Alessandro Baricco, City, 1999

all’ultimo tovagliolino unto, senza sapere perché, ma sapendo

poteva schiacciare a canestro senza neanche mettersi sulla punta

è l’altro, quello senza capelli. È muto. ¶ – Poomerang

gigante e un tipo senza capelli, muto, spaccheranno tutto

un attimo dicendo ¶ – Merda ¶ senza neppure per un istante

con un gesto leggero, senza smettere di camminare, e

e se ne uscì, senza dire nulla. L’ultima

più lontano, occhio bagnato, senza più palpebre, senza ciglia

bagnato, senza più palpebre, senza ciglia, occhio finito. ¶ La

arrivava dritto alla felicità, senza tante complicazioni, e si

campo in una terra senza regole dove l’unico

a mollo nell’acqua, senza spigoli e lentamente, col

a nuotare nell’aria, senza fretta, e i giocatori

Passavano decine di minuti senza dirsi niente. Sempre con

le labbra una sigaretta senza filtro, spenta, e biascicava

era “una partita giocata senza arbitro”, ma a modo

Per un po’ continuavano, senza commenti, a fissare il

Il prof. Taltomar mormorava, senza girarsi, “Stai bene, figliolo

ti sento. ¶ – Se rimani senza questionari, fanne delle fotocopie

sembra plausibile. Lo dico senza trionfalismo. Ma dev’essere

preciso, ma andava avanti, senza fermarsi. E il western

mezzo al grande prato, senza mai voltarsi. Sembrava piccolissimo

Dolphin si voltarono e senza dire una parola se

uccidere un baro disarmato senza finire sulla forca. Non

Mondini faceva il lattoniere, senza capirci molto, ma lo

prese, ma lo seguì senza farsi vedere fino a

per colpire nelle reni senza farsi vedere dall’arbitro

al titolo nazionale, gente senza grande talento, ma lui

li guardava in silenzio, senza perdere una mossa. Poi

li mandava a casa senza dirgli una parola. Il

diceva lui. Larry lavorava senza discutere, e intanto guardava

e poi un’altra, senza dire niente. Il grassone

i pugni che conosceva, senza mai riuscire a beccarlo

di un avvocato e senza uno schifo di buona

mormorò il prof. Taltomar senza neanche girarsi. ¶ La partita

Young, baciami. Parla piano, senza smettere di guardarlo. Resta

niente. Una porta chiusa, senza rumori, niente. Sono solo

giocando, mani bianche e senza calli, speroni luccicanti. Una

come le Nymphéas siano senza coordinate, cioè appaiano galleggianti

galleggianti in uno spazio senza gerarchie in cui non

è concesso dai precetti senza pietà del regolamento: impressionano

esplosa in quel corpo senza centro. Si fece l

accanto e improvvisamente capii, senza neppure spiare cosa facesse

sorprendersi a piangere, talvolta, senza precise ragioni, né scusanti

d’arancia, una torta senza niente. Questo è per

non puoi farlo, è senza rumore, là sotto. Ti

mi disse è uno senza capelli, alto più o

in modo ipertrofico e senza necessità. È come se

che era una disfatta, senza nessuna voglia di tirarsene

e astuto possibile, cioè senza mai dire una parola

mai dire una parola, senza che se ne parlasse

gonna, io lo guardavo senza avvicinarmi, dalla stanza vicina

lo puoi scordare. Case senza silenzio. Che case sono

così si lasciava comprare senza fare resistenza. Aprì la

Gould le disse ciao, senza togliere gli occhi dalla

asse e si sedette, senza neanche abbassarsi i pantaloni

si lavavano i denti senza fare storie. Sulla confezione

che tenesse un animaletto, senza schiacciarlo, e se lo

la moglie. Lo disse senza alzare gli occhi da

guardando davanti a sé senza osare voltarsi. La moglie

schiena. Sbrigati coglione, disse senza nemmeno voltarsi. Il ragazzetto

e guardò Larry allenarsi, senza dire una parola. Prima

POOMERANG – Attraversarono la città senza dirsi una parola. La

labbra aveva una sigaretta senza filtro, spenta. Gould avvicinò

prezzo trattabile, no permuta? ¶ Senza capire bene perché, il

verità, imparerò a muovermi senza rompere niente, quando qualcuno

vedrai la porta aprirsi, senza sapere né poter capire

bottiglia, bevve un sorso senza fare una piega, poi

Cavalca per un’ora, senza soste. Poi si ferma

poi altri cento, cavalca senza fermarsi, vede Bear muoversi

la notte lì. Ma senza riuscire a dormire. Una

accorgersene. Continua al passo, senza voltarsi. Forse sta dormendo

a muovere il braccio senza sentire una fitta feroce

Bear, là davanti, cammina senza fermarsi. Ogni tanto si

verticale. È un mondo senza ombre. C’è un

tracolla, sulla spalla buona. Senza più voltarsi cammina guardando

a Pinter Pass, scollina senza voltarsi. Prima di aver

Passa la notte lì, senza dormire. Pensa. ¶ L’ottavo

vento. Procede al passo, senza fretta. Parla a voce

gira il cavallo e senza più voltarsi, raggiunge Closingtown

Lui continua al passo, senza guardare nessuno. Con una

qualche vestaglia che girava senza meta e infermiere che

solo sulle piastrelle nere, senza toccare le righe. Gli

piedi e occhi corri senza guardare i piedi ma

posso più. Lo diceva senza piangere, e senza muovere

diceva senza piangere, e senza muovere le mani, appoggiato

sporse verso il letto, senza alzarsi dalla sedia, e

le labbra di Taltomar. Senza la solita cicca spenta

Si sedette sui gradini, senza entrare. Era ancora buio

disagio. Diceva delle frasi senza senso. ¶ – È molto magro

minaccia, pur non sapendolo – senza saperlo, come un’aggressione

ne sta lì buono, senza protestare, benché sottoposto a

lavorato per quattordici anni, senza mai prendere un appunto

solida e permanente, collaudata, senza la quale lo studioso

al cuore delle cose. Senza pietà, Gould. Non è

vanno da nessuna parte senza una macchina. ¶ – Questo è

un fallimento, proprio sempre, senza scampo, quindi è naturale

ragazzine entrò nella strada senza guardarsi attorno, come se

diventare un unico gesto, senza interruzioni. Non bisognava fermarsi

cominciava e poi finiva, senza perdersi per strada. Come

fosse il primo round... senza fretta e con la

può andare giù così senza... ¶ – Non gliene frega un

scivolava via dai finestrini senza sorprese. Il treno correva

per il mondo così, senza nessuno, è pericoloso andarsene

scuotendo la testa. Ma senza dire ¶ – Roba da matti

piccoli nella vita reale senza che qualcuno ne approfittasse

nero. Difficile immaginarsele una senza l’altra. ¶ Probabile che

esistano nemmeno, l’una senza l’altra, diceva Shatzy

A domani, mister Wittacher. ¶ 29. ¶ Senza pistole – sopra il cuore

la ritroveranno mai. Restano senza destino, sperduti in una

giovani non sanno vivere senza destino. Salì a cavallo

è abituato a vivere senza destino, può ben vivere

destino, può ben vivere senza una ferrovia. Da allora

difficile. Si può vivere senza orologi: è più complicato

è più complicato farlo senza destino, con addosso una

qui, in un giorno senza vento: per questo abbiamo

crepare all’ora giusta, senza polvere negli occhi, ragazzo

culo, a quel bastardo. Senza pietà. ¶ Phil Wittacher la

Potevano anche passare giorni senza che la vedessimo. In

Così potevano passare giorni senza che la vedessi. Poi

sé cinque uomini e senza dire una parola partì

bruciata da quel sole senza requie, diceva Shatzy, anzi

voglio a quel tavolo, senza testimoni, e senza proiettili

tavolo, senza testimoni, e senza proiettili in mezzo agli

sorelle Dolphin lo guardano senza muoversi. È incredibile, ma

E per farlo partire senza romperlo ho bisogno di

re, da trenta metri, senza sprecare una pallottola. Chiese

ordinati in una geometria senza errori. ¶ Silenzio. ¶ Il cavallo

un’esplosione... ti sembra senza rimedio, una cosa irrimediabile

fece, e io picchiai, senza guantoni, ma picchiai fino

di nervi, precisione, calma... senza violenza... sai cosa diceva

Lui mi disse: Morire senza i soldi per il

scherzando. Era serio. Morire senza i soldi per il

sul ring ci salii senza ben sapere cosa volevo

n’erano andate, e senza gambe non è un