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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «sera»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
Inghilterra, viaggiarono insieme. A sera si fermarono in una
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1956
fuori il compagno della sera prima armato di pistola
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1956
dal terzo e la sera lo fece entrare di
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1956
lo cacciò via. ¶ La sera dopo, fece entrare quello
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1956
tornava a casa la sera. Ora, quale non fu
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1956
avesse lasciata sola. La sera dormiva nella sua cameretta
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1956
dei fatti vostri? – La sera, quando la ragazza andò
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1956
la teneva cara. La sera prima, Lucia disse che
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1956
Pocapaglia fatti misteriosi. Ogni sera capitava che buoi e
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1956
nessun posto, e ogni sera quei poveri contadini accendevano
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1956
il Conte, – allora, alla sera, con chi potrò giocare
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1956
in Africa. E una sera, mentre erano raccolti come
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1956
mise sul cappello. Alla sera, tornando con le pecore
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1956
cappello. E poi la sera lo diede alla figlia
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1956
sul cappello, e la sera lo diede alla figlia
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1956
streghe. ¶ La ragazza una sera si trovò senza fuoco
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1956
la vecchia veniva ogni sera a succhiarle il sangue
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1956
buono a farlo. ¶ La sera il Re si spoglia
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1956
loro amore, era già sera. La Principessa lentamente cominciò
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1956
il suo amore. ¶ La sera stessa disse a suo
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1956
per il sì. ¶ La sera delle nozze, Re Crin
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1956
disse di sì. ¶ La sera delle nozze, Re Crin
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1956
era ben contenta. La sera delle nozze, come al
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1956
che gli portavano ogni sera, e fece finta di
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1956
riuscì a entrare una sera in casa del giovane
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1956
a casa e una sera passeggiava col padre pel
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1956
rompono i timpani ogni sera, – disse il mercante tappandosi
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1956
andò alla ventura. Alla sera giunse a una cascina
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1956
viaggio. ¶ Cammina cammina, a sera arriva a un’altra
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1956
di ferro. ¶ In sulla sera venne il lupo. Andò
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1956
mangiata il lupo. ¶ Verso sera tornò il lupo e
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1956
contro le pietre. ¶ La sera nevicava. La Marietta si
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1956
rimise per via. Una sera, arrivò a un magnifico
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1956
sono solo, ora viene sera… ¶ Il giovane si lasciò
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1956
ora che venisse la sera, per restare solo con
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1956
aveva buttato giù la sera prima. Ed ecco che
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1956
sentirono tutto quanto. ¶ La sera, le Fate, stanche dal
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1956
dietro l’oca. A sera arrivò a un’osteria
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1956
faceva il pescatore. Una sera tornò a casa stanco
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1956
porta ed entrarono. ¶ – Buona sera, signor oste. ¶ – Buona sera
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1956
sera, signor oste. ¶ – Buona sera, galantuomini. ¶ – Ci porti mezza
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1956
III. L’ospitalità ¶ Una sera Gesù e San Pietro
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1956
sotto le tegole. A sera venne Comare Giacoma a
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1956
comare. ¶ E l’indomani sera, quando i due pellegrini
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1956
tanti complimenti: – Oh, buona sera! I signori han fatto
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1956
tre. ¶ Quando si fece sera, il giovanotto andò al
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1956
a lutto. ¶ Quando la sera entrò di nuovo nella
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1956
da lutto. ¶ La terza sera trovò che le sedie
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1956
ancora più numerose della sera prima. – Solo oggi ancora
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1956
glielo chiese, disse: – Alla sera suona la trombetta, e
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1956
Schiantacatene. ¶ Quando rincasò alla sera con una pecora e
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1956
con me. ¶ Quando fu sera, il ragazzo di tornare
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1956
una sega affilata. La sera il fratello si coricò
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1956
Zio Lupo. Prima di sera disse alla bambina: – Porta
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1956
sulla più piccina. Venne sera e nel cielo passò
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1956
finestra. Quando passò verso sera la Luna, disse: ¶ Quella
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1956
sole alla finestra. Di sera, passò la Luna e
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1956
di fortuna. Quando fu sera e non sapeva dove
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1956
guardarli, e intanto venne sera, e pensò d’andare
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1956
rosso o turchino. ¶ La sera prima delle nozze, Sandrino
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1956
fecero gran meraviglie. ¶ Alla sera il Principe andava fuori
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1956
andò a dormire. ¶ Alla sera dopo, benché fosse tutto
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1956
Vediamo un po’ domani sera. ¶ Quando fu domani sera
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1956
sera. ¶ Quando fu domani sera, cosa fece? Si nascose
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1956
pel mondo. ¶ Quando fu sera si trovarono di fronte
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1956
m’ha detto. ¶ Alla sera il ragazzo va a
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1956
fece molti complimenti. La sera, nella stanza di Sandrino
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1956
S’arrivò all’ultima sera. Le bestie avevano un
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1956
aver camminato fino a sera, entrò in una locanda
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1956
Gira gira, finalmente, verso sera, passando davanti a una
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1956
turco. ¶ Quando fu verso sera, finalmente, arrivò la vecchia
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1956
a lavorare cantando. Verso sera, ecco che si vede
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1956
torcendosi le mani. ¶ Alla sera, Pìrolo domandò, come al
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1956
di penne e la sera andò in cima al
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1956
Lui pure andò la sera a letto con la
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1956
del Mostro arrivarono di sera e lo trovarono tutto
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1956
che volete avrete. ¶ La sera, quando Bellinda si sedette
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1956
abitudine, che se una sera non l’avesse visto
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1956
la Principessa promise. ¶ Venne sera, il ragazzotto andò nella
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1956
il suo cammino. ¶ Verso sera arrivò a una casa
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1956
filare. Se torna alla sera con le vacche affamate
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1956
torni a casa la sera senza che la canapa
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1956
la matassa, ¶ e la sera le vacche erano satolle
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1956
neanche una piuma. Venne sera: e lì tra il
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1956
le cose della prima sera: ma l’indomani, mentre
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1956
mala sorte. Il sabato sera si calò con una
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1956
la tela. Il sabato sera, ridiscende con la fune
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1956
piangere, e il sabato sera tornò alla botola nel
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1956
dimenticò di riprenderlo. ¶ La sera torna Pietro, cena tutt
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1956
tra loro! ¶ Venuta la sera, dice Pietro: – Allora, chi
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1956
domani per partirmene. Di sera sarebbe troppa vergogna per
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1956
ritornare alla spiaggia alla sera, così che il Re
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1956
e si stancava. Verso sera incontrarono dodici assassini. – Ehi
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1956
e le portava ogni sera bestie da spellare che
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1956
girare il mondo. Una sera, in un bosco, avevano
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1956
dimenticherai di me… ¶ A sera, prima di ritirarsi con
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1956
zio prete la prima sera gli disse: – Stasera devi
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1956
fune in mano. ¶ La sera dopo lo zio prete
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1956
paura al nipote. – Questa sera vai a vegliare un
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1956
e restarono morti. ¶ La sera, la prigioniera vide il
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1956
di mosche; ma la sera, risentirono venire dalla torre
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1956
e pare che la sera non potessero più dire
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1956
Dobbiamo mangiarcela noi –. Alla sera, venne a trovarle Memé
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1956
era ficcanaso. Andava, a sera, sotto le finestre dei
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1956
cosa stavate dicendo, ieri sera, sulla terrazza di casa
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1956
che aveva detto la sera. ¶ – E se ti fosse
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1956
m’è successo ieri sera! All’ora d’andare
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1956
nelle tre sorelle. ¶ La sera, Leonetta fece alle altre
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1956
cose! ¶ Le sorelle, quella sera, non volevano proprio calarla
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1956
tutto vino oppiato. Quella sera guardie, servitori, ministri, tutti
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1956
le loro ricerche. Una sera il maggiore trovò un
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1956
a filare mattino e sera, le tre filatrici non
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1956
voltò strada. ¶ Lui la sera va a casa, mangia
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1956
andò. ¶ Il ragazzo a sera va a casa, mangia
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1956
bubbole hai raccontato ieri sera alla padrona! ¶ – Io per
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1956
di fiocchi colorati. ¶ Veniva sera e il mare diventava
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1956
a quel modo. La sera, nel pollaio reale, le
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1956
una figlia e la sera la portava in società
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1956
portava in società. Una sera questa figlia, stando in
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1956
d’occhio, e una sera si nascose dietro una
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1956
o d’Imperatore. ¶ Ogni sera Maria di Legno tornava
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1956
d’uova e una sera trovò il figlio del
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1956
litigare tra loro. ¶ La sera dopo il figlio del
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1956
lei scappò come la sera prima e disperse i
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1956
innamorato che mai. ¶ La sera dopo non aveva proprio
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1956
ritratto. ¶ E neanche quella sera i servitori riuscirono a
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1956
pelle di pidocchio. La sera, quando l’innamorato venne
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1956
voi datemene sedici. ¶ La sera la padrona chiamò lo
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1956
e corse via. ¶ Alla sera, si fermò alla locanda
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1956
ne voglio trenta. ¶ La sera, la Bella Venezia chiese
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1956
nessuno la sentiva. Verso sera vide laggiù un lumino
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1956
loro le portavano ogni sera gioielli, monete d’oro
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1956
meglio locande. Così una sera andò a mangiare dalla
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1956
del Re andava ogni sera a palazzo a sentire
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1956
del Re, sentendo la sera queste nuove notizie, e
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1956
sette notti. All’ultima sera cominciò ad avvicinarsi alla
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1956
indomani come prima. ¶ La sera dopo, trovò la tavola
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1956
tenere una lanterna. La sera lo appese fuor dalla
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1956
suo letto. E la sera se ne andò a
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1956
mise nel forno. La sera andò a dormire. Quando
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1956
poveri vecchi. E una sera la madre disse: – Marito
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1956
cosa devi fare? Sabato sera mi mandi con un
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1956
le lezioni mattina e sera e il giovane imparava
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1956
casa di fronte. ¶ Alla sera, la Reginella, quando si
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1956
portava al dito; alla sera, quand’erano soli, riprendeva
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1956
fatica, si sedeva ogni sera sulla soglia di casa
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1956
diceva il rosario. ¶ Una sera, mentre stava per farsi
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1956
si sentiva bene. ¶ La sera dopo, quando si rimise
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1956
Difatti, quando la terza sera sentì la civetta, – Eh
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1956
Passò del tempo. Una sera, il marito e i
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1956
e i figli, la sera quando si ritirarono. Invece
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1956
così si separarono. ¶ La sera, ritirandosi coi servi alla
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1956
maestra di casa. ¶ Alla sera, di solito, i figli
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1956
e a piangere. Una sera, dopo aver fatto luce
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1956
storia. Quando arrivò alla sera in cui doveva andare
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1956
di tutto, e a sera s’addormentò su un
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1956
Filo d’Oro. Una sera si fermò a dormire
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1956
Restò lì fino a sera, attendendo che si svegliasse
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1956
di’ solo che quella sera vuoi restar da sola
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1956
riuscirai a parlare quella sera con Re Pipi, spezzerai
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1956
stanotte. ¶ Ma anche quella sera la Turca-Cane diede
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1956
di una botola. Verso sera tornò il fratello e
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1956
anche a lei. ¶ La sera la mamma, tornata da
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1956
cerca di fortuna. ¶ Una sera, dopo aver molto camminato
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1956
chiese alloggio per una sera, perché pioveva: ed egli
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1956
e pietanza, mezzogiorno e sera. ¶ Il serpente mangiava e
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1956
tavola al festino. Alla sera gli sposi andarono a
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1956
vuoi, marito mio. ¶ – Ogni sera, a Corte, suonano e
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1956
lui ballò tutta la sera. ¶ Finita la festa, il
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1956
uomo per sempre. Domani sera sarò vestito di nero
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1956
per amor mio. ¶ La sera, di nuovo, la Principessa
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1956
danzare con lui. ¶ – Ogni sera ci farai questo scorno
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1956
domani è l’ultima sera. Io verrò vestito da
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1956
monaco. ¶ E la terza sera, dopo aver rifiutato tutti
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1956
e ne prendeva. Alla sera, si fece scuro vicino
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1956
faceva un uovo per sera e il muratore, con
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1956
pagarono e partirono. La sera fece scuro in un
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1956
nel mare mattina e sera. La madre a chiamarlo
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1956
non ci vengo, – la sera della prima festa da
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1956
conversando ballarono tutta la sera, fino a lasciare il
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1956
miei datteri… ¶ – Ma domani sera devi venire, sai… ¶ Intanto
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gli ordini! Se domani sera non la seguite fino
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1956
a voi. ¶ Neanche la sera dopo, Ninetta volle andar
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1956
ballare. Ballarono tutta la sera. ¶ – Madonna mia! – diceva una
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pietà. Ma disse: – Domani sera è l’ultimo ballo
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1956
e ingioiellata. ¶ La terza sera, tutto come prima. Nina
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1956
servizi della casa. Alla sera le donne le dissero
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1956
Senti, Sfortuna: noi la sera usciamo, e ti chiudiamo
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1956
di tenerla anche la sera e di farla dormire
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1956
giovane, disperato, giunse a sera in un bosco. Si
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1956
il pranzo e alla sera la cena, e di
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1956
avrete una risposta. ¶ Alla sera, la madre prese da
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1956
il collo. Prima di sera il Balalicchi cominciò a
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1956
e schiena, e la sera la pelle si cambiò
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1956
cercarsi da mangiare. Quella sera, quando la cerva tornò
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1956
Il Re partì. Una sera, fuori del suo Regno
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1956
collo. Così girava una sera strappandosi i capelli e
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1956
un bosco quando venne sera. Per paura delle bestie
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1956
Si sposarono, e una sera di teatro andarono insieme
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1956
conoscere i luoghi. A sera, mi disse: «Venite con
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1956
padre per mercanzia. A sera, presi alloggio a una
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1956
coricare, e poiché la sera dico sempre le mie
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1956
un uomo ucciso ieri sera, e questo è un
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1956
s’affollava mattina e sera, e lui dava da
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1956
per forza. ¶ Venne la sera e la Contessina domandò
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1956
lasciare orme. ¶ Da quella sera in poi, il Reuzzo
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1956
togliere il respiro. ¶ Veniva sera, ed ecco che da
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1956
contro il muro. Ogni sera ne porto un carro
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1956
di più. E ogni sera arrivava il marito con
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1956
viso al marito quella sera, per riuscire a fargli
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1956
che l’aspettava. La sera si coricarono, e il
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1956
buoi, Peppi, e alla sera tornava a casa. S
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1956
te. Hai capito? ¶ La sera Peppi tornò a casa
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1956
e alle dieci di sera ce l’aveva fatta
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1956
questa… Bella carne! ¶ La sera, appena la sposa si
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1956
poi diccelo subito. ¶ La sera, a letto, la sposa
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1956
la Reginotta acconsentì. La sera, quando tutti dormivano, lo
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1956
dicendo che fino a sera non sarebbe tornato. ¶ La
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1956
Reginotta aveva cucinato la sera prima. – Oh, ecco la
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1956
giubbetti, pannolini. ¶ Quando alla sera tornò il giardiniere, la
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1956
po’ di perle. ¶ La sera la giovane tornò alla
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1956
il gregge, e la sera si coricò fuori, nel
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1956
guardia nuovi cani. Alla sera i lupi gridarono ancora
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1956
gran funerale, e la sera prese la spada, due
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1956
aprimi; e se a sera non avrò ancora bussato
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1956
portare la cassa. Alla sera, dalla cassa saltò fuori
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1956
senza veder nessuno. A sera ritrovò la tavola imbandita
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1956
sopra il portone. La sera le ragazze si sedevano
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1956
lume della luna. Una sera la sorella più piccola
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1956
al balcone tutta la sera, e quando la luna
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1956
mattina, ci pensò la sera, ci pensò la notte
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1956
da pecoraio. La prima sera le si fece buio
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1956
vendo la carne. ¶ La sera dell’indomani, quando Giufà
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1956
lo vedeva tornare alla sera, aveva anche lui la
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1956
un’altra volta». ¶ La sera dopo arrivò al suo
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1956
il mercante. ¶ Quando alla sera venne Peppino, gli disse
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1956
aspettare il buio. A sera, uno dei frati s
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1956
il Guardiano entrò. ¶ – Buona sera, s’accomodi –. E il
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1956
certi ladroni, essi la sera cercavano di persuaderlo che