Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

quel che è, arriva sempre un momento (che può

eravamo separati mai, che sempre le avevo portate con

che resti e per sempre, pensavo voltandomi a guardare

quando era viva tardavo sempre alle sue attese. La

agli accordi dello strumento, sempre più complessi e difficili

capelli si congedano per sempre da lui, ma egli

un certo punto, fissando sempre lo stesso riquadro di

restituzione. Io li ho sempre beneficati. Cedetti a Luisa

bene, e chi ho sempre rispettato» disse mia madre

la sua stagione. ¶ «È sempre una finzione, che ci

contrario dei maschi, hanno sempre l’aria di saper

che siano, c’è sempre qualche fosco episodio di

avvocato, tu ti irrigidivi sempre più; una pietosa fierezza

dopo si dileguò per sempre. ¶ La casa del conte

distacco; ma c’erano sempre dei giorni, o dei

via da qualche ora; sempre nel fumo e nell

pasti erano distanziatissimi, avevo sempre fame, fingevo di trovare

me stesso! Io sono sempre stato il mio padrigno

noi e che è sempre nell’aria, vago o

una boccetta che era sempre quella dell’aceto) cominciavo

sento che esse conteranno sempre nella mia vita. ¶ E

i treni) abolendo per sempre il folle giardino del

formulavano un casto ma sempre più reciso avvertimento. Ciò

separammo allora e per sempre, io e Maria; il

a quella svolta. Rientravo sempre più tardi per non

le avemarie, c’è sempre qualche goccia di olio

nella bottiglia, c’è sempre qualche pezzo di pane

in cucina, ci sono sempre un pizzico di sale

so di non essere sempre stato un galantuomo; anche

non dubito), si può sempre provare. Maria, Ada, noi

per me è rimasta sempre quella di Sant’Agostino

porta grande che rimane sempre chiusa perché dà sulla

e lo emendò per sempre: oggi riassaporando dopo trent

che la realtà è sempre l’effimero pretesto con

dell’Anticaglia, il quale sempre, se desiderava rivolgergli la

Oppure fu il mio sempre più esiguo contributo agli

volta all’anno, ma sempre in un bel mese

in pura perdita, ma sempre e inevitabilmente rimettendoci. Il

era stufo di collocare sempre nel punto giusto, da

nubi qui sono stati sempre fatti!». Il medesimo «tramonto

piazza. Luigi, avrei vinto sempre io se tu non

al mondo, c’è sempre qualche altra voce al

sì, le canzonette benediranno sempre chi ha fatto una

fontanella avvelenata»; insomma ha sempre il posto d’onore

e nel bene: è sempre a capotavola nei banchetti

niente la soddisfa. È sempre stanca; non, nel solito

E infine abbiamo come sempre avemmo, a Napoli, le

del suo corpo rotondo, sempre nel medesimo punto dell

di peso, e perciò sempre meno incline alla tragedia

pentola in ciascuna mano. Sempre esprimendo una segreta, enigmatica

conosciuti alle elementari. Fu sempre timido e smunto, Petrillo

mio paese c’è sempre la coda di un

consenso: il Mazzullo, come sempre, arraffa; il mezzo filo

di fame: perché venni sempre respinto? Ora spetta a

arrivano ombre verdi e sempre più dense dagli attigui

quel contatto, egli sognò sempre vicende e oggetti e

e rugginosa lo ferivano sempre nel medesimo punto. Dormi

Luigi avevano agito come sempre fecero in seguito; che

proposito, mentre lasciava per sempre la capanna alle Fontanelle

plateali ingiurie. Una volta, sempre senza vedersi, gli interlocutori

gli stinti parati che sempre più si staccavano dalle

significa nemmeno raccontare, io sempre più ne convengo. Ve

di quindici classi; ma sempre don Ersilio, il “professore

dal Brasile che sta sempre con lo stesso brasiliano

criminoso e vandalico come sempre sono nelle cose d

sopravvenuti che riescono quasi sempre a impedire queste clamorose

i suoi custodi intervennero sempre in tempo per salvarlo

nei più lontani rioni (sempre a un prezzo notevolmente

polipo erano tali che sempre mi ricordavano la piovra

l’indomani e per sempre. Desidero si sappia che

mani buie che tendono sempre ad unirsi sul seno

e guizzi di lucertole sempre sullo stesso tratto di

i suoi vestiti possono sempre adattarsi a qualcuno: egli

ancora, ce ne sta sempre. L’orizzonte frantumato. L

epidemia, così ha fatto sempre e avrà le sue

bassi” ce n’era sempre uno illustre, aulico, leggendario

guappi” del suo stampo sempre più prevalevano quelli eleganti

volteggia, ricadendo a intervalli sempre più lunghi fra le

selva dei muri non sempre arrivano a toccar terra

di bocca in bocca, sempre più rannuvolato e fervido

artigianato napoletano, che ha sempre l’aria di improvvisare

cose don Ciro, aveva sempre escluse da ogni possibilità

di decongestionarli; ma era sempre viva abbastanza per salvarsi

gesto di tacere, e sempre più cerimonioso dichiarò: ¶ «Vedete

l’agnello di Pasqua, sempre col numero novanta. Ora

di via Materdei; era sempre calda di desideri e

fatto che erano quasi sempre vuote: e da Salerno

farfalle, suggerendo fortunati pensieri. ¶ «Sempre così sola, signora Aiello

Non andai in America! Sempre fra queste pietre sono

e ai passanti era sempre riuscito a improvvisarle una

ed imprecisi peccati, come sempre ci accade quando il

un angolo c’era sempre don Bernardo, e la

guardarla come la guardava sempre, di sotto in su

focolare era freddo, ma sempre nuovi monili di perle

accendeva il lumino. Invecchiando, sempre più si intontiva. Rammento

o camuso: ma è sempre maschio, ma è costruttivo

gestore, ci si può sempre rifare, donne e bambini

ogni vera arte sta sempre il dolore; molti si

fede: che taciturno come sempre, e più ancora impedito

o verace è quasi sempre il cappone. Il contadino

santi che preghiere; quasi sempre, nel mio straordinario paese

suoi eccelsi ragù. Ignorerà sempre che cosa sia un

meglio don Ernesto Acampora, sempre servendosi del suo carrettino

e grigio, sfacchinava come sempre; ma la domenica era

pensieri, altra forza. Ma sempre mare è, sempre luce

Ma sempre mare è, sempre luce consegna, sempre ci

è, sempre luce consegna, sempre ci si sente, allontanandosene

è che li adattiate sempre agli stati d’animo

cartocci blu; rifugiarmi per sempre qui con una pentola

può rispondere ed ha sempre risposto; sì spaghetti, no

sentiva il tempo arcuargli sempre più la schiena e

dove si trovava, pur sempre latore della notizia che

un istintivo terrore, eri sempre l’ultimo a rialzarsi