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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «senza»

nautoretestoannoconcordanza
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sarà qui fra poco» senza mai sbagliarsi. ¶ Debbo percorrere
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piccola e bianca e senza forme come le mamme
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arrivate a quarantacinque anni senza sposarvi, e poi di
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l’aria dello stanzone. Senza riflettere, vuotandosi di parole
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dato un secondo padre. ¶ Senza una parola, senza guardarci
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padre. ¶ Senza una parola, senza guardarci, ci scompigliava i
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le sue paure. Percorremmo senza parlare un corridoio, fino
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allora nessuno poteva usufruirne senza pagare, a mezza strada
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due. «Invece di spendere senza metodo la tua paga
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il cappello e proseguii senza voltarmi; ero tetro e
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a ciò che dico. Senza parere lo osservo, lo
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mi raggiunge ogni tanto, senza che speciali motivi lo
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anni diciassette?» io rispondevo senza sbagliare «Digiuna». Dalle sue
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aperto un momento prima senza trovarci niente, ma vi
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le gocce d’olio senza fargli toccare il fondo
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di salire e correre senza domandarci da che altezza
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diceva deponendo un candelabro senza finir di lustrarlo, e
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organo tacque di colpo, senza fiato; vi fu trambusto
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curvo. Gli parlai ma senza rivelargli chi ero. Apri
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entrambi i genitori sarebbero senza peccato originale, sarebbero una
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si sdraiano o balzano senza identificabili motivi (un’eterna
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simili stanno in noi senza mai consumarsi, ci sopravvivono
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e il silenzio era senza porte e senza finestre
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era senza porte e senza finestre, totale, vecchio come
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è già seduto, profondamente, senza il minimo impaccio, e
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eliminarci e lo combattemmo senza esclusione di colpi. I
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gli tendo la mano senza rancore, dispostissimo a studiare
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gambe, gli amici viravano senza fretta per non raccoglierlo
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dello scialle; poi sparì senza congedarsi, né delusa né
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ho lasciata – e muoio, senza lei» dicevano le canzonette
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Cenere geme: «Il cuore senza piangere – io l’ho
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una semibreve fuori tempo, senza limiti, discrezionale, che duri
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non esclusa la morte, senza eredi, dello stesso rosticcere
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Rosario sostava alquanto, minacciosamente, senza pronunziare sillaba. Le sue
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fruttivendolo si scagliò innanzi senza ricordarsi che inforcava una
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Saverio rientrò in casa senza elargire ai curiosi nessuna
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li gettava da parte, senza affrettarsi. Don Saverio si
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tocco. Intendiamoci bene: qui, senza offesa, la regione cardiaca
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non esisteva. Signora mia, senza offesa, guardatevi un minuto
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Ho fatto una montagna senza tetto e senza pavimento
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montagna senza tetto e senza pavimento, l’uovo a
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facce dolenti o incantate senza supporre che essi tra
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Salvatore, ah disgraziata creatura senza nessuno... chi ne sapeva
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Guarracino si era difeso senza rendersene conto, fu quando
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ma poteva forse punirlo senza vederlo? S’incantò, l
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raccontandola senz’arte e senza piacere, scrivo questa volta
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lo gusti come Goethe, senza la presunzione di raccontarlo
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poteva anche pensare che senza rendersene conto negasse desolatamente
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don Nicola aveva agito senza riguardi verso se stesso
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quale gli cammina accanto senza mai chiedergli verso quali
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un ceffone; ma non senza notare con quanto impegno
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mai. Io questi fatti senza epilogo li ho trovati
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firma in quella imitata senza grazia dal figlio sull
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ingiurie. Una volta, sempre senza vedersi, gli interlocutori arrivarono
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presso la grande specchiera, senza rendersi conto che in
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che ormai portate, lasciatelo senza un soldo» suggerì infine
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toppe dei suoi calzoni, senza altri movimenti che quelli
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chiamava il figlio, saliva senza affrettarsi la scaletta, tutto
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era questo: uno stanzone senza finestre, circondato da scaffali
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un cinto erniario, pendendo senza grazia dal formidabile gancio
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calvo, scheggiato, pelosissimo e senza età, don Ersilio rifletteva
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sulle sue ginocchia egli senza sollevare il capo domandava
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una; ne derivavano scontri senza esclusione di colpi, durissimi
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validi della zona. Arrivavano senza giacca, con la camicia
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l’impegno occorrente ma senza metodo e senza distinzione
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ma senza metodo e senza distinzione; in una parola
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distinzione; in una parola: senza stile. Tanto peggio se
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vicini di posto, non senza talvolta derubarli del portafogli
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fulmineo schiaffo del marito. ¶ Senza aiutarla a rialzarsi don
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le sarebbero mai mancati senza questo incidente; ma ecco
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la siringa, vi disponete senza volerlo come in un
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scatto. E un salto senza direzione, lo stesso irreprimibile
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cinquantesimo salvataggio? Sia detto senza offesa, io non mi
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olio e all’aglio, senza i quali la speranza
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era privato di tutto, senza altra consolazione che quella
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sperperata in pochi giorni, senza riflettere che cinquecento lire
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duro: don Peppino Cammarota, senza neppure avere il tempo
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coniugi Aiello. Borghesi ricchi, senza figli: abitavano in una
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di via Materdei. Uscì senza affrettarsi; attraversando il giardino
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i fedeli la dimenticassero? Senza don Bernardo, che la
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era bella, la percorrevano senza riguardo per l’arruffato
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occhi, collocava in lei, senza saperlo, sua madre e
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di pompe funebri, che senza parere sorvegliano il corso
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seduto sul letto, singhiozzò senza ritegno. Donna Assunta non
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da più generazioni e senza rimedio. Suo nonno era
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di gente che applaudiva senza riserve mentali, come se
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da poca distanza e senza levare gli occhi da
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palazzo. Don Luigino mangiò senza distogliere gli occhi dalla
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non lo si interpreta. Senza volerlo, soggiogato forse, don
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si ha il genio, senza limiti di volontà e
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e le montagne, non senza far dire al fruttivendolo
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come un elogio e senza chiedere altro alla scienza
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non si può reggere) senza volergli bene. Quella sua
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Aniello; e d’improvviso, senza rimettersi le scarpe, si
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cappone. Il contadino arriva senza affrettarsi, come la mano
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necessità di non rientrare senza mezzo chilo di alici
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lui; da anni rincasava senza ulteriori bambini. Ispido e
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uomo come don Ernesto, senza età e senza camicia
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Ernesto, senza età e senza camicia? ¶ La bianca tovaglia
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orizzonte e alla riva, senza una piega, con gli
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morto (me per primo) senza spaghetti che puntellino l
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l’ambascia di ognuno, senza un remoto odore di
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e di paura; restituiamoci senza problemi alla mite realtà
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Nulla avviene, a Napoli, senza motivo: se alle tre
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infine gli dissero non senza riguardosi giri di parole
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demone a cui egli senza volerlo obbediva fin da
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di poco conto e senza vittime. ¶ Don Nicola giustificava