Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

come tanti altri giovani, senza uscire dalle angustie d

giubba, egli, involontariamente, anzi senza riuscire a impedirselo, pensò

quella solitudine, che pareva senza fine. Mentre, subito dopo

turbato la sua giornata; senza provarne nessun piacere. Ma

dentro. ¶ La voleva conoscere, senza odiarla; anzi francamente, quasi

vi entrava, a mangiare. ¶ Senza volere, guardò due volte

più d’una volta senza desiderarla immediatamente. Ma egli

egli si fu calmato, senza che Albertina fosse riuscita

altra; tutte di seguito, senza interruzioni. Quando i suoni

distanti. E poteva scriverli senza nessuno sforzo di attenzione

si fosse fatto ingannare senza nessuna ragione. Guardò con

rifacendosi dalla fine e senza venire mai al punto

con il suo amore; senza sapere che egli allora

magro e tutto rughe; senza baffi. I capelli, ancora

Allora, il Carraresi rise senza più ritegno; e gli

perchè credo in Dio. ¶ Senza aspettare quel che avesse

tendini e di unghie, senza polpastrelli, seguitò: ¶ — La terza

zampe. E il greto senza erba, liscio, restava tagliuzzato

disposto a vederlo; e, senza dargli la mano, chiese

voce secca: ¶ — Lo sapevo. ¶ Senza riflettere, Dario gli chiese

tutti quelli che vivono senza sapere perchè. ¶ — Ma tu

Carraresi, doventato subito bianco, senza nè meno finire il

il monte, perciò, era senza forme. La pianura lunga

un tratto di strada; senza parlarsi. Alla fine, Dario

non poteva guardare niente senza una scossa ai nervi

colline e dalle case senza più rialzarsi e muoversi

poteva restare addirittura sola; senza che nessuno pensasse a

vita. Si era innamorata senza preoccuparsi delle conseguenze; e

giorno, forse qualche ora, senza nè meno cambiarsi di

per Roma, ritrovando quasi senza volere quasi tutte le

le stelle erano velate senza che si scorgesse la

e i cipressi, quasi senza nessun colore, lungo le

Popolo, restava nell’aria, senza mai avvicinarsi, un grande

e andava più lontana; senza alzare la testa, evitando

stette quasi due giorni, senza risolversi ad accettare questo

come viveva. Si trattava, senza che se ne rendesse

egli si sentiva vuoto, senza difesa. contro la morte

egli pensasse a lei senza poterla più amare? Non

stesa scolorita dall’ottobre; senza nè meno un albero

pensiero d’uccidere spariva senza bisogno che si attuasse

la specchiera, in piedi, senza essersi tolta nè guanti

alla pensione dall’amica; senza essere riescita ad ascoltare

cornice dorata. Dario guardò senza nessuna curiosità. ¶ Quando escì

ancora. Sarebbe andato via senza farlo sapere a nessuno

Andava via da Roma, senza portarne nulla con sè

provincia più informe e senza scampo! Quelli che riescono