Pietro Aretino, Angelica, 1535

in uno istesso ceppo, senza temer che i nembi

memorie alto sostegno, ¶ che senza il favor tuo non

un garzon peregrino, un senza nome, ¶ sol per aver

vinto dal martíre, ¶ stando senza potere un terzo d

Angelica la chiave ¶ è senza par, né può la

una aria che ride senza riso. ¶ 32 ¶ Medor suo nome

pena dura, ¶ dice non senza lagrime in suon pio

ami in terra beltà senza essempio. ¶ Ma che non

lieti, ¶ ma duo dí senza noia -. E qui si

un par vostro vada ¶ senza caval, senz'elmo e

caval, senz'elmo e senza scudo, ¶ né al fianco

seguire ¶ Sacripante, che muor senza morire. ¶ 60 ¶ Ritorno a lui

lo ricuopre il cielo. ¶ 84 ¶ Senza indugio il boschetto indi

ombra e il verde senza impaccio apparve ¶ e col

miracol mossi e tocchi, ¶ senza lingue a l'imago

l cor di ciascun senza far motto, ¶ con l

ebbe a la mia senza cor viva. ¶ 49 ¶ Allora quel

vivo sostegno, ¶ tal che senza disconcio e senza affanno

che senza disconcio e senza affanno, ¶ quasi ch'io

ne la prigion dira ¶ senza cibo assai dí con