Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

vita era tutta nello sguardo, che cercava acutamente di

l'orecchio, acuendo lo sguardo. ¶ Niente, laggiù. La prova

la seguì con lo sguardo; poi, pazientemente, abbassò il

avendo quegli occhi lo sguardo interiore delle persone assorbite

nella voce e nello sguardo. ¶ - È vero: non ti

fronte; senza vivacità di sguardo gli occhi. Quando le

ella andava con uno sguardo da Cesare Dias a

col gesto, con lo sguardo. ¶ Sì, per quello che

diceva, pregandolo, con lo sguardo. ¶ - Nulla deve essere più

Anna. ¶ Avvilita, con lo sguardo basso, ella non seppe

vago, di distratto, nello sguardo, nel sorriso: sembrava che

trasalì e seguì lo sguardo di Laura. In un

rabbrividiva, pensando che lo sguardo di Cesare Dias si

ogni tanto, posava lo sguardo o puntava l'occhialino

amore. Anna, torcendo lo sguardo dell'anima da un

amore. Cercò il suo sguardo di nuovo, come si

sigaretta, raccolgono un pallido sguardo, un pallido sorriso: essi

scala, a prendere lo sguardo smorto di addio, invidiando

col sarcasmo, con lo sguardo severo di chi si

glielo diceva in ogni sguardo, in ogni parola: Luigi

essere amato con ogni sguardo, con ogni parola; e

non reggendo a quello sguardo e a quel sorriso

supplicò tacitamente con lo sguardo: non lo aveva scongiurato

che le velavano lo sguardo, sorrise, stentatamente, ma sorrise

smorti occhi il cui sguardo vagava, con l'attrazione

li degnasse di uno sguardo. Quella mattina, però, portava

arrossiva a un suo sguardo, che non aveva il

e sereni, con uno sguardo acuto. ¶ - Sarà, ma mi

chiese Anna, con uno sguardo di riconoscenza. ¶ - Sì. Io

mani. Pure, se quello sguardo di persistente ammirazione la

ella ne torceva lo sguardo. Si levò automaticamente, e

profonda, quasi il suo sguardo dovesse varcare col suo

ella acuiva il suo sguardo, quasi avesse voluto avere

il male, un cattivo sguardo d'interrogazione, ardente sguardo

sguardo d'interrogazione, ardente sguardo che meravigliava Caracciolo, come

il lampo del suo sguardo; se Cesare, quasi per

scambiata sottovoce, di uno sguardo più lungo dell'usato

serena in ogni suo sguardo, nella trasparenza della sua

nella notte: con quale sguardo scrutatore, tetro, ella li

al marito con uno sguardo interrogativo, scrutatore. ¶ - ... Sì - disse

salutò Anna, con tale sguardo che diceva, sempre, l

infrangere, era in quello sguardo lungo, che niente poteva

denti candidissimi: e lo sguardo vagava, fiero e melanconico

suo pallore crescente, nello sguardo diventato un po' duro

brillava, nè sorriso, nè sguardo; e dopo un minuto

dopo avervi gittato uno sguardo. ¶ - Così tardi! - mormorò la

vaga e quasi senza sguardo dei morti. E in

le palpebre, sopportava quello sguardo, e le sue bianche

involontariamente Anna, il cui sguardo prendeva il colore della

una minaccia nel nero sguardo. ¶ - Questa è la tua

guance, senza espressione nello sguardo, violacee e un po

Cesare, dominandola con lo sguardo imperioso, col sorriso sarcastico

il muro, con lo sguardo vagante sul lugubre mare

tale spasimo in quello sguardo, tale spasimo in quel

non potendo distogliere lo sguardo inebbriato da quel volto