Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

vasta stanza, aveva quella sera molto prolungata la sua

nella via deserta, nella sera che scendeva, come se

stesso contegno, anche la sera, quando la visita durava

dicevano altro. Spesso, di sera, Cesare Dias veniva in

non riconoscevano più, alla sera, la pallida figura di

stato il ballo della sera prima, annunziava il viaggio

San Carlo, in quella sera di Natale, si dava

ricchezza. Invero, quella gran sera, a S. Carlo, era

viene a tempo. Buona sera, buona sera: ciao, Cesare

tempo. Buona sera, buona sera: ciao, Cesare. ¶ Così si

mostravano in teatro quella sera, pensose fanciulle, spose sorridenti

in cui trascorreva la sera, tale una lenta ebbrezza

amava, non da quella sera, dal fatal giorno in

San Carlo di quella sera, tutti gli amanti, speranzosi

passeggiata, è una bella sera - spiegò lui. - Felice notte

fingesse da mattina a sera, chi sa perchè, bruciando

angosciata. ¶ - Null'altro: buona sera. ¶ Voltò le spalle e

dell'avvenire: e alla sera, quando si trovava sola

mentre ella restò la sera e la notte come

inquieta, assai più della sera innanzi, in quella lieta

persona morta; e la sera degli Ugonotti al San

stessa, in quella divina sera, in cui mi accorsi

mi ha riarsa nella sera della mia fuga, tornando

di giorno e di sera, nelle giornate in cui

della mattina o della sera, in cui restata sola

di averle salutate, alla sera, non andava subito a

piene di gente, nella sera, nella notte, e da

altra, ombra leggera. Alla sera, quando Laura e Stella

di uscire in quella sera del diciassette luglio, un

chiusi gli occhi: quella sera odiava anche il cielo

anche il cielo. ¶ - Buona sera - le disse Cesare Dias

ove essa gittava, la sera, i suoi gioielli, della

nel freddo di una sera d'inverno. La rosa

quel bigio soave della sera; la gran palma del

mentre mi vesto, questa sera. ¶ - Dove vai? - e la

insistendo. ¶ - Sì, sì... buona sera. ¶ Era partito. Laura aveva

vacuità dell'amore. Quella sera, quando Cesare fu andato

Me ne vado: buona sera - disse a un tratto

aveva fatta. ¶ - Chissà! buona sera - e si levò per

far monaca? ¶ - Chissà! Buona sera. ¶ Anche Anna aveva preso

suo spirito: ma quella sera trattenne di più i

cantavano Gli Ugonotti, la sera in cui vi fui

sì, mi rammento quella sera - ella disse, a un

vi dispiacqui, eh, quella sera? non vi è altro

vi ho detto questa sera e lo intenderete. ¶ - Forse

non vi era? Quella sera, poi, dopo averlo visto

scampagnate, ai balletti della sera. E Cesare, da Saint

ma le gironzava una sera intorno, per trovare, poi

delle americane: e di sera o di mattina, senza

serio - gli disse una sera, dopo una delle solite

poichè ella godeva ogni sera e ogni mattina il

sulle labbra. ¶ Ma una sera, quando eran soli, glielo

che la trovò una sera Luigi Caracciolo, alla vigilia

aveva sempre seco. ¶ - Buona sera, signora Dias - disse lui

un'intonazione melanconica. ¶ - Buona sera. Non ballate al Victoria

di molto stravagante... ¶ Una sera, verso la fine di

era più spettacolo quella sera al San Carlo: per

Laura, fiocamente, pallidissima. ¶ - ... questa sera, alle nove, quando... tu

ed era bella! Nella sera fatale di Sorrento, quando

di moglie, in quella sera ella non aveva avuto

Di nuovo, come nella sera innanzi, tutti i nervi

e malgrado che ieri sera mi abbiate chiusa la

che hai fatto ieri sera, rammentati e abbine la

che è accaduto ieri sera, fra te e mia

io vi misi, quella sera a Sorrento, prima che

iersera... o in altra sera del passato, quel che

detto dei versi, una sera, a Sorrento, dei versi