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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Senza coda, 2005

concordanze di «senza»

nautoretestoannoconcordanza
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scivolasse dalle dita, ricadendo senza rumore sopra lo spicchio
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quasi a spingerlo. Quasi senza respiro. ¶ Arrivarono all’ultima
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Pietro lo vide arrampicarsi senza fatica e senza paura
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arrampicarsi senza fatica e senza paura rimase a bocca
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liscia e tutta uguale, senza più appigli. Pietro restò
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Ripresero a camminare, stavolta senza correre. ¶ Luigi non fece
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Restò in quella posizione senza muovere neanche un muscolo
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nel naso. Si raddrizzò, senza mai smettere di guardare
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loro due da soli, senza i domestici e papà
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fatto?”. ¶ Un uomo basso, senza barba, con pochi capelli
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Sì,” disse Pietro sottovoce, senza mai smettere di guardare
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fondo, la palazzina verde senza giardino. ¶ “È tardi, non
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Il frutto fu spogliato senza che il coltello si
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cadde intera sul tavolo, senza tagli né spaccature. L
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da vicino. Paffute ma senza segni: le mani di
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quel groviglio di mani. Senza nessun taglio. Si perse
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velluto bianco si mossero senza più grazia. Non danzavano
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Pietro girò la testa senza mai smettere di guardarla
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mano sulla bocca. Poi, senza respirare, uscì. ¶ 10. ¶ La luce
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suo posto!” ¶ “Io sono senza coda!” urlò Pietro ridendo
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un ramo secco e senza foglie. ¶ Poi fissò Nino
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pensò al ragazzo triste senza la sua innamorata. Pensò
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sulla testa. ¶ Annuì e senza dire nulla afferrò la
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peso delle pagine, piatta, senza una piega. ¶ La prese
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scomparve nei pochi millimetri senza colla. ¶ Luigi si piegò
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salotto. Lei la cantava senza voce, muovendo le labbra
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un quadrato di legno senza fessure. ¶ “Apri, sono Pietro
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verso il vecchio garage. ¶ Senza di me e senza
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Senza di me e senza la Bianca. ¶ 16. ¶ Anche se
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ma che canticchiava anche senza conoscere tutte le parole
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qui, non sono partito.” ¶ Senza tuta verde, in pantaloni
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s’arrabbia,” fece Nino senza sorriso. ¶ Pietro guardò solo
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cognome. Era un’eco senza fine. ¶ Pietro non si
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la testa del figlio, senza mai fare un grido
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con le labbra, ma senza la voce. Cantò in
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Guardarla metteva paura. Così, senza abbassare gli occhi, si
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bagnati. Riaprì la porta, senza parlare. ¶ “Quando torna Nino
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funzionava lo stesso, anche senza Nino. ¶ Per un attimo
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all’area. Subito dopo, senza che neanche la palla
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mano. ¶ “Io sono già senza coda.” ¶ “Allora pensa se
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minestra. Sembrava un mostro senza forma. Gli occhi si
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abbracciò. Lei gli sorrise, senza parlare. ¶ “Dove ti fa
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di suo padre, asciutto, senza lacrime. ¶ Ora, distesi sul
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dai suoi occhi bagnati, senza aver bisogno di nessun
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contro le guance. E, senza muoversi, cercò la sagoma
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letto, quel viso asciutto, senza nessuna lacrima. ¶ Pietro non
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gli occhi allungati e senza ciglia. Sotto il lenzuolo
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quelli grandissimi. Anche quelli senza coda. ¶ Poi prendo te
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tagliato ogni coda. Perché senza coda loro scomparivano. Ma
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labbra bagnate sussurravano parole senza voce. I piedi nudi
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forte, le montò sopra senza neanche darle il tempo
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si fermò alla parete senza quadri appesi. Fu un
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Postfazione ¶ L’idea di Senza coda mi venne in
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Caro Missiroli, ho letto Senza coda e mi è