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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Edoardo Nesi, Storia della mia gente, 2010

concordanze di «senza»

nautoretestoannoconcordanza
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abitanti di quella città, senza lavorare nel tessile. Da
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a una particolare ragazzina – senza dormire perché da giovani
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Pompilio da un monitor senza riuscire a trasmettere l
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solo, a casa mia, senza parlarne con nessuno. Avevo
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operai e a svolgere senza grande impegno mansioni minime
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universali alle quali partecipavo senza grandi risultati, e passavo
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Difficile capire il perché senza invocare l’innata, noncurante
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l’azienda, sarei rimasto senza lavoro. ¶ Mentre lavoravo nel
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la ditta rimanesse aperta senza un titolare dentro. ¶ Però
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tutte le mie forze, senza mai pensare a cosa
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onore le loro microaziende senza rimetterci tutto quello che
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Fitzgerald. Tutto in inglese, senza paura. Senza traduttori, senza
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in inglese, senza paura. Senza traduttori, senza narrazione. Lui
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senza paura. Senza traduttori, senza narrazione. Lui e io
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avrebbe mai potuto cantare senza essere preso a pernacchie
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piatti carichi di tartine senza farne cadere nemmeno una
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fortunatissima generazione di italiani senza qualifiche, entusiasta e garibaldina
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riuscire a camminare dignitosamente, senza barcollare. Perché odio barcollare
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con il massimo impegno, senza mai, mai, mai bere
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ragioni a un dibattito senza contraddittorio. Per far sentire
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italiani sbranati dai cinesi senza che nessuno alzi un
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gli ordini più grossi, senza più dare importanza alla
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L’asta però proseguiva senza di noi, stupida e
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tutte le maledette aste senza badare al prezzo a
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cui se le aggiudicavano, senza accorgersi che a quel
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cenci senz’anima e senza fantasia, e sono i
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il loro recente passato, senza accorgersi di avviare a
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sbarra e gliela indicò senza avere il coraggio di
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benissimo, perfettamente racchiuso, protetto, senza esser schiavo della necessità
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Selva le persone che senza saperlo si erano vestite
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di cui parlava sempre, senza mai spiegare cosa diavolo
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riuscito ad andare avanti senza far altro che scrivere
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possibile, ripetendomi che vivere senza lavorare è un grande
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che passi un giorno senza che ci scriviamo, spesso
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si possa comunicare liberamente, senza il denudarsi implicito nel
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contatto con lui anche senza vedersi, e mi diverte
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improvviso tra le corsie senza che si alzino quei
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sale continuamente e lentamente senza che la musica cambi
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quanto pare, lavorano anche senza di me. ¶ Scendo dalla
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ho sempre chiamata così, senza l’articolo – era rimasta
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loro esperienze e capacità senza però doverle pagare, perché
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soprammobili in salotto. ¶ Sereno, senza pressione, liberato dal peso
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potuto divertire a lavorare senza essere schiavo dell’obbligo
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nel nostro cavernoso capannone senza numero civico. Cos’è
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le cucitrici, i cubicoli senza finestre e senz’aria
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a Prato e vivere senza rispettare le nostre leggi
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rispettare le nostre leggi, senza pietismi o complessi di
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crudele e divertentissimo casino senza regole in cui sei
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figlie sono già uscite senza far rumore e lui
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a vergognarsi di essere senza lavoro, e non riesce
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dove costa di meno, senza infrangere nessuna legge di
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la mano di Fabio. Senza volerlo, naturalmente, e senza
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Senza volerlo, naturalmente, e senza forza, perché quando si
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un razzista, all’improvviso, senza ragione. Ha ventidue anni
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si volta a guardarlo senza capire nulla. Quando gli
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i vecchi, eh? ¶ E senza fermarsi, in un unico
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hanno scolpito nella memoria, senza però riuscire a farlo
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a tutto il mondo, senza distinzioni – molti più vantaggi
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da lì importati liberamente senza più né dazi né
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ovunque lo stesso hamburger senza sapore, di vedere gli
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vedere gli stessi film senza storia e di sentire
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tutti la stessa lingua senza però avere più nulla
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economico creato da artigiani senza cultura era stato il
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Combatterla dal didentro, certo, senza mai vagellare d’uscir
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visto lievitare ogni anno senza riuscire a far nulla
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questa loro maledetta globalizzazione senza regole, i soldi che
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ridotti a mere presenze, senza bisogno di dover dire
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apertura dei mercati nazionali senza determinare sconvolgimenti e promuovendo
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tre uomini mi guardano senza dire nulla. Ognuno di
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letto centinaia di libri senza averne scritto neanche uno
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noi? Non eravamo gente senza idee e senza ideali
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gente senza idee e senza ideali, un branco di
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televisione, che avrebbero vissuto senza neanche accorgersi della loro
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padroni di un mondo senza più storia, adagiati in
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in un dorato presente senza fine creato dal lavoro
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e poi averci lasciati senza soldi e senza lavoro
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lasciati senza soldi e senza lavoro proprio quando arrivava