ Florence diceva sempre che i bambini li

dimostrarti che mammy ha sempre ragione». Ma sì, lo

era vero, mammy aveva sempre ragione: però questa volta

Le guerre si son sempre vinte facendo morire altri

ragazzi cadevano in posizioni sempre più assurde, ruzzolando, inciampando

o un amico. Martine, sempre afflitta dal terrore d

realtà, mia cara, supera sempre la fantasia. Quando scrivo

Quando scrivo io seguo sempre questa regola: raccontare personaggi

Appunto. Voi europei usate sempre banalità offensive su noi

senza fatica: «Per lei sempre, signor Baline». Poi chiamò

se sei furba, puoi sempre metterne al dito qualcuno

l’orologio che camminava sempre più piano. Perché Richard

le sue lunghe gambe sempre un poco piegate, le

le sue lunghe braccia sempre un po’ ciondoloni, i

i suoi riccioli rossi sempre un po’ spettinati, la

Strano, no? C’è sempre buio nei ristoranti e

Però quando arrivi è sempre lo stesso paese, lo

Lo sai che esco sempre volentieri con te.» Poi

fame. Ah, perché ho sempre fame? Giò, permettimi un

anteprima, in qualche luogo sempre pieno di gente, dove

schermaglie, discussioni penose, tentativi sempre falliti, essa si addormentava

film era un incubo sempre rimandato, la fiducia di

luoghi gradevoli, sì, ma sempre pieni di gente? Perché

di giorno, noi due. Sempre dopo il tramonto. Domenica

telefoni bianchi mi hanno sempre dato fastidio: nella vita

sua vita si svolgeva sempre nella girandola delle prime

aveva fissato un secondo, sempre persa in quel sogno

Prematuro, direi.» ¶ Giovanna era sempre più divertita. ¶ «Nemmeno per

una parassita, che ho sempre vissuto alle spalle degli

è possibile che dobbiate sempre litigarvi, voi due?». Così

La tua proposta è sempre valida, vero? Oh, lo

modo tuo: come farai sempre. Quanto all’acclimatarti, nessuno

cose, purtroppo, non vanno sempre d’accordo.» ¶ «Ma io

di conoscerlo, l’attesa sempre rimandata di abbracciarlo in

cuore; del resto, provava sempre quel tuffo: mai placato

bambole. Da bambino giocavo sempre con le bambole. Le

film. Queste cose vanno sempre bene in un film

ignara, stizzita, si allontanavano sempre più rimbombanti nel tunnel

tu, semmai, che tenevi sempre la fronte aggrottata.» ¶ «Pensavo

gli uomini si appoggiano sempre a qualcosa come se

America. Invece, e come sempre, il singhiozzo scese giù

tacchino canadese? Mi sento sempre meglio dopo un buon

Mi sei odioso. Stai sempre tra i piedi con

Dio!» ¶ «Martine non essere sempre catastrofica, ti prego» disse

lui. ¶ «Funny Boy! Dovresti sempre vestire così.» ¶ «Anche tu

Andiamoci, Richard!» ¶ Non andavano sempre a finire nei motel

come te si salvano sempre. Quanto a me, so

scolorivano in un rosa sempre più pallido. Poi tornavano

odiarlo e poi hai sempre il suo nome in

scosse la testa. ¶ «Dice sempre così. Poi butta in

me. Gli americani hanno sempre bisogno di essere psicanalizzati

poiché l’uomo avrà sempre gli stessi problemi: sulla

noi: ma a rincorrerli, sempre a rincorrerli, perché loro

di campagna e stava sempre zitto in un angolo

No, no.» ¶ «Igor esagera sempre, non capisco perché fosse

di lei si aggrottava sempre di più, il sorriso

sorriso di lui diventava sempre meno contento. Sì, pensava

voi? Io lo dico sempre che la vodka contiene

calorie del whisky: ah, sempre furbi quei russi» strillò

tra Richard e Florence: sempre lo stesso. ¶ «Hallo, mammy

e di acciughe, lui sempre più mortificato, lei zoppicante

donne. Per strada, fischiano sempre alle donne. Che io

inizio di una tortura sempre più densa e sempre

sempre più densa e sempre più intollerabile. E malgrado

antincendio e le luci sempre accese, lo spreco e

al cervello lo aveva sempre saputo, sia pur respingendo

Mister Babbitt che volete sempre, voi donne? Attenzione, però

così. Chissà perché amiamo sempre chi non lo merita

farla finita, addormentarsi per sempre. E così s’era

pensieri si facevano radi, sempre più radi, e tutto

come te si buttano sempre sui deboli e quando

non si può aver sempre un’ospite tra i

con Richard mi è sempre piaciuta pochissimo. Ma ora

Terra Promessa che rimpiccioliva sempre di più ed ora

parlare? Perché vuoi essere sempre diversa dagli altri, ignorare

non fossi tornata.» ¶ Diventava sempre più molle, e più

del ventre fermandosi, come sempre, alla gola. Avanti, purissima