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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «sentì»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
dalla cappa del camino sentì una voce: – Butto? ¶ E
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1956
schiarì il cielo, si sentì un canto: Miserere mei
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1956
barile fu riempito, si sentì un galoppo di cavalli
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1956
piangere, ma ecco che sentì cadere qualcosa dalla cappa
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1956
lì nel buio, quando sentì delle voci. ¶ – O Columbina
6
1956
per ripartire quando si sentì chiamare. «Ahi, – pensò, – non
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1956
castello, il Mago si sentì girar la testa.) Aperta
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1956
gabbia e la tagliò. Sentì una vocina che disse
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1956
a casa. Ma, se senti che fa tanto di
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1956
dentro il sacco perché sentì gridare: – Ti vedo! Ti
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1956
riposare. Appena si sedette, sentì dare un gran picchio
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1956
ne portò due. Quando sentì dare il picchio e
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1956
Il Re gli disse: – Senti, qua ci sono le
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1956
focaccia. A un tratto, sentì dare un colpo sotto
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1956
sotto alla pietra si sentì dare un colpo ancor
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1956
finta di niente. Si sentì dare un terzo colpo
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1956
stava lì piangendo, quando sentì rumor di catenacci e
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1956
intenta al racconto, non sentì nemmeno. Il pappagallo continuò
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1956
cisterna, e il Principe sentì la voce della moglie
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1956
Tese l’orecchio e sentì un altro fischio, poi
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1956
dormi e non mi senti! ¶ E così durò fino
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1956
la sposa gli disse: – Senti, bisogna proprio che ti
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1956
del Re del Sole sentì uno scalpitio dietro di
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1956
vicino all’uscio chiuso: – Senti, Mariettina, per colpa tua
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1956
scaldava al focolare, quando sentì un rumore giù per
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1956
il secondo servo, e sentì quella voce che pareva
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1956
giovane raccolse il fazzolettino, sentì quell’odore soave e
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1956
Dopo un po’ si sentì bussare. – È la nonna
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1956
do un tallero. ¶ Quando sentì dire «tallero» il falegname
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1956
giorno, tirando le reti, sentì un peso da non
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1956
il suo granchio, quando sentì suonare la campanella. S
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1956
e subito se ne sentì innamorata. ¶ E vedendo che
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1956
mano. ¶ In quel momento sentì una voce sotto di
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1956
morto, quando un giorno sentì gridare in Canalazzo: – Chi
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1956
che disse alla schiava: – Senti, adesso vado a letto
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1956
sotto al letto, appena sentì il coltello che si
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1956
E sentiva tutto. ¶ Così sentì una Fata dire: – Il
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1956
manifesto. ¶ Quando il Mezzo sentì che a palazzo c
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1956
queste tre ragazze disse: – Senti, piuttosto di star qui
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1956
una risposta? ¶ Dal camino, sentì una voce che le
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1956
infilando la collana, e sentì del pelo sotto le
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1956
ragazza e le disse: – Senti, ho da dirti una
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1956
arrivavano suoni e parole. ¶ Sentì le voci di due
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1956
In mezzo ai campi, sentì una voce d’uomo
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1956
pensò il Re. – Giovane, senti: devi farmi un piacere
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1956
Certo, perché no? Però, senti, solo un momentino, perché
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1956
coraggio e gli disse: – Senti, vorrei chiederti una cosa
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1956
lo sposo sono io! ¶ – Senti, l’unica è che
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1956
Signore disse a Pietro: – Senti, Pietro, voglio farti guadagnare
50
1956
spuntar del giorno, Pietro sentì cantare il gallo e
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1956
poco con un topolino. – Senti, piccolo, – disse il gatto
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1956
in mano. A mezzanotte sentì delle voci nel camino
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1956
colpi di cannone –. Si sentì tuonare il cannone e
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1956
Ma lei gli disse: – Senti, io so fare delle
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1956
là del mare. ¶ Quando sentì questo, il più piccino
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1956
già a letto, si sentì la voce di Zio
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1956
a casa! – Poi si sentì un passo sulle tegole
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1956
sul tetto! ¶ Poi si sentì un gran rumore giù
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1956
stette ad ascoltare, e sentì che andavano a letto
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1956
e disse alla moglie: – Senti che grandinata! Va’ subito
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1956
ora è? Eh, mi senti? Che ora è? – Corse
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1956
dire una parola. Si sentì prendere per mano, ma
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1956
principesco, ed ecco che sentì che l’aiutavano a
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1956
Povero me! ¶ Stellina si sentì tremare le gambe, ma
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1956
e Sandrino gli raccontò. ¶ – Senti, – gli disse il gentiluomo
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1956
parole, sparì, e si sentì suonare mezzanotte. ¶ Sandrino si
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1956
impegno. ¶ Quando il Re sentì la cosa, disse: – O
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1956
a letto. Quando Zizola sentì che in sala non
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1956
non aver paura se senti del rumore, ché nella
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1956
da questo fratello. ¶ Quando sentì che era mandato dal
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1956
Pìrolo e gli disse: – Senti, per ora lavoro da
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1956
poi mi mangia, amen. ¶ – Senti, io sto qui da
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1956
te! ¶ Alle sei, si sentì un gran rumore alla
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1956
nello stesso momento egli sentì il banditore che dava
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1956
Ma il primogenito quando sentì che gli altri fratelli
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1956
dietro alla pianta si sentì un ruggito e un
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1956
ebbero di mangiare, si sentì un gran ruggito, e
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1956
sedette a cena, si sentì il solito ruggito, e
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1956
inginocchiò accanto a lui, sentì che ancora il cuore
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1956
addentò e subito si sentì venir cieca e diede
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1956
sconosciuti, il ragazzetto si sentì voglia di piangere; ma
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1956
picchiò in terra e sentì una voce che diceva
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1956
la finestra dell’albergo sentì una voce: – Tappeti! Tappeti
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1956
s’accese la fantasia. – Senti, – disse al giovane, – voglio
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1956
la prima cucchiaiata, quando sentì un fruscìo di vestiti
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1956
tu dal babbo e senti se ha bisogno di
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1956
Dal fondo la bambina sentì la sua voce che
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1956
tastò il gozzo e sentì con le dita che
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1956
era quella, gli disse: – Senti, uscire di qui non
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1956
moncherini nell’acqua e sentì che le ritornavano le
91
1956
rustiche. Si mosse, e sentì la moglie vicino. Disse
92
1956
che andava a caccia: sentì i vagiti, e s
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1956
Ma mentre piangeva si sentì chiamare: era la bella
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1956
accorse della mia malinconia. «Senti», mi disse, «se tu
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1956
vicino a una quercia sentì una voce come di
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1956
sue preghiere solite, quando sentì una voce: – Vuoi un
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1956
far la preghiera e sentì la voce: – Vuoi un
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1956
bellissimo cavallo che volava. ¶ – Senti, – disse il vecchio, – la
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1956
volta parlò e disse: – Senti, la tua matrigna m
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1956
cantina. ¶ Prezzemolina scese, e sentì: – Sono qua io, Prezzemolina
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1956
una casuccia di campagna, sentì tre sorelle sulla terrazza
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1956
è un osso duro. Senti cosa devi fare: sali
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1956
più contento quando si sentì chiedere dal Re la
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1956
inguantato. Il Re lo sentì conversare così bene che
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1956
era nella sua stanza, sentì l’urlo, e pensò
106
1956
Quando fu sull’albero, sentì un rumore. «Eccoli, aiuto
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1956
in bottega! ¶ Allora si sentì una vocina che diceva
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1956
casa dissero a Cecino: – Senti, noi siamo stanchi e
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1956
sposiamo noi. Te la senti di pigliar marito? ¶ – No
110
1956
e da ogni parte sentì delle voci che dicevano
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1956
sulla proda del mare, sentì abbaiare lontano lontano. – Lo
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1956
abbaiare lontano lontano. – Lo senti questo cane? – disse alla
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1956
degli alberi strani, si sentì da tutte le parti
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1956
tavola!» ¶ In quel momento sentì passare un barroccio per
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1956
fondo delle scale si sentì una voce: ¶ – Nina, fammi
116
1956
A una cert’ora sentì un cavallo: veniva avanti
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1956
Ma una mattina si sentì bussare. ¶ – Chi è? ¶ – Sono
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1956
Un giorno l’ochina sentì un batter d’ali
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1956
a casa, e quando senti ragliare l’asino non
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1956
ti voltare ma quando senti cantare il gallo voltati
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1956
una caverna; e quando sentì cascare quegli scogli si
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1956
ebbe sfracellato la zucca, sentì la voce di Giuanni
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1956
appena ripartita che si sentì: bum!, un boato: la
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1956
tutto questo. ¶ – Te la senti di fare uno sforzetto
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1956
vestita da sposa, si sentì il cuore pieno di
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1956
di mare. ¶ Quando si sentì mancare il fiato, Belsole
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1956
ma, dopo un sorso, sentì più sete di prima
128
1956
ritrovarla. Ed ecco che sentì una voce dal fondo
129
1956
Re nostro padrone. ¶ Le sentì uno sguattero, e l
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1956
tra le canne e sentì la voce dal fondo
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1956
capofitto finché non la sentì stecchita. Poi accese il
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1956
nulla fosse. Quando si sentì cantare il gallo, la
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1956
cercando il Re superbo. ¶ – Senti, – disse la vecchia, – so
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1956
lui. ¶ Il Re, quando sentì quella risposta, chiamò subito
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1956
quando sotto i denti sentì duro, e c’era
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1956
sacco. Chiamò un facchino: – Senti, in questo sacco c
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1956
Venezia chiese allo sguattero: – Senti, mi vuoi sposare? ¶ Allo
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1956
un lumino: s’avvicinò, sentì parlare molta gente, e
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1956
da ogni bottiglia. Quando sentì che tornavano i ladroni
140
1956
Re andava a caccia. Sentì i cani abbaiare, li
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1956
dormire anche lui. Quando sentì Occhio-in-fronte grufolare
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1956
l’aria, e quando sentì d’essergli vicino, gridò
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1956
quel punto del bosco, sentì l’odore del moro
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1956
notte si svegliò, e sentì la figlia che diceva
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1956
alle sue pendici quando sentì il galoppo del cavallone
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1956
Temperino. In quella si sentì un gran nitrito e
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1956
lupo fiutando in giro, sentì una ventata d’odor
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1956
Aguzza le orecchie e senti un po’ cosa dicono
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1956
anello, e lui si sentì le gambe che facevano
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1956
buttò giù a sentire. Sentì che a Palazzo reale
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1956
reggeva tutto. ¶ – Come ti senti? – gli chiedevano. ¶ – Scommettiamo che
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1956
era sul più bello, sentì: – Uhm, uhm! Qui c
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1956
e la salvietta. ¶ Quando sentì bussare, sua madre aperse
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1956
la montagna quando si sentì intorno del vento, e
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1956
nella fontana. ¶ Il Maestro sentì, lasciò il piatto di
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1956
per vederlo meglio e sentì queste parole: – Reginella mia
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1956
uno svenimento, ma quando sentì che il Re l
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1956
l’ebbe gettato, si sentì: – Anello sono e melagrana
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1956
orecchie che ancora li senti. ¶ (Terra d’Otranto) ¶ 130 ¶ Pulcino
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1956
che a rivederli si sentì allargare il cuore, – come
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1956
sulla testa e quando sentì che avevano le corone
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1956
il segno della croce, sentì cantare la civetta, e
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1956
il rosario, di nuovo sentì la civetta: – Quando vuoi
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1956
quando la terza sera sentì la civetta, – Eh, – disse
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1956
con noi, Schiuma! – si sentì chiamare e capì che
166
1956
pieno di speranza, e sentì che in cuor suo
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1956
a un tratto, si sentì un boato sotto il
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1956
via. ¶ Il Re si sentì tremare e dovette appoggiarsi
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1956
di corda da impiccarmi. ¶ – Senti, marinaio, – disse il Nemico
170
1956
fumo della bollitura si sentì diventar madre. I figli
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1956
Mentr’era nella grotta sentì una vocina fuori, nella
172
1956
colomba, e Filomena li sentì cantare: ¶ È morto Filo
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1956
canto dello scatolino. Aperse, sentì un «Zzzin!» e un
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1956
a questa minaccia, si sentì tremare. Ma Filo d
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1956
Filomena. Quando l’Orca sentì: – È morto Filo d
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1956
figlia, giocando lì vicino, sentì rumore nella botte. Si
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1956
mise ad ascoltare e sentì dire: – Ora gliela diamo
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1956
non intese risposta, e sentì che era chiusa col
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1956
mano sulla fronte e sentì che era ancor calda
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1956
del tuo! ¶ Il giovane sentì queste parole e sollevò
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1956
In quel momento si sentì un belato: era un
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1956
mozzo in acqua e sentì ricrescerle la mano; afferrò
183
1956
dove sei? – Allora si sentì la voce della mano
184
1956
alla cintola. Subito si sentì addosso una forza, una
185
1956
e l’orsacchiotto, si sentì quasi mancare il respiro
186
1956
povero mercante, quando si sentì chiamare dal Re, pensò
187
1956
una casa. S’avvicinò, sentì il rumore d’un
188
1956
le donne le dissero: – Senti, Sfortuna: noi la sera
189
1956
da così a così. – Senti, Sfortuna, – disse, – per il
190
1956
giardiniere si svegliò e sentì una voce nel giardino
191
1956
e gli disse: – Ora senti cosa devi fare. Prendi
192
1956
padre. Chiamò la figlia. – Senti, figlia mia, visto che
193
1956
di luce, e si sentì rivivere. Allargò il pertugio
194
1956
per i suoi negozi. Sentì il pianto del bimbo
195
1956
La povera ragazza si sentì morire. Prese a camminare
196
1956
davanti, Don Giovanni si sentì un altr’uomo. Cominciò
197
1956
si svegliò, e si sentì bagnata di sangue, e
198
1956
l’avrei. ¶ – E contamela. ¶ – Senti, – disse il fanale, – c
199
1956
medico, e il medico sentì un lamento… ¶ Man mano
200
1956
Spagna. ¶ Giunta in Spagna, sentì le trombe e cosa
201
1956
finestra. Il Re si sentì tremare il cuore; la
202
1956
Re a vederla si sentì svenire. Si levò il
203
1956
addormentarono e lui li sentì russare, staccò dall’albero
204
1956
non fidarsi. Infatti si sentì la voce di Diavolozoppo
205
1956
Reginetta all’istante si sentì guarita. ¶ – Maestà! È guarita
206
1956
nitriti ed era contento. – Senti, – disse un giorno uno
207
1956
mattina. Alle prime luci, sentì un frullo sempre più
208
1956
Proprio in quel momento sentì il campanello ed era
209
1956
un panino, e si sentì schiantare il cuore. – Maestro
210
1956
trovò il Maestro. Quando sentì la cosa, il Signore
211
1956
prego. Andiamo pure. Però, senti una cosa, Morte, prima
212
1956
standosene seduto sulla porta sentì una voce: – Pietro! Ahi
213
1956
bella. ¶ E la madre: – Senti, io ti do una
214
1956
vai coi buoi, ma senti, figlio mio: qua se
215
1956
si sedette sempre malinconioso. Sentì chiamare: – Peppi? – Si voltò
216
1956
è». ¶ Ma ancora si sentì chiamare: – Peppi! Peppi! ¶ – Ma
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1956
non mi dà niente. ¶ – Senti come devi dirgli, Peppi
218
1956
forse tu ci arriverai. Senti, tieni questo spillo. Cammina
219
1956
era la più piccina: – Senti, vuoi venire con me
220
1956
portate? ¶ Quella notte, si sentì bussare alla porta del
221
1956
gallo, e non si sentì più nulla e non
222
1956
quella povera casa, quando sentì bussare alla porta. Aperse
223
1956
prete, e il contadino sentì che parlavano. Il cane
224
1956
nel pagliaio. A mezzanotte sentì parlare: erano i lupi
225
1956
viva, la donna si sentì divorare dalla rabbia, ma
226
1956
E dal mare si sentì una voce che diceva
227
1956
Reuzzo s’avvicinò e sentì: ¶ O sorella, mia sorella
228
1956
notte. Alla seconda, si sentì un fruscio in fondo
229
1956
Era l’alba, e sentì il canto dello hu
230
1956
il Re alla Regina, – senti cosa dice questo zufolo
231
1956
finestra. E lei, appena sentì su di sé quello
232
1956
non si vedeva. Si sentì un «toc-toc» alla
233
1956
una giornata di cammino, sentì un croscio d’acqua
234
1956
s’addormentò. A notte sentì un fruscio come un
235
1956
a letto. E ancora sentì il sorcetto che correva
236
1956
La terza notte, quando sentì il fruscio si fece
237
1956
vecchierello che passava la sentì. Vedendola in quel misero
238
1956
mezzo ai cespugli, quando sentì entrare molta gente. Bisogna
239
1956
la coda. ¶ Appena si sentì presa per la coda
240
1956
Mi riconosci o no? Senti cosa ti dico: se
241
1956
non ne trovava. Finalmente, sentì d’uno che cercava
242
1956
andare, dopo un po’ sentì spari, gridi, lamenti: era
243
1956
appena alla finestra e sentì Peppino che diceva alla
244
1956
felice, Mariaorsola cadde malata. – Senti, Peppino, – disse, – se muoio
245
1956
poca distanza dalla porta, sentì venire dalla chiesa canti
246
1956
lo coglie. ¶ Allora si sentì un pesante galoppo e
247
1956
a lui, Marzo si sentì saltar la mosca al
248
1956
un fil di voce. ¶ – Senti bene: se rivuoi la
249
1956
primo gallo. ¶ Francesco non sentì. L’età l’aveva