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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «sen»

nautoretestoannoconcordanza
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evitar un taglio strano, ¶ sen fugge con Zelmira in
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a cui traversa il sen purpurea stola: ¶ più intrigante
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mondo». ¶ E qui dal sen trasse un sospir profondo
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un profondo sospir dal sen traea. ¶ Tal era forse
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a Turachina e onor sen dette: ¶ ne parlò l
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Regni Amor nel mio sen, né so né voglio
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ascritto ed il buffone. ¶ Sen dieron nondimen tant’albagia
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ricchi doni ond’ei sen giva adorno. ¶ «Queste gemme
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che più fiumi in sen ricetta ¶ e d’acque
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parlator, che da Nanchino ¶ sen venne in Caracora a
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e i lampi ¶ dal sen dell’ombre tenebrose, oscure
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a pancia piena ¶ allor sen giva a ritrovar le
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dritto alla capital Turcan sen gia, ¶ o con prudente
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i ribelli con Apua sen venne. ¶ Bagnò la bella
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semi di morte in sen ricetta. ¶ L’orrenda lue
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per lato, a piè sen vengono ¶ presso alla staffa
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pur il governo non sen prende ambascia ¶ ed all
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a far le prostitute ¶ sen vanno, o ad educar
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Europa e Asia procura ¶ sen corre a scaricarsi in
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l’onda ¶ col seguito sen gia della sua corte
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sparsi; ¶ ma principio benché sen vegga appena, ¶ benché i
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or hanno ¶ formar non sen potesse un distintivo; ¶ ma
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per l’Asia gia, ¶ sen fe’ modello ed imitar
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le apparia ¶ che in sen chiudea profondamente accolto. ¶ Ad
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gli fe’ versar dal sen l’anima e il
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della bella amica ¶ in sen gli risvegliò la fiamma
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sé ne ride e sen diverte, ¶ e in tal
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la persona ¶ – floscio il sen, bianco il crin, crespa
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vuole ¶ collezion completa ivi sen formi ¶ e perciò fanne
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prischi, ¶ che anche in sen del Mogol, barbaro e
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remoti. ¶ Chiunque accoglie in sen germe d’onore ¶ e
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rango. ¶ Il sangue in sen mi scorra pur d
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vile ¶ mi sento in sen spesso esaltar la bile
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che a Catuna allor sen giva, ¶ come a cert
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malvagio, ¶ per cui ’n sen tuttavia amor conservi, ¶ fin
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nutri la serpe in sen finché ti morda?» ¶ Ella
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una bella moglie alfin sen venne. ¶ Gengiscan di sue
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ne rimanga estinto, ¶ sicché sen purghi il mondo e
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preterito, ¶ ridevan essi e sen fean gloria e merito
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fra di lor divise, ¶ sen vanno i due Tafar
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quei nudo e carpon sen gia, ¶ finché estinto sul
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sguardi e minacciosi ¶ in sen mostrommi ampia ferita e
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e calore ¶ che in sen ne avvampa e gli