Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

poeti. Fu in una sera di disperazione che essi

Apua ferox» marciava di sera, lungo il mare: laggiù

lido, come la fatal sera ch’ei fuggì di

clienti», quando andavano la sera a fare all’aria

fidiamo di venire alla sera; quando la sera ci

alla sera; quando la sera ci saremo coricati non

riferirà tutto stasera! ¶ La sera all’osteria di «Lazzaro

alzò, dicendoci sommessamente: ¶ - Buona sera a lor signori! Vogliono

cielo che in quella sera era tutto gremito di

sono qui da giovedì sera e mi pare già

a tutto tempo! ¶ La sera l’«eroico manipoletto» apuano

molte tempeste apuane. Quella sera non si sa perchè

giovinetta era morta la sera stessa del ritorno di

su quella «piazza» la sera stessa; l’auto rombò

freddo, Lorenzino! ¶ L’indomani sera, in ordine sparso tutti

inno che intuonato ieri sera. Ella sappia che il

Generale, il quale dalla sera innanzi scriveva, scriveva, scriveva

apuano era solenne quella sera: la vasta fronte sembrò

della sua vittoria... Quella sera Ceccardo fu grande. Al

apuani ai quali quella sera s’era aggiunto Arnaldo

antichissimo pian del firmamento... ¶ - Sera di avventure eroiche... - gridò

veduto il Corriere della Sera? (sottovoce) ha pubblicato il

spesso in Carrara. La sera, a piedi, si riduceva

poteva - in Ortonovo. ¶ Una sera la sentinella posta a

un grande motivo... una sera declamai da Falciani a

capitai a Firenze la sera dei funerali di Dedo

giorno di pace, una sera di requie!... Ti giuro

amico devoto, scriveva: «Giovedì sera, convitato da amici, si