Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

di ore gaie, ma senza filo, senza scopo. La

gaie, ma senza filo, senza scopo. La sera era

lui e una voce senza asprezza, disse: ¶ – Benvenuto, conte

ella cominciava a parlare senza guardarlo: ¶ – Come mai è

braccio. ¶ Ella la ritrasse, senza asprezza e lo guardò

nel presentirli, quasi: e, senza muoversi quasi di casa

dominazione. Egli non era senza volontà: ma talvolta senza

senza volontà: ma talvolta senza tenacia per esercitarla. D

assentì brevemente del capo, senza guardarlo in faccia. ¶ Anche

con sorriso arguto, ma senza civetteria, senza sfacciataggine. E

arguto, ma senza civetteria, senza sfacciataggine. E Marco sorpreso

Chi sa perché? Anche, senza ch'ella se lo

compagne la perdevano indifferentemente, senza calcolo ma pur senza

senza calcolo ma pur senza rimpianto? ¶ Poi a poco

tra le sue braccia. Senza parole; egli aveva ancora

da sola in casa, senza esser costretta a subire

più! ¶ Stettero qualche giorno senza vedersi; poi egli la

di non poter vivere senza di lei. E il

E il giorno dopo, senza pensarci, senza rifletterci, deciso

giorno dopo, senza pensarci, senza rifletterci, deciso a tutto

nel suo lavoro, ma senza fatica. Poche clienti, ma

al suo. Un possesso senza ardore, come intriso di

leggero scintillìo degli occhi, senza parlare. Avutili, correva a

ci veniva? E sentì, senza confessarlo, che gli pareva

di Giovanna, che passò senza vederlo. ¶ – Peccato! Non verrò

e un rinnovamento percorrono senza tregua. ¶ Accanto alla padrona

passato accanto a molte senza conoscerle, a qualcuna conoscendola

squattrinato. ¶ La signorina Noemi senza pensare ai premi aggiunse

La signora Almieri sorrise senza farla tacere. ¶ Su quest

ironia appena percettibile. E senza aspettar risposta, sgusciò via

non avrebbe dovuto intendere senza arrossire? ¶ Pure era lei

di Dio – rispose ella senza aggiungere altro, come se

freddo – protestò la contessa senza impazienza, anzi con la

che non vuol finire... ¶ Senza volerlo, egli ridiceva a

Era davanti al Casino. ¶ Senza più esitare, salì la

poteva guardarlo a lungo senza sentirsene turbati, senza provare

lungo senza sentirsene turbati, senza provare come un impeto

disse poi la signora, senza far più alcuna attenzione

e fuggì via, rapidamente senza voltarsi. ¶ – È una benedetta

ha detto di ammalarsi senza il mio permesso? – disse

du sort...» ¶ Lo ripose senza fretta. Questo leggeva Laurina

disse Giovanna sbadatamente, ma senza alcuna acrimonia femminile. ¶ – Chissà

Sì, la domenica. ¶ Tacquero senza imbarazzo. E Marco pensò

quasi di malinconia distratta, senza parlare con la sua

strada... ¶ Ma Noemi continuava, senza accorgersi delle sue meditazioni

nelle vasche dei giardini... ¶ – Senza un fiore, vede? – continuò

acconsentiva discretamente all'esame, senza sospetto. E parlarono a

punto. Ella leggeva tutto, senza proibizioni. Marco se ne

Se così avessero continuato, senza tempeste, forse il suo

può essere un signore senza essere un uomo onesto

può benissimo esser questo, senza quello... Non è l

consueta della sua visita. Senza più riflettere, senza più

visita. Senza più riflettere, senza più esitare, come mosso

voce, placida, assente, come senza tono. ¶ – Ah! Meno male

proda... Ella la ritirò senza asprezza, ma fors'anco

asprezza, ma fors'anco senza comprendere.... ¶ – Bisogna andare... ¶ Non

si preparava a rispondere, senza lasciargliene il tempo Noemi

fosse impietrata. E lentamente, senza guardarlo, guardando più lontano

lasciò cadere il biglietto senza leggerlo. ¶ Poi lo riprese

e fiera; percorre, quasi senza vederla, in carrozza, una

le labbra fresche invitavano, senza che si pensasse a

occhi; quando si coglievano senza temere quello che serbasse

domani. Ogni cosa pareva senza domani. E anche Noemi

aveva fatto i conti senza la vista acuta di

crollati, come una notte senza crepuscolo... Adesso egli se

e si alzò. Poi, senza neppure curarsi di giustificare

come un ladro, solo, senza che ella lo sapesse

che ella lo sapesse, senza che ella lo accompagnasse

braccia. Ma come Marco, senza pensarci, non rispondeva all

quella schiavitù, lui, amandola, senza essere amato; dando tutto

essere amato; dando tutto, senza nulla avere in ricambio

lutto. Nulla sarebbe cambiato senza quell'ombra di nero

continuava, in una serenità senza nuvole. La fine della

cui il suo pensiero senza freni lo trascina, agiscono

generazioni gli si affacciò. Senza di lei, egli non

cattiva donna, una donna senza cuore! ¶ – Oh! – fece Marco

dove la si metteva, senza piangere, senza chiamare. Oh

si metteva, senza piangere, senza chiamare. Oh! un amore

io... ¶ – Già – assentì Marco, senza pensarci, pensando... ¶ – Poi, quando

Per un istante, così, senza guardarla, gli parve di

di entrare nella notte senza sogni... ¶ Ecco, e si

così. Così, poteva sapere senza svelarsi... ¶ – Le donne, sai

che dicevo: Sono cose senza importanza, flirt di villeggiatura

a un flirt così senza conseguenze... ¶ – Ma lei! – mormorò

Ma lei! – mormorò Marco senza infingersi più. ¶ – Lei! Che

senz'anima, un trofeo senza significazione. ¶ Sì: ma deliziosa