Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

finestrino. Ma quella stazione senza arrivi né partenze, quella

né partenze, quella stazione senza addii né ritrovamenti, quella

quattro ore di séguito, senza scambiare parola ma solo

còmpito in quella stazione senza traffici né mete, si

infocata della sua sigaretta senza sentir dolore, e che

quale Lodovico era uscito senza incontrare anima viva. Ma

a gridare: «Meo! Meo!» senza togliersi il bersaglio di

mondo da egoista e senza preoccuparsi che lasciava l

storia di Enrico, ma senza mai staccare la mente

rettangolare campione di limpidità senza fine. «Ma chi accetterebbe

idea di quella creatura senza sale lo intenerì. Pensò

immisurabile ma muta e senza contatto tra le parti

che lo respingevano pur senza toccarlo, e cominciò a

chiamò una volta Padreterno, senza ombra di ironia e

Didaco naturalmente si sentiva, senza sforzo né affettazione, un

professor Didaco ad accorrere senza por tempo in mezzo

sua gioia, egli riprese senza indugio il treno e

il signor Didaco riuscì, senza destarli, a far passare

tetto di questa testa senza testa, due fulmini stanno

e cattivi. ¶ Il convoglio senza locomotiva riaccende nella memoria

apparizione della prima «carrozza senza cavalli» ronzante e miracolosa

si sentì vedova, ma senza rimpianto. ¶ Il treno sostò

tra noi la luce senza vita né speranza dei

contatti con la vita senza i quali un uomo

più «sbalorditive» della telegrafia senza fili, la parola «mistero

imposto all’innocente non senza aver dovuto vincere una

macchina, e li guardava senza curiosità e senza stupore

guardava senza curiosità e senza stupore, come se già

di venire al mondo, senza por tempo in mezzo

mi aggregai a te, senza nemmeno domandarti se consentivi

Trentadue anni di vita senza corpo lo avevano consumato

a quella sua vita senza più vita ormai, il

proprio a me, e senza corpo visibile, e nel

sono dunque nostre figlie. Senza dire che i Carii

sola gioia di servire, senza esaminare se il dovere

treno, sicuri di sé, senza sbagliare; benché si movessero

riprendeva la sua corsa: senza segnale, senza ragione, senza

sua corsa: senza segnale, senza ragione, senza meta. Si

senza segnale, senza ragione, senza meta. Si rianimava di

situazione assurda e apparentemente senza via d’uscita. ¶ Per

soffermato a una città senza nome, e anche i

nostro scompartimento sono scesi senza che io quasi me

non la posso guardare senza sentire una profonda nausea

di mettere a esecuzione senza ritardo questo mio progetto

loro capo Lorì, e senza por tempo in mezzo

tra loro si sèguono senza fine sul fondo turchino

Luigino entra d’ìmpeto, senza riflettere, senza pensare. Traversa

d’ìmpeto, senza riflettere, senza pensare. Traversa con tre

non avrebbe potuto vivere senza di lei e chiese

e fu dato inizio senza por tempo in mezzo

ricordò la sua vita senza ricordo di madre (morta

l’odore pesante e senza volo dei fiori vecchi

che la vuole partecipare senza ritardo a Teresa. Allunga

a vedere la casa senza la signora Teresa non

Ma è una sorpresa senza paura, una sorpresa quasi

paura, una sorpresa quasi senza sorpresa. La rivelazione di

poltroncine di seta crèmisi senza braccioli, che stanno ai

mobili Ottocento, perché io, senza vantarmi, posso dire che

e glie la richiuse senza togliergli né aggiungergli niente

l’ignoranza, la credulità; senza di che gli uomini

divano alla vecchia poltrona senza toccare terra, e con

portiamo via... O anche senza ragione – senza una “precisa

O anche senza ragione – senza una “precisa” ragione, come

serie, per poterli distruggere senza darvene pensiero... Mi alzerò

ci credo più... Partirò senza il vostro permesso: partirò